Scherzetto Bayern, l’Efes inciampa ancora

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I campioni in carica dell’Efes al posto di riprendere, come da attese, il loro percorso e rialzarsi dopo la caduta con il Barcellona, subiscono invece lo sgambetto di un agguerrito Bayern, che supera per intensità i turchi e conquista un importante successo interno.

I tedeschi staccano così in classifica il team di Ataman grazie al punteggio di 83-71, in una cornice, quella dell’Audi Dome a porte chiuse, che colpisce per la sua malinconia rievocativa. Un’atmosfera straniante che riporta a tempi che rifuggiamo con orrore.

Il nostro viaggio nei temi della partita è da percorrere nella classica struttura per punti di Eurodevotion.

Lucic vs Efes - Eurodevotion

Le attese sorprese di Trinchieri

L’ennesima sorpresa del Trinka non può sorprendere, decliniamo quindi il nostro prevedibile stupore su due piani.

Il primo, quello della competitività del suo Bayern, che stasera ha ribaltato inaspettatamente l’Efes, ma che dopo lo sfortunato inizio ha imbastito un 7-3 di grandissimo valore. Che sarebbero stati buoni lui lo sapeva, noi lo stiamo scoprendo sempre di più.

Il secondo invece è riguarda i giocatori e la loro valorizzazione. La notte di Monaco ha visto brillare ancora un Rubit da 18pt, – e non è la prima buona prestazione -, sentenza dalla media distanza e chiave nelle lineup più dinamiche, oltre che uno Jaramaz decisivo nei momenti fondamentali della gara. Lo stesso Hillard, che tra l’altro era fuori, ci ricordiamo che tipo di stagione sta facendo per i bavaresi… Insomma, il lavoro del coach italiano continua ad elevare il livello tecnico e mentale dei suoi uomini: per dirla papale papale, a “fare le nozze coi fichi secchi” è unico e inimitabile.

Bayern Rubit- Eurodevotion

La lotta a rimbalzo

Il dato della partita è un 34-28 che non esprime una differenza abissale, ma nel vissuto della gara, per usare un termine di pianigianesca memoria, tanto dell’atteggiamento delle squadre si rivela nell’approccio a questo fondamentale. Predisposizione e mindset che ha determinato le sorti della gara.

I bavaresi si lanciavano spesso a rimbalzo offensivo, nella presenza più ancora che nei numeri, a conferma dell’intensità, della concentrazione e dell’aggressività di squadra. In generale sotto canestro si sono battuti tantissimo e l’hanno avuta vinta, tra l’altro schierando in molti casi Rubit da 5 e partendo da una condizione di fisicità inferiore. Dall’altra parte invece ho notato un’apatia diffusa in area, se escludiamo buoni momenti dal primo quarto di Pleiss e dal terzo di Dunston.

Non è un caso che il leader dei tedeschi Lucic ha coronato la sua partita di spessore estremamente rilevante con una doppia doppia da 18 punti e 12 carambole, ottima infatti la sua attenzione e partecipazione a rimbalzo. E’ da dire inoltre che il serbo è sempre più un professore, non forza mai e non cerca di essere appariscente, ma è senza dubbio sempre e più tremendamente efficace.

Efes, quando torni?

Ci sono state diverse fasi nella narrazione dell’Efes di questa stagione. Inizialmente lo si attendeva pronto a concretizzare la dynasty più duratura della storia di Eurolega, in seguito si è passati a sottolinearne la drammatica partenza, attendendone una risurrezione, infine, ora, si è creduto che i buoni recenti segnali fossero finalmente indizi di un ritorno ai fasti delle stagioni passate.

E ora? Ora stiamo aspettando che questi segnali si tramutino in una striscia e in un dominio concreto sul campo. Al contrario però i ragazzi del Bosforo continuano ad andare a singhiozzo.

Il tema è l’atteggiamento soprattutto, l’attitudine di chi sembra non riuscire a tirare fuori gli occhi della tigre che sembrano necessari per tornare ai livelli che competono a un team di quel talento e pedigree. Beaubois stasera ha supplito con una scarica nel terzo quarto a un duo Larkin-Micic poco brillante. In coppia sempre sono 30 punti in due, per carità, ma la presenza nella partita che sono in grado di offrire questi due campioni non si è certo manifestata. Oppure possiamo ancora dire che la reazione al primo strappo del Bayern ci sia sì stata, ma i turchi sono andati di nuovo sotto e nell’ultima frazione hanno segnato soltanto 7 punti nei 10′ conclusivi. Chiodi sulla bara turca.

E allora è chiaro che, a proposito di narrazione, se, e soltanto se, non ci rivolgeremo più al ricordo del passato per commentare l’attualità turca, vorrà dire che finalmente l’Efes sarà tornato protagonista di uno sfavillante presente.

Photo credit: euroleague.net

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