La lavagnetta di ED #13: un set corna dell’Alba Berlino

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Non molto talento a disposizione, diverse difficoltà per competere contro le migliori del Continente, ma una capacità di giocare insieme e di proporre attacco che ha pochi eguali. Parliamo dell’Alba Berlino, prossimo avversario dell’Olimpia Milano. Oggi analizzeremo un set corna della squadra berlinese grazie alla nostra lavagnetta. Persa la storica guida di Aito Garcia Reneses, i tedeschi hanno trovato nel suo ex assistente Israel Gonzalez un successore fedele alle idee del maestro.

Certo, il record di 4-8 rispecchia probabilmente il massimo che ha potuto fare fino a questo punto l’Alba, ma rispetto alle stagioni passate non sono scomparse la voglia di giocare insieme, in un basket piacevole che spesso nasce da una transizione offensiva molto efficace. D’altronde il movimento di palla e uomini devono essere il mantra di una squadra che non spicca per individualità. Grazie a coach Marc Castillo andiamo allora a studiare questo particolare set corna.

Come funziona: un set corna dell’Alba Berlino

Un set corna seguito da stagger giocato dall’Alba

Il video proviene dall’ultima partita giocata dai tedeschi, capaci di battere in casa il Maccabi. Parliamo di un set corna perché comincia con due giocatori ai gomiti. Più in particolare, utilizzando il gergo, si parla di “45” perché quei due giocatori sono i due lunghi, numero quattro e numero cinque. Vediamo ora lo sviluppo.

Tamir Blatt comincia l’azione in palleggio nella fascia centrale del campo. I due lunghi, Johannes Thiemann e Ben Lammers, dapprima accennano un blocco. Precisamente, Lammers dovrebbe bloccare in orizzontale per Thiemann, ma il difensore di questi nega il bocco, quindi Lammers si apre per ricevere il pallone in prima persona.

Una volta passata la palla, Blatt va in allontanamento, prendendo una specie di velo da parte di Thiemann. Una volta arrivato quasi nel mezz’angolo, Blatt dovrebbe essere il primo bloccante di un’azione di stagger (due blocchi consecutivi), mentre Thiemann dovrebbe piazzare il secondo blocco. A sfruttare questi due blocchi in sequenza dovrebbe essere la guardia Jaleen Smith.

In realtà, Smith non prende mai quei due blocchi, perché fa un’eccellente lettura rispetto al proprio difensore. Quest’ultimo, infatti, anticipa di troppo il passaggio sul blocco e lascia una linea di taglio molto aperta al proprio attaccante, che comprende e taglia correttamente backdoor (dietro la schiena del difensore), ricevendo per due punti molto facili al ferro.

Parliamo quindi di un set corna con inizio classico che poi si evolve in una collaborazione di stagger. Un elemento molto interessante, su cui ora capiremo come si possa difendere.

Come si batte: un set corna dell’Alba Berlino

Indubbiamente questo set corna più stagger è una situazione su sui una difesa come quella meneghina può opporsi senza troppi problemi, a patto che ritrovi l’attenzione e la capacità di collaborare vista nelle prime partite della stagione.

Naturalmente, per rompere il gioco fin dal principio, è necessario mettere forte pressione sui due lunghi che giocano ai gomiti. Quindi negare il primo blocco orizzontale, per poi cercare di anticipare la ricezione del bloccante che decide di aprirsi, costringendo così l’attacco a dover eseguire in altra maniera. Se questo non fosse possibile, il lungo che riceve deve poi essere aggredito, per impedirgli di leggere facilmente le linee di passaggio.

A questo punto è fondamentale capire come difendere su quello stagger. Consideriamo che il primo bloccante è il playmaker e chi sfrutta il blocco è una guardia. Presto detto: cambio a due. Ovviamente bisogna parlarsi per tempo ed evitare di cambiare prima che avvenga effettivamente il blocco, onde evitare letture sul set corna come quella del video.

Una volta che si sia evitata la presa di vantaggio dell’attaccante grazie al primo cambio, si insegue sul secondo blocco, con il difensore del lungo pronto a contenere e a stringere lo spazio sul conseguente ricciolo dell’esterno berlinese verso il ferro.

Abbiamo valutato un set corna indubbiamente semplice, ma molto efficace se giocato leggendo attentamente la difesa. Come di consueto, attendiamo il responso del campo.

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