Real Madrid autorevole sul Panathinaikos: 88-65

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Uno dei grandi classici del basket europeo si preannuncia nettamente sbilanciato a favore degli spagnoli del Real, solidi ed esperti, capaci di far fronte ad infortuni importanti e di mettere in evidenza nuovi players necessari per il ricambio generazionale. Discorso diverso per i greci che, in ridimensionamento da qualche anno, appaiono come un cantiere ancora in costruzione.

Real senza grossi problemi sul Panathinaikos: analizziamo nei consueti tre punti di Eurodevotion la sfida di stasera

PRIMO TEMPO: 42-30

Vantaggio di 12 punti con cui si chiude la prima frazione maturato nel primo quarto ( 30-18) con un Real quasi perfetto, un Abalde da 3/3 nelle triple e lo strapotere sotto canestro di Tavares e Yabusele.

I greci vivono di soluzioni estemporanee (buon contributo di Macon e Papagiannis) ma faticano a trovare fluidità in attacco. In difesa soffrono la fisicità e la maggior tecnica degli avversari.

I 30 punti del primo periodo farebbero pensare ad una partita chiusa e invece (più per demerito dei blancos che per meriti dei greci) gli uomini di Prifitis riescono a limitare lo scarto.

FINALE 88-65

Non inganni la differenza di 23 punti, perché è vero che i famosi 12 punti tenuti anche alla fine del terzo periodo dicono di una partita mai in discussione e di un Real in controllo, ma diciamo anche che l’orgoglio greco ha permesso di pareggiare il terzo quarto prima del crollo finale.

Infatti il terzo periodo è per il Real la fotocopia del secondo: errori banali , palle perse ed una superficialità di cui Laso ( le inquadrature in panchina non promettevano niente di buono) siamo certi non sarà per nulla contento sebbene abbia parlato di lavoro solido e di una settimana chiusa positivamente.

Inevitabilmente il divario si allarga alla fine grazie alla profondità del roster (32 a 20 i punti della panchina) , al dominio fisico (39 a 25 i rimbalzi) e ad un sistema di gioco che ha prodotto 21 assist contro i 12 dei greci.

Ora dagli uomini di Prifitis difficile aspettarsi di più: l’impressione è che ci siano un paio di buoni giocatori e tanti comprimari. Considerando poi che Nedovic, il maggior talento, sia costantemente alle prese con problemi fisici non sarà semplice essere competitivi.

MVP : GUERSCHON YABUSELE, ANCORA LUI

C’è stato un Abalde chirurgico, un solido Porier ed il solito Tavares, ma scegliamo il ventiseienne francese come miglior giocatore.

All’ennesima prova convincente chiude il match con 14p, 7r, 2 assist, recuperi e stoppate. Tolta la parentesi NBA, alla prima grande occasione sta dimostrando di trovarsi a suo agio nell’indossare la pesante maglia del Real Madrid.

Potenza fisica, atletismo ma anche tecnica (di stasera ricordiamo un 360 con assist no look per Tavares). Difende, stoppa ed è capace di coprire in difesa almeno due ruoli. I margini di miglioramento sono enormi ed attenzione, già ora con Tavares e Porier forma il miglior reparto lunghi dell’intera Eurolega.

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