#3 – OLIMPIA MILANO (7) – 6 W 1 L
Che squadra e che difesa!
La sberla in Supercoppa, che è seguita agli schiaffoni della finale di giugno, ci ha consegnato una Milano veramente superlativa in questo inizio di stagione. E forse questo terzo posto nel ranking potrebbe anche suonare come ingeneroso rispetto ad una classifica che dice di più, ma è appunto un ranking, non una semplice classifica…
Il sistema difensivo costruito da Ettore Messina è semplicemente meraviglioso nella sua ferocia. Non dà respiro e stritola progressivamente gli avversari proponendo quintetti quasi sempre in grado di cambiare su tutto e tutti. Il prossimo passo sarà quello di crescere d’appunto di vista delle rotazioni, contro chi può farti male di fronte a semplici cambi che portino a mismatch difficile da reggere.
Milano non ha il miglior roster di Eurolega, ma il valore complessivo di squadra è assai superiore a quello derivante dalla somma di quelli individuali.. Onestamente è difficile chiedere di più ad un allenatore, che a parere di chi scrive resta il vero “top player” biancorosso.
In attacco c’è ancora molto da lavorare per arrivare ad una fluidità maggiore e molto potrebbe arrivare da quanto porterà, una volta in piena forma, Troy Daniels, appena rivisto.
Quasi tutti i nuovi si stanno inserendo bene, con un Nicolò Melli cha da Kyle Hines ha preso una caratteristica decisamente importante: dominare in lungo ed in largo senza tabellini che impressionino.
Resta l’incognita Grant, visto meglio di recente in LBA, palcoscenico tuttavia insufficiente per i valori che richiede l’Eurolega.
Non sarà facile restare così in alto e cercare di fare meglio dello scorso anno in ottica europea, ma la solidità del sistema tecnico è tale da far guardare al futuro con grande ottimismo.
Intanto giovedì sera ci si gioca il primato continentale col Barcellona: se si pensa alle Milano del pre-Messina ci si rende conto di quale sia la differenza senza alcun dubbio.
(16/18, scorri in fondo per cambiare pagina e continuare la lettura)