Il cuore del Bayern piega il Panathinaikos

Lele 1
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Sfida cruciale nel Round 11 di Euroleague per Bayern Monaco e Panathinaikos che si affrontano in una partita ad alta tensione all’Audi Dome, in Baviera. I tedeschi di coach Andrea Trinchieri sono reduci dal successo interno contro il Fenerbahce nel R10, mentre i greens hanno perso a Kaunas lo scontro tra squadre in crisi.

Alla sfida del R11 di Eurolega – dunque – umore ben diverso tra le due squadre, ma in campo decisamente non si è visto, anzi. Il Panathinaikos ha comandato le operazioni dal secondo quarto dopo un equilibrio sostanziale nella prima frazione scappando al +10 nel terzo quarto ed al +9 al 35′, facendo presupporre ad un ko vicino per il Bayern. Ma – evidentemente – Priftis ed i suoi ragazzi non avevano fatto i conti con il cuore dei bavaresi, ancora una volta immenso: un 20-8 in 6′ affossa i greens di Atene grazie – anche – ad un glaciale Vladimir Lucic, autore di una partita ampiamente insufficiente e giustiziere dei greci con la tripla del sorpasso a 25″ dal termine. Il finale dopo una girandola di liberi premia la squadra di coach Trinchieri, che ha portato a casa la partita con il punteggio di 81-78, con un Darrun Hilliard da 20 punti. Un successo che rilancia così i tedeschi, saliti a quota 10 in classifica, mentre i greci inanellano il ko numero 9 del torneo. Freddezza, precisione e cuore le tre chiavi della sfida dell’Audi Dome.

Deshaun Thomas a rimbalzo: la sua energia ha creato non pochi problemi al Pana

La freddezza del campione

Una partita tutta di rincorsa e di affanno per il Bayern Monaco, apparso spuntato in attacco ed in balìa del Panathinaikos in difesa: le giocate di un fenomenale Darrun Hilliard hanno tenuto a galla i bavaresi nel momento di maggior difficoltà (-10 un paio di volte), poi ci ha pensato la freddezza di un campione come Vladimir Lucic, decisamente spento e fuori partita per almeno 35′ (0 punti, 0/4 dall’arco e 3 falli), prima di mettersi in partita con le due bombe più importanti della serata. La prima ha rimesso in rotta i bavaresi a 4’08” dal termine dopo esser finiti a -9, la seconda li ha messi avanti dopo un lungo, lunghissimo inseguimento: un paio di lampi da grande giocatore, canestri messi a bersaglio con freddezza e talento. Dall’ancora Hilliard alla doppia tripla di un fin lì assente Lucic, i bavaresi si sono affidati alla freddezza dei loro campioni per rovesciare un match in salita.

Lucic attacca: una sua tripla permette al Bayern il sorpasso a 25″ dal termine

Precisione…. ed imprecisione

Il Bayern ha giocato una sfida di alti e bassi, di difficoltà, sussulti e nuovi momenti di “depressione” contro un Panathinaikos apparso davvero in palla e molto concentrato sul proprio piano partita. Una partita dalle tante fasi, con un secondo periodo ed i primi 6′ di terzo di marca greens, mentre gli ultimi 5′ di partita hanno visto uscire il cuore, la precisione e l’identità dei bavaresi: dalle triple di Lucic ai canestri di Hilliard, fino alla precisione in lunetta di Augustine Rubit, davvero glaciale con un pesantissimo 4/4 a cronometro fermo nei due viaggi in lunetta di tutta la sua partita, arrivati a 9 e 6 secondi dal termine. Dal canto suo il team di Priftis ha giocato con solidità e giostrando bene le proprie azioni offensive grazie agli assist di un positivo Macon per un quasi immarcabile Papapetrou (17 punti). Se la precisione nelle giocate, nei tagli dentro l’area e nelle triple ha lanciato i greci al +10, l’imprecisione dalla lunetta di Okaro White li ha condannati: un pesante 0/2 a 45″ dalla fine ha dato spazio e campo al Bayern, abile a punire questa mancanza dell’ex Virtus.

Ioannis Papapetrou non basta: i suoi 17 punti non evitano il ko al Pana

Cuore greens… ma vince quello bavarese

Una partita disciplinata per almeno 36′ prima di subire la rimonta furiosa del Bayern, precipitato a -9 e vicino al ko, un match giocato con grande cuore da parte del Panathinaikos, chiamato a scuotersi dopo la brutta sconfitta di Kaunas. Proprio l’aiutarsi, il giocare insieme e l’uno per l’altro ha permesso ai greens di controllare le operazioni per lungo tempo, ma nelle difficoltà Andrea Trinchieri è riuscito a scuotere i suoi: difesa forte, penetrazioni contenute, tagli facili non concessi al team di Priftis ed un grande cuore ha permesso di capovolgere la partita. Qualche recupero ha acceso il pubblico, le giocate difensive di Hunter, le triple di Lucic, in pieno stile Bayern è arrivato il successo tedesco, perché se c’è una grande regola europea è questa: il cuore dei bavaresi è enorme.

Weiler-Babb, Hilliard, Walden festeggiano: il Pana è ko, il cuore Bayern ha la meglio

Tabellino statistico del successo interno del Bayern Monaco contro il Panathinaikos.

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Lele

Atleta amatoriale e giudice di gara, appassionato di atletica e basket
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