La lavagnetta di Eurocup #5: la zona 3-2 della Reyer Venezia

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Dopo la LBA è tempo di derby in 7Days Eurocup. Quest’oggi vi illustriamo la zona 3-2 di coach De Raffaele.

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Dopo la sconfitta contro Valencia e la vittoria netta ottenuta ieri sera sul campo della Germani Brescia in campionato, per la Virtus di coach Scariolo c’è un altra super sfida continentale. Al PalaDozza di Bologna, infatti, va in scena il derby italiano del Gruppo B della 7Days Eurocup tra la squadra campione d’Italia e l’Umana Reyer Venezia, reduce da due vittorie di fila quali Buducnost Voli Podgorica al Taliercio, e il successo proprio in terra bolognese contro la Fortitudo di coach Antimo Martino. Alla vigilia del derby italico di Eurocup, Eurodevotion vi porta al suo quinto appuntamento settimanale con la lavagnetta dedicata quest’oggi agli avversari virtussini.

Quest’oggi schema tattico difensivo: vi parliamo infatti della alla zona 3-2 veneziana, vero marchio di fabbrica del sistema difensivo ideato da Walter De Raffaele.

La zona 3-2 della Reyer: come funziona questo schema difensivo?

Il derby contro la Reyer arriva nel momento più ostico del cammino europeo della Virtus. Se, come detto poc’anzi, i reyerini sono reduci dalla vittoria casalinga contro il Buducnost, la Virtus ha incassato ben 2 k.o consecutivi uno proprio in terra montenegrina e l’altro tra le mura amiche contro il Valencia di coach Penarroya.

In uno di quelli che potenzialmente si preannuncia un papabile incrocio anche in ottica playoff LBA, la Virtus deve stare molto attenta con il suo gioco offensivo nel non incappare in un sistema difensivo molto efficace come quello della Reyer, principalmente nella super utilizzata zona 3-2 o 2-3, che si trasforma in difesa a uomo secondo determinati timing decisi e impostati da coach De Raffaele.

L’illustrazione della zona 3-2 o 2-3 come in queste situazioni di campo messe in mostra dalla compagine reyerina, risale alle ultime semifinali scudetto giocate proprio contro l’Olimpia di coach Ettore Messina. Si tratta di una zona che si trasforma in match-up di difesa a uomo subito dopo il primo ribaltamento di palla o il secondo passaggio effettuato in zona offensiva dalla squadra avversaria.

La Reyer infatti sceglie subito fondamentalmente due cose: la prima di poter far posizionare i rispettivi avversari. La seconda, invece, seguire a uomo chi effettua il secondo passaggio e nel momento stesso in cui avviene tutti accoppiamenti e match-up vicini rispetto al proprio opponente. In questo modo, come da video illustrazione sopra, ci sono cambi sistematici molto aggressivi sul portatore di palla in ogni gioco pick and roll, in modo tale da isolare solo giochi 1v1 in qualsiasi zona del campo.

La Virtus come deve attaccare questa zona 3-2 reyerina?

Non solo affidamento sulle grandi giocate dei singoli, ma tanta pazienza e ricerca dell’uomo potenzialmente più pericoloso. Nelle scorse lavagnette vi abbiamo parlato di come le V nere siano capaci di attaccare anche in breve lasso temporale una difesa schierata con l’estro di alcuni esterni a propria disposizione come Belinelli o Cordinier ad esempio.

Isaia Cordinier. Lui l’uomo più in forma della Virtus alle prese con la zona 3-2 targata Reyer Venezia

Bene, quello che resta alla Virtus è mantenere sempre alta la concentrazione su tutti i miss-match a propria disposizione e mantenere ben a mente quali sono dall’inizio le richieste di gioco da condurre in campo: alta intensità e tanto lavoro di flusso per far cercare di stancare la difesa avversaria.

Chiaro che su ogni switch probabile in situazioni di pick and roll si deve capitalizzare ogni miss-match a proprio favore, ma soprattutto essere rapidi su come bisogna attaccare una zona facendo non solo girare il pallone molto bene, bensì essere reattivi anche su situazioni di gioco rapide come il vertical screen mostrato nelle precedenti lavagnette.

Il tutto però senza abusare del tiro da tre punti: chiaro ci sono Belinelli, Weems il sovracitato Cordinier, oltre che i vari Mannion, Hervey e lo stesso Teodosic, ma si può incorrere in un boomerang senza pari e per Venezia potrebbe essere una grande chance per poter infliggere un potenziale colpo in casa della Virtus, che oggi come non mai non può permettersi tanti errori in questa fase a gironi della 7Days Eurocup. E poi un derby è sempre un derby. Alla fine dei conti conta solo vincere e per farlo serve la pazienza delle grandi squadre.

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