Continuano gli alti e bassi del Baskonia, l’Ucam la spunta al cardiopalma

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Chiude la Jornada 7 di Acb con la vittoria di misura dei murciani sulla banda di Dusko.

A Murcia infatti l’Ucam esce vittoriosa da un finale frizzantino per 80-79.

Continuano gli alti e bassi del Baskonia, autori di un inizio balbettante sia in campionato che in Euroleague, e questo risultato rischia di inguaiarli non poco visto che scivolano così al 9° posto, nel gruppone con record 3-4 che comprende ben 7 squadre. Al contrario i padroni di casa continuano l’ottimo inizio, confermando la terza posizione.

Ancora un esito che penalizza una squadra di Euroleague, dopo la caduta del Real, a riconferma della gravosità della competizione europea, ma anche dell’alto livello espresso dal torneo spagnolo.

Un ferreo botta e risposta

Il Murcia spiazza con la sua energia gli ospiti, che vengono subito bruciati a metà quarto dall’8-0 casalingo. Anche se a volte un po’ confusionari, gli uomini di Sito Alonso riescono a disorientare il Baskonia, che non viene messo nelle condizioni di correre e pensa troppo. La produzione offensiva del club di Vitoria latita e il primo tempo scorre sotto il controllo dell’Ucam, che arriva prima su tutti i palloni (9 rimbalzi offensivi all’intervallo), finchè proprio negli ultimi istanti del quarto è Granger a guidare la reazione basca.

E’ un nuovo 8-0, stavolta contrario, che si prolungherà ulteriormente in un 12-0 con l’inizio del terzo quarto. Gli ospiti sono di nuovo in competizione, sono più ordinati e concreti e alimentano la rimonta senza riuscire però a prendere in mano la contesa.

Il finale si accende quando Fontecchio prende i suoi sulle spalle, dopo il k.o. di Giedraitis (brutta girata della caviglia sinistra), e segna il primo vantaggio ospite dopo una vita (65-66), lì si scatena un tesissimo ping-pong con botta e risposta pressoché a ogni possesso, che rende interessante la sfida.

E’ un put back di Augusto Lima a segnare l’epilogo di una lunga serie di prodezze: nel minuto conclusivo non si segna più e la gara muore sul mancato fallo su Taylor.

Murcia vs Baskonia

Murcia, sempre meno sorpresa

E’ la dimostrazione di come una squadra ben strutturata – guidata in questo caso dalla mano di un coach, Alonso, ex Baskonia e Barcellona – e senza coppe possa mettere in difficoltà ogni weekend le grandi big del continente.

Dopo anni di metà classifica, Murcia si può godere un inizio di campionato di ottimo livello e vedersi proiettata tra le migliori del torneo.

Interessante una squadra che utilizza un trio di americani razzenti – Davis, McFadden e Taylor – e si serve della loro velocità e intraprendenza nella creazione e nella capitalizzazione di vantaggi, ma che è soprattutto intrigante per l’ampio uso del post medio, che avviene spesso dopo aver mosso la difesa e che va a cercare grazie al movimento senza palla i tiratori o, più frequentemente, i taglianti. Lima e Radovic si prestano spesso a questo tipo di giocate.

Costello e Granger non bastano al Baskonia

Un altro inciampo per i baschi, che non riescono mai a imporre davvero il loro stile di gioco, e ancora non danno prova di aver trovato fino in fondo un’identità.

Soprattutto inizialmente Murcia ha facile gioco nel controllare un attacco macchinoso, che si sblocca un po’ con il passare dei minuti, ma continua a rivelare quel problema nel manico dato dallo scarso inserimento di un Baldwin nervoso e ancora anonimo.

Non si corre, allora è solo Granger che può prendere le briglie del Baskonia e lo fa con il carattere del veterano. Sfrutta i vantaggi fisici, è molto vocale in campo con compagni e avversari ed è il migliore per valutazione del confronto (15+5 per 20 di valoraciòn).

Fontecchio è strepitoso, ma non infallibile, e allora, nella serata in cui si fa male pure Giedraitis, del giocatore italiano vediamo solo qualche guizzo, mentre chi si fa davvero sentire, in particolare negli ultimi minuti è Matt Costello, che aiuta a tenere aggrappati i suoi nel concitato finale: la sua prestazione da 15 punti e 5 rimbalzi è stata unica in un reparto lunghi che ha inciso poco.

Se in Eurolega qualche vittoria è arrivata, in campionato c’è da invertire assolutamente la tendenza in un torneo che non perdona…

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