Aquila Trento, il KO con Amburgo complica notevolmente il cammino in Eurocup

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Aquila Trento ancora un volta sconfitta in Eurocup. Ora pensare ad una qualificazione diventa molto difficile, sebbene manchino ancora tante gare.

Dopo il successo ottenuto in LBA UnipolSai domenica sul parquet della Gevi Napoli, la Dolomiti Energia Trento cade nuovamente in EuroCup alla BLM Group Arena al cospetto degli Hamburg Towers. Una vera e propria battaglia tra due squadre che però non occupano le prime posizioni del gruppo A.

Trento-Hamburg è stata una gara dove l’attacco ha prevalso di gran lunga sulla difesa, basta guardare il punteggio finale (90-99in favore della squadra allenata dallo spagnolo Calles Pedro. Dopo una prima frazione equilibrata (18-20), il primo tempo si è concluso sul +6 in favore degli ospiti trascinati dal talento di Caleb Homesley e dalla fisicità di Maik Kotsar. Nella terza frazione si è vista una Dolomiti più attenta in fase difensiva, tant’è che con un parziale di 30-20, al 30’ gli uomini di Lele Molin erano avanti di quattro lunghezze. Nell’ultimo e decisivo quarto la partita è rimasta molto equilibrata, ma nel momento deciso gli Hamburg Towers sono stati più solidi e lucidi e hanno conquistato la terza vittoria in 7Days EuroCup dopo quelle conquistate contro il Lietkabelis alla quarta giornata e quella in casa sul Lokomotiv Kuban Krasnodar, nel turno precedente. 

SETTE 

La Dolomiti Energia Trento non riesce a togliersi la cosiddetta “scimmia” di dosso ed è costretta nuovamente ad arrendersi. La compagine bianconera ha iniziato questa manifestazione davvero in salita rimediando quattro pesanti ko iniziali. Il 17 novembre è arrivata la prima ed unica vittoria finora, in casa contro i polacchi dello Slask Wroclaw. Dopo questo successo sono arrivate altre tre sconfitte rispettivamente contro i russi del Lokomotiv Kuban Krasnodar, i turchi del Turk Telekom Ankara ed appunto i tedeschi degli Hamburg Towers. 

Rispetto ai primi quattro insuccessi, si è visto quantomeno un atteggiamento diverso ed una voglia di lottare e provarci fino alla fine. Al momento però non è bastato.

Il prossimo appuntamento in Europa di Trento è fissato per l’11 di gennaio nella difficilissima sfida di Belgrado contro il Partizan di coach Zelimir Obradovic, gara valida per l’ultima sfida del girone d’andata. In vista del girone di ritorno, i ragazzi di coach Lele Molin dovranno provare a rimanere costanti su tutti i 40’ ed evitare quei passaggi a vuoto che si sono visti in questa prima fase per provare ad entrare nelle prime otto del girone A. Guardando la classifica non è così impossibile, ma bisogna cominciare a vincere. 

IL TALENTO DI HOMESLEY, BROWN E L’UTILITA’ DI KOTSAR

Dopo i 20 punti messi a referto sul parquet del Lokomotiv Kuban Krasnodar che hanno portato al successo, Caleb Homesley disputa un’altra grandissima partita e segna ben 27 punti (5/8 da 2, 5/11 da 3, 2/3 ai liberi), 23 di valutazione trascinando nuovamente la sua squadra alla seconda vittoria consecutiva. La guardia americana punisce la difesa bianconera sia dalla lunga distanza che in entrata e si rivela un cliente davvero molto fastidioso. E’ il terzo miglior realizzatore della manifestazione e questo match lo ha confermato. 

Rimanendo nel reparto esterni da sottolineare c’è anche quella di Jaylon Brown. Il classe 1994 non approccia la gara nel miglior modo possibile e fatica a trovare la via del canestro con soli tre punti segnati. Nel secondo tempo è tutta un’altra musica con il numero 0 che decide di salire in cattedra, soprattutto nel quarto periodo dove segna canestri davvero molto pesanti che fanno molto male alla Dolomiti Energia Trento. Alla fine saranno 20 ( 2/5 da 2, 5/8 da 3, 1/1 TL).

L’altro grande problema di Trento si chiama Maik Kotsar. Il centro estone parte dalla panchina e quando entra scuote i suoi dopo un avvio non certo dei migliori soprattutto a rimbalzo. Il lungo degli Hamburg Towers festeggia il suo compleanno con una grande prova (15 +11) e 30 di valutazione. Sia in attacco che in difesa fa sempre la scelta giusta e per i bianconeri è davvero difficile da fermare. A 3’ dalla fine commette il suo quinto fallo, ma questo non incide sull’esito finale del match. In telecronaca Davide Pessina ha detto che il Fenerbahce ha fatto un’offerta per il giocatore, ma il club tedesco ha risposto picche. In estate il nome di Kotsar sarà accostato a molte squadre di Eurolega. 

L’ESTRO DI FLACCADORI, LA VOGLIA DI REYNOLDS ED IL CUORE DI FORRAY

Diego Flaccadori è ritornato a Trento in prestito dal Bayern Monaco con una missione ben precisa: essere il leader di questa squadra e tornare ad essere il giocatore visto proprio nella sua prima avventura trentina. Il Flacca fornisce una prestazione davvero di livello con 19 punti (3/6 da 2, 1/4 dai 6.75, 10/11 dai liberi), 6 assist e 23 di valutazione. Coach Lele Molin lo sta facendo giocare molto spesso da playmaker e partita dopo partita, cominciano a vedersi i frutti di questa scelta. Se l’Aquila vuole strappare un pass tra le migliori otto avrà bisogno sempre di un Flaccadori così. 

“Non c’è sconfitta nel cuore di chi lotta” questa citazione si sposa perfettamente con il match disputato da Cameron Reynolds. 16 punti (2/6 da 2, 4/8 dalla lunga distanza) e 13 di valutazione. Se tutti avessero la voglia del giocatore americano sarebbe tutto più semplice. E’ l’ultimo a gettare la spugna…

Ed infine il capitano Toto Forray. Andando oltre le statistiche dove chiude con 11 punti (4/4 da 2, 1/3 da 3) quello che si deve evidenziare è l’atteggiamento dell’italo -argentino. Un vero e proprio guerriero, con il solito spirito combattivo che lo ha sempre contraddistinto in questi anni con la maglia di Trento. Forray oltre ad essere il capitano della squadra è considerato un vero e proprio simbolo di questo club. In difesa prova a non arrendersi mai, mentre in attacco trova la via del canestro con qualche “zingarata”. 

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alberto marzagalia

Due certezze nella vita. La pallacanestro e gli allenatori di pallacanestro. Quelli di Eurolega su tutti.
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