Euroleague: Il Monaco manda all’inferno il Maccabi

Lele 2
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Turno numero 18 di Euroleague per Monaco e Maccabi Tel Aviv, impegnate alla Salle Gaston Medecin nel principato. Una sfida cruciale per entrambe le squadre, entrambe in grossa crisi e con tante sconfitte sulle spalle: 7 nelle ultime 8 per i monegaschi, 7 consecutive per gli israeliani. Panchina bollente e a dir poco scricchiolante quella di Ioannis Sfairopoulos secondo i media locali: il tecnico del Maccabi deve mettere un po’ di colla per non vedersi a terra e senza panchina. Qualche assenza per il team di coach Sasa Obradovic: ancora assente Gray e non presente anche Ouattara, impegnato nell’all star game francese. Il Maccabi rinuncia a Nunnally, out per scelta tecnica e sempre più lontano dal team israeliano.

L’unica sfida del mercoledì di Euroleague è quella tra Monaco e Maccabi, con i padroni di casa che mandano all’inferno gli israeliani. Un successo assolutamente meritato quello dei francesi, trascinati dalla doppia doppia di un ispirato Mike James e dai 16 a testa di Alpha Diallo e Donatas Motiejunas, mentre agli israeliani non bastano i 31 di uno Scottie Wilbekin da croce e delizia. Le tre chiavi della serata europea delle due squadre sono date dalla difesa scadente del Maccabi, Mike James: testa e lucidità a servizio del team e uno Scottie Wilbekin croce e delizia.

La difesa scadente del Maccabi

13 punti concessi nei primi 10′, 69 nei restanti 30′, per un totale di 82. Se il Maccabi è affondato sempre più lentamente alla Salle Gaston Medecin è per via di una difesa scadente sotto ogni punto di vista: deficitari ed in ritardo gli aiuti sulla linea di fondo a chiudere, nulla e decisamente irricevibile la copertura dei pick&roll monegaschi, con Motiejunas e Diallo a fare letteralmente il diavolo a quattro contro il nulla degli israeliani. Se in fase offensiva Zizic ci ha messo il fisico ed ha scritto 8 punti, in fase difensiva è stato letteralmente fatto a pezzi dalle giocate dinamiche, precise e lucide (anche se non sempre) dei francesi. Non è certo una novità questa per Zizic, tradito e mal aiutato da una collaborazione approssimativamente vicina allo zero da parte dei compagni. E se si è finito per pagare a caro prezzo il pick&roll, altrettanto brutte sono state le difese sui possessi creati da un James in gran controllo: l’ex Olimpia ha permesso ai compagni di realizzare triple pesantissime e con metri di spazio contro un Maccabi davvero statico e pigro.

ZIZIC E MOTIEJUNAS: OTTIMA PROVA PER IL LITUANO

Mike James: testa e lucidità a servizio del team

Una grandissima prova quella del numero 55, apparso davvero in enorme controllo della partita e dei possessi, nonché autore delle giocate che hanno scritto la parola fine ad una partita che il Maccabi stava cercando di scippare al Monaco. L’ex folletto di Milano ha chiuso i suoi 35′ sul parquet con una doppia doppia fatta di 12 punti e 13 assist, con 3/6 da 2, 2/5 dall’arco, 2 rimbalzi e 4 palle perse: un numero di tiri non esagerato per le medie del giocatore americano, abituato a giocare una quantità di possessi molto più alta e più scorer che altro. Bravissimo il giocatore dei monegaschi a capire ritmo e tattica di una partita che si poteva decidere con le sue magate e così è stato: un passaggio baseball sensazionale ha mandato fuori giri l’intera squadra israeliana, permettendo ad un ottimo Diallo di realizzare la tripla del +7; senza dimenticare una tripla pazzesca allo scadere dei 24″. Se il Monaco ha vinto, tanto deve alle invenzioni del suo numero 55, oggi più che mai metronomo dei suoi.

MIKE JAMES IN AZIONE: GRAN PARTITA DEL NUMERO 55

Scottie Wilbekin croce e delizia

Una sconfitta devastante per il Maccabi, apparso troppo pigro e lento sulle giocate offensive illuminanti di Mike James, ma non solo: la cartina di tornasole del team israeliano è data da Scottie Wilbekin, croce e delizia dei suoi nei 34′ in campo. Se è vero che il numero 1 ha realizzato 31 punti con 10/19 dal campo, è altrettanto vero che le azioni chiave della partita le ha sbagliate lui: prima con un’alzata a dir poco insensata in contropiede per Zizic, poi con un paio di difese ai limiti dell’horror. Troppo solo sicuramente, l’ex Darussafaka, ma anche troppo passivo in fase difensiva e pasticcione nei momenti topici, con possessi regalati o scelte offensive rivedibili. Non è solo – però – questo il problema degli israeliani, apparsi totalmente senza idee e decisamente confusionari in una fase offensiva davvero negativa e priva di azioni davvero degne di nota.

SCOTTIE WILBEKIN: CROCE E DELIZIA PER I SUOI

Con questo successo il Monaco sale a quota 7 vittorie e raggiunge l’ormai inchiodato Maccabi, sempre più in caduta libera in questa Euroleague.

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Lele

Atleta amatoriale e giudice di gara, appassionato di atletica e basket
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