Forum deliziato da un’Olimpia che non si arrende mai

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Forum giustamente ai piedi di un’Olimpia Milano che, eccellente classifica a parte, si dimostra squadra di notevolissima solidità.

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Un’altra notte magica in Europa, quella che conta di più, un’altra prova estremamente convincente dell’Olimpia Milano che delizia i 4623 (dato Eurolega) del Forum dimostrandosi squadra vera.

4/0 sarebbe già sufficiente per descrivere il momento della squadra di Ettore Messina, tuttavia ci pare proprio la cosa meno significativa rispetto a quanto stiamo vedendo in queste prime uscite europee stagionali.

Lo abbiamo udito, lo abbiamo scritto, lo stiamo ripetendo ormai da giorni: solido è l’aggettivo principale che si può associare a questa edizione autunnale del club meneghino.

70,25 punti partita subiti, dopo aver affrontato Cska, Baskonia, Maccabi ed Efes rappresentano un dato molto significativo. Gli uomini di Messina sanno adattare la propria produzione difensiva senza perdere quelle che sono le caratteristiche di ognuno. E dove ci sono delle manchevolezze individuali (sì, ci sono) interviene un sistema di squadra eccellentemente preparato. C’è una camaleonticità dietro che è un patrimonio importantissimo. Perchè Shved e Lundberg non sono Micic o Larkin, come non sono Wilbekin o Nunnally piuttosto che Granger o Baldwin, solo per restare sul tema guardie: Milano ha saputo affrontare tutti imponendo ed adattandosi, col giusto bilanciamento tra le due fasi.

Se la questione difensiva è già molto avanti, altrettanto non si può dire di quella offensiva, ma sarebbe alquanto stupido pretendere fluidità dopo poche gare. Ciò che di positivo avviene anche davanti è che si trovano protagonisti differenti in grado di farsi carico delle responsabilità quando conta.

Tecnicamente l’Olimpia di oggi è decisamente a buon punto, ma dove eccelle già sicuramente è dal punto di vista mentale.

L’impressione chiarissima è che si tratti di una squadra che può andare sotto nel punteggio, come accaduto sia col Cska che con l’Efes, ma che sotto non ci vada mai mentalmente. Si resta sempre lì e si trovano risorse all’interno del proprio sistema per cucinare la gara con gli ingredienti preferiti. Il fatto che sia avvenuto con due elle principali favorite di Eurolega aumenta il valore dell’accaduto. E se la pietanza esce squisita è bene rivolgersi al cuoco per la maggior parte degli apprezzamenti…

Tornando al discorso più puramente tecnico vi sono alcune brevi considerazioni che emergono.

C’è un Troy Daniels da inserire e sarebbe corretto non attendersi subito esplosioni in termini di cifre e tabellini vari: ci vorrà tempo per la condizione individuale così come ce ne vorrà a livello di sistema, perchè trovare posto in un’organizzazione già ben rodata è più complicato che farlo in un contesto in difficoltà, che solitamente accoglie le novità come manna dal cielo.

C’è un Jerian Grant in grave difficoltà e non può e non deve essere una condanna. Saranno pure paragoni irriverenti, ma siamo sempre nel paese che per tre mesi bollò come sbagliatissimo l’approdo di Dino Meneghin a Milano nel 1982, lo stesso paese che prima di Natale bollava come brocchi gente del calibro di Platini e Boniek, per uscire un po’ dal parquet… E’ chiaro che il giocatore al momento non appaia in grado di sostenere questo livello, tuttavia la condanna oggi pare assai affrettata.

C’è infine il fatto che Milano gioca con un solo centro e per giunta sottodimensionato, seppur straordinario campione come Kyle Hines. Kaleb Tarczewski è stato utilizzato per 33’26” in 4 gare, nella maggior parte dei casi nella sola fase iniziale (quella della sofferenza principale con Cska ed Efes ad esempio), producendo 2 punti con due soli tiri dal campo, 9 rimbalzi ed 8 falli commessi, per una valutazione media di 1, che in ben 3 gare è stata negativa. Sono dati oggettivi che derivano dalle scelte dello staff, indipendentemente da ogni opinione personale. Questa mancanza nel ruolo potrà essere un problema di fronte a squadre di grande stazza, sia “big” come il Real piuttosto che “contender” a livello inferiore come magari lo stesso Asvel che arriverà al Forum settimana prossima? E’ una domanda legittima.

Infine vale sicuramente la pena sottolineare come il rendimento di Malcolm Delaney e Gigi Datome sia in crescita. E ci pare che il tutto possa ricondursi a delle gambe che iniziano a girare meglio, dando respiro ad una tecnica che c’è sempre stata e che non poteva certo sparire tutto ad un tratto. Serviva solo pazienza, dopo i guai fisici della primavera scorsa, ne servirà ancora un po’ ma non è in discussione il valore dei giocatori.

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E’ ottobre, Milano è 4-0 e guarda tutti dall’alto insieme al Barça, ma non va dimenticato che le due grandi W contro le favorite sono arrivate in condizioni (degli avversari) comunque atipiche, ovvero un Cska sotto choc per l’infortunio di Milutinov ed un Efes nel suo periodo più buio. Non c’è nulla che possa sminuire il valore di quanto fatto dalla squadra di Ettore Messina, tuttavia metà ottobre resta e basta guardare la classifica dell’anno scorso dopo 4 turni (Zenit e Zalgiris imbattute) per comprendere che equilibrio e pazienza sono le due compagne di viaggio fondamentali.

«Vediamo tra due-tre mesi». Lo ha detto proprio Messina, ci associamo senza dimenticare nulla di ciò che vediamo oggi, tappa di avvicinamento al domani.

(Foto : Twitter Olimpia Milano)

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alberto marzagalia

Due certezze nella vita. La pallacanestro e gli allenatori di pallacanestro. Quelli di Eurolega su tutti.
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