Efes-Stella Rossa (R17): i turchi si impongono all’ultimo respiro

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Il Round 17 di Eurolega si apre con la sfida Efes-Stella Rossa, una partita apparentemente facile da pronosticare, ma che invece si è rivelata essere molto combattuta ed equilibrata fino alle battute finali, quando i serbi si sono dovuti arrendere al talento di Vasilije Micic.

Il racconto di Efes-Stella Rossa 84-83 nei 3 punti di Eurodevotion.

Efes-Stella Rossa: un primo tempo dalle due facce

Solamente guardando i parziali dei primi due quarti si può capire la grande differenza che c’è stata tra i primi e i secondi dieci minuti di partita. 31-21 il punteggio del primo quarto, 12-25 quello del secondo.

L’intensità dell’Efes è calata drasticamente e di conseguenza anche la produzione offensiva. Nei primi quattro minuti del secondo quarto, la squadra di Ataman non ha segnato e ha concesso canestri facili e contropiedi subendo un parziale di 9-0.

L’ingresso di Micic non ha avuto il solito effetto, anzi l’impatto del serbo sulla partita è stato molto negativo per la squadra di Ataman. L’MVP della passata stagione ha concesso troppo in difesa e non ha dato il suo solito contributo in attacco sbagliando diverse scelte.

La Stella Rossa avrebbe potuto chiudere il primo tempo con uno scarto maggiore del +3 scritto sul tabellone (43-46), ma l’Efes è rimasto a contatto grazie ad un ispiratissimo Tibor Pleiss (4/4 da tre all’intervallo), autore di 16 punti nei primi due quarti.

Vasilije Micic

Come detto, nel primo tempo l’impatto di Micic sulla partita è stato tutt’altro che positivo, ma quando ci si trova davanti ad un campione come lui si sa che tutto può cambiare da un momento all’altro. Ed è proprio quello che è successo contro la Stella Rossa.

Micic, nell’ultimo quarto, ha segnato 15 dei 19 punti totali realizzati dall’Efes guidando i suoi alla vittoria. Nel momento in cui la squadra aveva più bisogno, il suo fuoriclasse è venuto fuori subendo falli e segnando in penetrazione. Micic, inoltre, ha segnato i due tiri liberi che hanno deciso la partita.

Il tabellino del serbo dice 21 punti, tutti realizzati nel secondo tempo, con 4/5 da due, 2/4 da tre e 7/7 ai liberi e ben 7 falli subiti.

Ancora una volta, se ce ne fosse stato bisogno, Micic ha dimostrato di essere uno dei migliori, o forse il migliore giocatore della competizione. Quando vuole si accende in un attimo e fermarlo diventa quasi impossibile.

Stella Rossa: sconfitta ma tante cose buone

Una sconfitta come quella di ieri sera non può che fare molto male, ma nella partita della Stella Rossa si possono individuare diversi aspetti positivi.

Escludendo il primo quarto, la squadra di Radonjic ha giocato 30 minuti di buona pallacanestro sia in attacco che in difesa. La prima nota positiva della serata è sicuramente il 50% da tre punti, la Stella Rossa, infatti, è la peggior squadra della competizione per percentuale da tre, ma nelle ultime uscite si sta invertendo la tendenza e questo 13/26 contro l’Efes non può che essere un ottimo risultato di squadra.

La prestazione di Kuzmic è da sottolineare, soprattutto a rimbalzo (11 totali per lui) il centro ha fatto un ottima partita garantendo diversi extra possessi offensivi alla squadra. Un’altra prestazione da evidenziare è quella di Kalinic autore di 20 punti e 5 assist. L’ex Fener è stato il migliore dei suoi con diverse giocate importanti in momenti chiave della partita, ma lo 0/2 in lunetta a 10 secondi dalla fine pesa come un macigno.

Lasciando da parte i singoli, la Stella Rossa ha giocato un’ottima partita di squadra, costruendo dei buoni tiri e gestendo con ordine l’attacco. Quello di cui avrebbe bisogno la squadra serba sarebbe un po’ più di costanza, in modo che queste prestazioni si ripetano più spesso.

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