Site icon Eurodevotion

Fener-Maccabi (R15): terza in fila per Djo, ma che fatica

Fener-Maccabi
Annunci

Fener-Maccabi è partita tra due squadre in uno status di forma completamente differente. La squadra di Djordjevic centra con quella di stasera la terza vittoria consecutiva. Quinta sconfitta in fila per Sfairopoulos che di contro era stato tra le sorprese del primo inizio di stagione. Il solco decisivo sulla partita lo mette un terzo quarto da 28-14 per i padroni di casa. Nell’ultimo parziale il Fenerbahçe si divora un vantaggio di 21 ridotto a +5 a 2 minuti dalla fine. Grazie a un super Booker e al solito De Colo, arriva una vittoria che aumenta fiducia e confidenza nei ragazzi di Djordjevic.

L’analisi di Fener-Maccabi nei 3 punti di Eurodevotion

Fener-Maccabi: Final Score

Djordjevic sorride per una prima volta particolare

Non si tratta di un record in particolare, né di puri numeri da commentare. La prestazione di Fener-Maccabi ha al suo interno una curiosità che potrebbe far sorridere coach Djordjevic, così come farlo riflettere. La terza vittoria consecutiva arriva con una prova corale, o meglio, una prestazione di squadra che non sia trascinata solo da Nando De Colo e Jan Vesely.

In questo senso due dei nuovi arrivati in estate ad Istanbul si sono aiutati e hanno aiutato il Fenerbahçe a vincere. Sì perché Pierria Henry, che fin qui aveva attirato più punti di domanda, che esclamativi, ha fatto balzare all’occhio una discreta intesa con Devin Booker, vero MVP della partita. Non è un caso che Djordjevic abbia sottolineato in mixzone a fine partita quanto “il gioco di squadra per una squadra piena di nuovi giocatori è fondamentale”. Coinvolgimento di “nuovi protagonisti” come buon segnale per Djo e i suoi, in vista della partita contro il Baskonia, particolare per Polonara e Henry appunto.

Fener-Maccabi: vittoria di squadra

Fener-Maccabi decisa nel terzo quarto da stoppate e palle perse

3 forse le qualità di squadra che hanno fatto la differenza in Fener-Maccabi quale partita molto fisica. Intanto lo sprint in uscita dagli spogliatoi è stato fondamentale per la vittoria finale, dato che il vantaggio costruito di +21 alla fine del terzo quarto, è risultato vitale per evitare il suicidio sportivo tentato nell’ultimo periodo. Vantaggio creato da canestri in transizione e triple aperte costruite tra vantaggi e giro palla e dall’altro lato con una difesa alta sulle guardie e pressante su Zizic e Williams.

Le due statistiche che appunto fanno la differenza, viste le simili percentuali al tiro così come simile è il numero di rimbalzi, sono le stoppate e le palle perse. Le 3 a testa di Vesely e Booker sono anche sintomo di una buona difesa sui tiratori del Maccabi, dato che prendendole singolarmente si tratta di stoppate fronte all’attaccante, quindi non di rincorsa a correggere tempi sbagliati in difesa. Tra 17 e 12 palle perse passano almeno 10 punti potenziali e la differenza finale di 11 punti ne certificano l’importanza.

Fener-Maccabi: Vesely blocca Williams

Non è tutto oro quel che luccica

Dice così un antico proverbio. Passi in avanti dalla sconfitta nel derby contro l’Istanbul ne sono stati fatti eccome. Eppure le scorribande di Nunnally nel finale, che aldilà delle voci fuori dal campo, ci teneva a fare bene al suo ritorno alla Ulker Sports Arena (premiato a inizio partita dall’amico Bobby Dixon) sanno tanto di dejà vu e gli spettri di un altro finale perso in volata si stavano già presentando. Questa volta ci hanno pensato De Colo e Booker a correggere la rotta, ma c’è ancora tanto da lavorare per ambire seriamente a posizioni altre e alte con un roster che può occupare un posto diverso in classifica. Anche solo per mantenere alta credibilità e fiducia di squadra.

Fener-Maccabi: Highlights
Exit mobile version