Stella Rossa v Bayern a tinte serbe, ma il Bayern non molla mai

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Sfida sulla carta per cuori e muscoli forti al Pionir di Belgrado. Stella Rossa v Bayern è anche Radonjic contro Trinchieri, due che sanno tirare fuori più del massimo dai propri giocatori.

6/9 il record dei padroni di casa, 7/8 quello degli ospiti. La quota Playoff è a poche gare di distanza, solo una per i bavaresi e potrebbe diventare lo stesso per i serbi in caso di successo.

Alla palla a due del Pionir si arriva con la Stella Rossa reduce da una grande prova contro il Barça, contro cui ha ceduto solo nel finale dopo una gara durissima, mentre il Bayern è stato spazzato via al Pireo non offrendo l’abituale competitività.

«Potrei puntare il dito contro questo o quello, ma non lo farò. Non dimentico che stiamo giocando in emergenza senza 4 giocatori. E’ stata una prova imbarazzante, ma in 48 ore dovremo essere migliori. Sto coi miei giocatori». A proposito di palla a due, quella di Belgrado è stata alzata da Trinchieri nella sala stampa del Peace and Friendship di Atene 48 ore prima.

Vince la Stella Rossa 81-78, grazie ad uno strappo decisivo sul 69-70 ospite. Il Bayern la perde, ma siccome non conosce la resa ci prova sino alla fine: esce superato nel punteggio, non certo sconfitto.

EFFETTO KALINIC

Semplicemente straordinario! Prova da 20 con 8/14 da due e 4/5 in lunetta, 7 rimbalzi, 4 assist, 1 stoppata e 5 falli subiti per un 24 di valutazione.

Nelle ultime tre gare Nikola Kalinic ne segna 20 di media con 4,3 rimbalzi, 3,7 assist ed un 20 di valutazione media che appartiene all’elite di questa competizione. Fanno impressione le solo 5 perse in quasi 98 minuti sul campo, visto il munero di possessi ad alta tensione che il campione serbo gioca.

Doveva caricarsi la Stella sulle spalle e lo sta facendo: la sua firma estiva, che aveva fatto storcere il naso a tanti (noi tra questi…) chiedendosi perchè andare a giocare ad un livello inferiore, oggi ha tutto un altro senso.

Nella connection tutta serba, Vladimir Lucic ormai non fa’ più notizia: gare eccellenti per lui sono la regola.

Da non dimenticare un’altra prestazione importante di Luka Mitrovic, anch’egli eccellente nelle ultime tre uscite: con un Kuzmic ed uno Zirbes poco impattanti, il peso del gioco interno è quasi totalmente suo. 15,3 di PIR in queste partite ne è dimostrazione. Anche 8 assist per lui ieri sera.

LA GARA? CE LA RACCONTANO I COACH

«Gara durissima, una grande partita in cui entrambe le squadre hanno combattuto veramente. La Zvezda ha fatto il break negli ultimi 5 minuti, quando abbiamo concesso un paio di cose in difesa. Venivamo da una gara di 498 ore fa molto negativa, abbiamo perso ma abbiamo reagito». Così il Trinka.

Gli fa eco Radonjic: «Gara tosta, con grossi problemi per noi inizialmente a rimbalzo, dove abbiamo concesso 18 punti da quelli offensivi. Nel finale abbiamo fatto bene su entrambi i lati del campo».

Effettivamente è stata proprio una gara durissima, intensa ed appassionate, con scambi di canestri e giocate continui in cui il minimo parziale sembrava una montagna impossibile da scalare ma cui regolarmente l’avversario sapeva replicare.

La Stella la fa sua con quello decisivo, sul 69-70 tedesco, ma si arriva al penultimo possesso per mettere la parola fine alla contesa.

Serbi oltre ogni attesa, Bayern pure viste le assenze che continuano a colpire incessantemente il roster: chapeau, Radonjic e Trinchieri!

NUMERI E… OTHELLO

35 a 27 il vantaggio bavarese a rimbalzo, dove la supremazia è netta.

19/12 casalingo e 12/13 ospite nel rapporto assist/perse.

Ciò che fa la differenza maggiore è il 10/18 da tre serbo: con il 55,6% dall’arco difficilmente si perde.

Da notare come entrambe le squadre abbiano tirato quasi il doppio delle volte da due rispetto che da tre: non succede spessissimo in questa competizione.

In mezzo a questa selva di numeri c’è il grande Othello Hunter, che a 35 anni ci regala una doppia-doppia da 11+10, senza perse e con 2 stoppate che gli permettono di raggiungere quota 100 in carriera, traguardo che appartiene a soli 42 atleti nella storia. Raggiunto Maceo Baston, ora nel mirino Jankunas e Fucka.

Indipendentemente dai numeri, l’intensità che ci mette in quei 24’48” sul parquet è qualcosa di unico.

Attenzione infine alla crescita di Jaramaz: che il Trinka ci regali un altro giocatore di alto livello?

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alberto marzagalia

Due certezze nella vita. La pallacanestro e gli allenatori di pallacanestro. Quelli di Eurolega su tutti.
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