Ruggito Reyer, battuto il Buducnost al Taliercio

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Quarto turno di 7Days Eurocup per la Reyer Venezia che riceve al Taliercio la capolista Buducnost Voli Podgorica in quella che si preannuncia una serata di basket ad alta intensità. Problemi di formazione per coach Walter De Raffaele, che deve rinunciare ancora una volta a Bramos e De Nicolao, oltre a Charalampopoulos, che probabilmente è fuori per scelta tecnica. A questa sfida le due formazioni arrivano con situazioni di classifica differenti: il team montenegrino ha battuto in casa la Virtus Bologna, mentre gli italiani hanno perso suicidandosi ad Ulm e lo score è chiaro, con i primi che sono 3-0 in classifica e gli oro-granata sono ottavi con 1-2.

Partita di grande, grandissima intensità quella vissuta al Taliercio, con la Reyer che ha battuto la capolista Buducnost dopo 40 minuti davvero combattutissimi e durissimi con il punteggio finale di 72-67. Partita tiratissima anche se non bellissima, in pieno stile Eurocup, equilibratissima per 19′, prima del break di 5-0 che ha mandato i padroni di casa sotto di 7 lunghezze all’intervallo. La ripresa è partita con tre strappi, un 7-0 Reyer a impattare il match, un contro 7-0 dei bianco-blu ed un nuovo break di 6-0 a riportare Venezia a contatto, prima di un quarto periodo vissuto a sorpassi e controsorpassi per 8′ con gli oro-granata bravi a metterci la giusta attenzione nei possessi chiave ed a prendersi partita, 2 punti e tanto morale. Le chiavi del successo della squadra di Walter De Raffaele sono facilmente trovabili: Mitchell Watt, palle perse, attenzione ed aggressività.

Mitchell Watt

Una delle chiavi del successo della Reyer Venezia in questo quarto turno di Eurocup è la prova dominante di Mitchell Watt: il centro dell’Arizona ha fatto a fette la difesa del Buducnost mettendo insieme una prova da 25 punti e 7 rimbalzi con 28 di valutazione complessiva in 30′ di gioco. Una prova che riscatta ampiamente l’uscita a vuoto in casa di Ulm (0 punti) e certifica l’importanza all’interno del sistema di gioco di coach De Raffaele. Sicuramente facilitato dall’infortunio di Reed dopo 45″ di partita, il lungo ex Caserta non ha mai abbassato la soglia dell’attenzione in una partita dove ha chiuso con un pazzesco 11/14 da 2 punti, facendo canestro in ogni modo, tra ganci, canestri in avvicinamento, appoggi di mancina al vetro, schiacciate al volo su rimbalzo offensivo o giochi di atletismo, come l’ultima inchiodata. Non solo punti per il #50 di Venezia, ma anche un’abnegazione difensiva importante contro lunghi di livello come Jagodic-Kuridza e Wiley.

Palle perse

La seconda chiave della partita è il dato delle palle perse, seppur decisamente equilibrato in questa serata estremamente intensa. Il computo che vede 17 palloni persi dalla Reyer e 18 dal Buducnost però è superficiale se impostato così. In realtà i montenegrini avevano solo 5 palle perse all’intervallo e gli oro-granata ne avevano ben 11, con il computo recuperi che diceva 9 a 3 per il team di Dzikic. Il secondo tempo – dunque – ha visto un’ottima prestazione difensiva e di attenzione offensiva della squadra lagunare, capace di limitare i possessi “regalati” (6 negli ultimi 20′) in fase d’attacco e di costringere Cobbs e soci a regalare ben 13 possessi. I recuperi della Reyer nel secondo quarto sono stati 9, per un saldo attivo recuperi/perse di +3, mentre per il Buducnost sono stati 4, per un saldo negativo addirittura di -9. Un dato che sicuramente è frutto – come detto – di grande scrupolo del team lagunare nella doppia fase di gioco.

Attenzione ed Aggressività

Se la pulizia di gioco non è stata sublime da parte di entrambi i team, certamente la Reyer Venezia ha alzato la soglia di attenzione ed aggressività negli ultimi 2 quarti, dopo aver regalato palloni e qualche canestro di troppo al Buducnost. Coach Walter De Raffaele aveva chiesto una prestazione di solidità e continuità all’interno dei 40′, soprattutto in termini di attenzione ed aggressività, cose venute a mancare con Bursaspor negli ultimi 10′ e Ulm negli ultimi 25′. Se con turchi e tedeschi la squadra oro-granata si è scollata alla prima difficoltà, con i montenegrini non è assolutamente stato così: dopo essere finiti a -7 all’intervallo per via di qualche possesso regalato di troppo, i ragazzi lagunari hanno reagito con quello che è il vero “spirito Reyer” tra cuore, aggressività, attenzione ed un “noi” che va oltre le singole giocate individuali. Non a caso uno degli uomini chiave nella rimonta è quel Bruno Cerella che viene utilizzato con il contagocce ma che risponde sempre presente quando c’è da metterci anima, corpo e cuore. Da Stone a Sanders a Cerella, passando per Tonut: tutto il team-Reyer ha alzato il livello ed il risultato non è solo il successo, ma è anche l’aver concesso solo 27 punti in 20′ ad una corazzata come quella montenegrina, attrezzata per andare fino in fondo a questa competizione.

Tabellino statistico della sfida tra Reyer Venezia e Buducnost Voli Podgorica, valevole per il quarto turno di 7Days Eurocup.

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Lele

Atleta amatoriale e giudice di gara, appassionato di atletica e basket
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