Olimpia Milano e Covid, facciamo chiarezza

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Olimpia Milano alle prese con un focolaio di contagi che complica ulteriormente una situazione già difficile per via dei molti infortuni. Proviamo a capire cosa succede.

L’Olimpia Milano ha comunicato da pochi minuti che l’autorità sanitaria locale ha disposto  «la sospensione dell’attività sportiva e la quarantena domiciliare del gruppo squadra» a seguito del «rapido sviluppo di un focolaio Covid che vede coinvolti sei componenti del gruppo squadra».

Le voci che circolavano da ieri hanno quindi avuto conferma ufficiale. Già Malcolm Delaney, al solito molto attivo su Twitter, aveva fatto capire che aria tirasse, lamentando come fossero «bei tempi quando si poteva pensare solo al basket»…

«L’attività sportiva potrà riprendere il 27/12 previa effettuazione di test antigenico di terza generazione negativo e contestuale effettuazione di test molecolare».

In base a questa quarantena imposta dalle autorità, non si giocherà la gara prevista per domani alle 1900 alla Zalgiris Arena contro lo Zalgiris Kaunas. Il tutto è previsto dalle “bylaws” di Eurolega, nella sezione “regole speciali Covid” (art 3 comma a). Attendiamo il comunicato ufficiale da Euroleague Basketball.

Resta inteso che una gara di Eurolega può essere rinviata un massimo di 3 volte (art 2 comma c): se non sarà possibile giocarla il risultato di 20-0 a tavolino sarà applicato contro la squadra che ha causato il rinvio originario, in questo caso Milano.

Se entro 48 ore dall’inizio di questo processo di rinvio non si troverà una data ed una sede per la gara, la decisione finale spetterà a Eurolega (art 3 comma a). I costi extra relativi al rinvio sono a carico del club che ha causato tale procedura (stesso articolo).

In base quindi alla data del 27/12 come possibile ripresa dell’attività, entra in gioco anche la prossima gara di Turkish Airlines Euroleague, quella prevista al Forum il giorno 29/12 (mercoledì) contro l’Alba Berlino.

E qui sarà importante anche la verifica di quanti giocatori saranno eventualmente disponibili per Milano.

Ad oggi gli iscritti nelle liste di Eurolega sono 17. Moraschini è fermo per le note vicende legate alle controanalisi dopo la positività al controllo antidoping, Mitoglou lo è per il problema al piede, Shavon Shields per la frattura al radio rimediata contro Madrid, Gigi Datome da ieri per un guaio muscolare, Sergio Rodriguez per la fascite plantare riemersa dopo la stessa gara contro i “blancos”. Sono quindi 12 i giocatori potenzialmente disponibili per Messina. Va capito quanti sono o saranno i giocatori risultati positivi al Covid, poiché sempre nelle stesse regole speciali Covid di Eurolega, si richiede la presenza di almeno 8 giocatori per poter scendere in campo. Dovessero quindi confermarsi il giorno 27 più di 4 casi di positività, ci sarebbero i presupposti per rinviare anche l’impegno coi berlinesi, sempre poi tenendo conto di un eventuale prolungamento della quarantena da parte delle autorità locali.

Serve quindi capire quanti dei 6 casi “all’interno del gruppo squadra” sono giocatori e quanti, eventualmente, altri soggetti. Non avendo notizie certe in questo senso, si può solo attendere.

Giova infine ricordare come il Real Madrid, avversario di Milano giovedì scorso, abbia comunicato, negli ultimi 6 giorni i nomi dei contagiato fermati: Coach Laso, Thomas Heurtel, Fabien Causeur e, da ieri, Vincent Poirier, tra l’altro migliore in campo nella gara di Liga vinta contro Murcia domenica. Anche la partita di giovedì contro il Cska potrebbe essere a rischio? Attendiamo eventuali comunicazioni ufficiali.

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alberto marzagalia

Due certezze nella vita. La pallacanestro e gli allenatori di pallacanestro. Quelli di Eurolega su tutti.
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