CSKA-Pana (R13): i russi dilagano, Shved direttore d’orchestra

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Altra partita di questa edizione di Turkish Airlines Euroleague senza storia dall’inizio alla fine: il CSKA Mosca stravince 97 a 77 in casa contro i sempre più brutti greci del Panathinaikos.

Un parziale finale di 20 punti scavato lentamente e senza fretta per tutto l’arco della partita e senza alzare nemmeno troppo il voltaggio: il Pana ad oggi è avversario molto soft per i moscoviti (anzi, in realtà lo è per molte squadre al momento).

La sinfonia del CSKA è firmata Alexey Shved

L’ex Khimki Mosca gioca sicuramente una delle sue prestazioni migliori da quando è tornato con l’armata rossa: costantemente a servizio della squadra, poche soluzioni in solitaria (solamente quando strettamente necessario) ed un’intesa coi compagni (i lunghi soprattutto) che sta salendo di colpi.

Questa sera, vista anche l’assenza di Hackett, ha avuto ancora di più la palla in mano e spesso era lui a dare il via a tutte le azioni moscovite. Letture giuste, penetrazione bruciante, ottima selezione dei tiri presi e soprattutto una capacità di trovare il compagno libero di elevatissima qualità. A parlare per lui, oltre che il campo, sono i numeri: 17 punti con 5 su 8 dall’arco, 13 assist e 21 di PIR.

Se Shved sarà questo ed, anzi, continuerà a migliorare sui binari del percorso che sta facendo con Itoudis, allora la scommessa di cui si parlava in estate potrebbe davvero rivelarsi vincente. Anche perché l’ex Khimki sa bene che questa potrebbe essere una delle sue ultime possibilità per alzare il più importante trofeo europeo da protagonista e farsi scappare questa occasione sarebbe un peccato.

La sensazione è che la prova di oggi abbia soddisfatto molto Itoudis: questo è il giocatore che voleva Shved fosse sotto di lui.

CSKA Pana Milutinov
Milutinov lotta sotto le plance contro i lunghi del Pana

Dov’è la difesa del Pana?

Quando era arrivato ad OAKA si era tanto parlato dell’identità difensiva che coach Priftis avrebbe portato a questa squadra, ma di difesa dopo 13 turni di Eurolega per i greens non si è vista nemmeno l’ombra. I 97 punti subiti oggi sono la prova lampante come nella metacampo difensiva ci sia qualcosa che non quadra.

Il Pana è partito con una zona 3-2 ma con effetti disastrosi: non è riuscita a togliere ritmo ai padroni di casa, anzi glielo ha dato! I 31 punti segnati dai moscoviti nel primo quarto testimoniano proprio questo. Poi si è deciso di passare a uomo, ma non è migliorata molto la tenuta. I russi, troppo spesso, hanno trovato tiratori troppo liberi sul perimetro e punti facili sotto canestro.

In attacco, vista anche l’assenza pesante di Papapetrou, i greci non si sono mossi nemmeno male: alla serata incolore di Macon si sono sostituiti la caparbietà di Evans, l’atletismo di Okaro White e qualche giocata di Nedovic. Da quest’ultimo però ci si aspetta un impatto ancora più importante soprattutto in difesa dove troppo spesso è un bersaglio troppo facile.

Insomma, non è un bel Pana. Vero che il roster non è quello dei tempi migliori e rispetto a molti altri parte sotto, però l’impressione è che questa sia ancora una squadra con poca identità. E senza quella non si va lontano.

I lunghi di Itoudis e Semen Antonov

Itoudis sta recuperando al completo il suo reparto lunghi solo da poco tempo dopo gli infortuni di inizio stagione – anche se ha riperso nuovamente Shengelia per un problema al rientro dalla nazionale georgiana. Oggi, continuando la gradualità del processo di reinserimento, 21 minuti circa in campo per Nikola Milutinov con 9 punti segnati.

Ancora è anni luce lontano dal miglior Milutinov, ma finalmente le scorie di quel brutto infortunio di inizio stagione sembrano essere smaltite. Gran parte della stagione del CSKA passerà dalla sua tenuta fisica e a Mosca stanno sperano finalmente di vederlo in campo per un periodo consistente di tempo senza intoppi.

Invece per Kenneth Faried ancora solo 10 minuti: l’impatto in questa squadra dell’ex Houston Rockets stenta a decollare e sembra che sia spesso un passo o un secondo indietro rispetto al momento della giocata. Continua a non convincere: non stupirebbe se la società decidesse di interrompere a breve questo matrimonio.

Passando e chiudendo con le note positive questa è stata anche la serata di Semen Antonov: 16 punti con 4 su 6 dall’arco e 15 di PIR. Voglia, tenacia, una mano precisa e tanto agonismo hanno permesso a questo giocatore di ritagliarsi spazi importanti in questo gruppo negli ultimi anni ed ora sta raccogliendo quello che ha seminato. Spesso si fa trovare al posto giusto al momento giusto e questa sera ha fatto quasi sempre la scelta giusta.

Può mantenersi su questi livelli e se lo farà sarà una valida alternativa per Itoudis, portando qualità e sostanza dalla panchina.

(Credits: photos from Euroleague website)

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frcata7

Laureato in Lettere moderne e laureando in Italianistica presso l'Università di Bologna. Nel giugno 2023 ha pubblicato il suo primo libro di poesie, "La cenere e l'oceano" (Edizioni Effetto). Letteratura, cinema e pallacanestro sono le sue grandi passioni che cerca costantemente di coniugare.
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