EUROCUP, MAN OF THE WEEK: Vladimir Brodziansky

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Terminata la penultima giornata del girone di andata di questa 7Days EuroCup, torna anche il nostro Man of the Week. Questa settimana la scelta è stata veramente difficile, con un numero notevole di prestazioni di alto livello, ma alla fine è Vladimir Brodziansky della Joventut Badalona ad aggiudicarsi questo premio.

BRODZIANSKY

LA PRESTAZIONE

Posto che, come detto, vi sono stati tanti giocatori meritevoli del premio di giocatore della settimana (McCollum, Blazic, Cobbs, Kotsar), chi vi scrive ha deciso di premiare la prestazione dell’ala slovacca se non altro per l’assenza di Tomic, che ha costretto il numero 10 della Joventut agli straordinari.

In totale sono infatti 36:39 i minuti in campo, dietro soltanto ad un Albert Ventura che non ha mai abbandonato il terreno di gioco, e Brodziansky, in quei quasi trentasette minuti, ha guidato i suoi ad una vittoria sullo Slask Wroclaw apparentemente facile, ma che si sarebbe potuta rivelare più complessa del previsto da ottenere viste anche le assenze di Pau Ribas e Derek Willis.

Brodziansky segna 29 punti, con un ottimo 10/16 da 2 (62.5%), 5 rimbalzi e 4 falli subiti, per un totale di 29 di valutazione, il più alto dei suoi, e anche a livello difensivo non fa sentire la mancanza dei centimetri dei due compagni di reparto, permettendo a Coach Carles Duran di lasciarlo in campo anche più di quello che era lecito aspettarsi nonostante le assenze.

FOCUS: VLADIMIR BRODZIANSKY

Vladimir Brodziansky è un’ala/centro di 210 cm nato in Slovacchia, a Prievidza, l’8 Maggio 1994 (27 anni), ma cresciuto cestisticamente all’estero fin dalla giovane età.

Già nel 2013, a 19 anni, entra infatti nella cantera di Gran Canaria, dove rimane un anno, per poi terminare la propria formazione negli Stati Uniti, tra Pratt College e la Texas Christian University (TCU).

Nel 2018 decide di tornare nel Vecchio Continente ed iniziare la carriera da professionista, firmando ancora una volta in Spagna, all’Obradoiro di Santiago de Compostela, dove rimane per due stagioni viaggiando a cifre pressoché identiche, ma già notevoli per un rookie (11.2-4.7-0.7 il primo anno, 12.7-4.0-0.7 il secondo).

La costanza di rendimento e la atipicità del suo gioco fanno sì che, al termine del contratto biennale firmato con i Galiziani, sia la prestigiosa Joventut di Badalona a cercarlo, e anche in questo caso il contratto firmato è della durata di due anni, in scadenza dunque quest’estate.

Nella sua prima stagione in Catalogna non sfigura per niente, anzi, mantiene medie molto simili agli anni precedenti ma con un utilizzo leggermente inferiore (19.8 minuti contro i 22 abbondanti al Monbus), e non sono nemmeno i numeri assoluti in sè l’aspetto più interessante.

Brodziansky rischia infatti di entrare quasi nel ristrettissimo gruppo del 50-40-90, rispettivamente le percentuali da 2, 3 e 1 punto, e non lo fa unicamente per la percentuale dalla lunetta. Il giocatore slovacco tira infatti con il 54.5% da 2, il 43.8% da 3 e il 77.4% ai liberi, un numero di tutto rispetto, che però rischia quasi di sfigurare se comparato ai primi due.

Quanto detto lo mette nei radar di diversi club di Euroleague, alcuni di questi molto “stuzzicati” dall’idea di testare un giocatore così solido ad un livello più alto, ma nessun offerta convincente arriva e Brodziansky decide quindi di rimanere a nord di Barcellona per terminare la sua esperienza catalana.

Passando ad una analisi più tecnico-tattica, l’ala della Joventut impressiona per la sua versatilità e per la sua atipicità. Brodziansky è infatti un lungo di 210 cm in grado di dare un ottimo contributo a rimbalzo e una più che decente protezione del ferro, grazie anche alle sue dimensioni, ma allo stesso tempo, in fase offensiva, è tutto ciò che non ci si aspetterebbe da un giocatore con quelle caratteristiche fisiche.

Il giocatore slovacco predilige infatti un gioco perimetrale, volto ad aprire il campo e punire le disattenzioni difensive colpendo dalla distanza, specialmente quando accoppiato a lunghi più tradizionali come Tomic o Birgander che costringono gli avversari a collassare in area per evitare mis-match fisici, ma che sono in grado di fare uscire ottimamente la palla.

Nell’arco della sua carriera da professionista, Brodziansky ha tirato rispettivamente con il 43.1-46.5-43.8 e 36.4% da 3 punti, mostrando una costanza assolutamente invidiabile, non disdegnando comunque conclusioni al ferro grazie al suo insospettabile atletismo.

Brodziasnky è, dunque, un giocatore molto interessante e con ancora molti margini di miglioramento a parere di chi vi scrive, e non lo vedrei male in uscita dalla panchina, magari come arma tattica, in alcune squadre di Euroleague con problemi di pericolosità dal perimetro o stazza fisica. Sicuramente, dovesse mantenersi anche in questa stagione ai livelli di rendimento passati, più che mai in scadenza di contratto, non sarei sorpreso se arrivassero chiamate dal piano di sopra, e non sarei nemmeno sorpreso se queste chiamate non dovessero arrivare dalle squadre in fondo alla classifica.

Quel che è certo è che Brodziansky rappresenta il lungo moderno, e sappiamo quanto questo ruolo sia fondamentale nel 2021.

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