I biancorossi ottengono il primo successo in trasferta della stagione, sconfiggendo per 78-64 la truppa di Ivanovic.
Dopo un primo quarto in equilibrio, l’Olimpia svolta la partita e, una volta andata in vantaggio, non si volta più e conduce in porto la gara.
Ripercorriamo la serata in terra basca con i consueti tre punti di Eurodevotion.
Ritmo, rimbalzi e percentuali
Messina aveva detto:
Per noi, controllare il ritmo, cercare di costruire vantaggio a rimbalzo e auspicabilmente tirare con buone percentuali saranno i tre fattori chiave.
Partiamo dal primo punto: l’Olimpia è perfetta nel controllare il ritmo della gara. Non c’è mai possibilità di correre per il Baskonia, che viene sempre costretto a ragionare. I meneghini sono bravissimi ad accoppiarsi sempre in fretta sulla transizione e attentissimi a farlo con costanza per tutto il corso della gara.
Alto ritmo e transizione che sono stati evitati anche grazie a una buona prova a rimbalzo, anche se altrettanto solida è stata quella degli avversari (42-40 il dato per Milano). L’aggressività di entrambe le squadre sulle carambole offensive ha prodotto parecchi secondi possessi, ma l’Olimpia ne ha saputo beneficiare meglio.
Infine, le percentuali. Impietoso il confronto delle due squadre dalla lunga, uno scarno 4/26 per i padroni di casa (15,4%) a cui accostiamo un ottimo 12/27 da parte degli ospiti (44,4%), mentre è simile la statistica del tiro da due, che si attesta su un dato vicino al 50% per entrambe.
L’Olimpia esegue senza distrazioni il piano partita e porta a casa la vittoria, insieme a un 2-0 alquanto soddisfacente. C’è ancora da migliorare, ma è decisamente confortante la costanza e l’applicazione mostrata dalla squadra nell’arco della sfida.
Nicolò Melli
E’ per la seconda volta il migliore per valutazione dei suoi in due partite. Un caso?
Il suo ritorno nel Vecchio Continente racconta un giocatore non dominante tanto nello scintillio di un talento abbacinante, ma nella sua capacità di essere presenza immanente nella partita, efficace e tangibile in tantissimi aspetti.
Essenziale in difesa, chirurgico in attacco. Fa sempre la scelta giusta, si fa sempre trovare nel punto esatto dove la retroguardia avversaria è più scoperta. Da 4 in fianco ad Hines o Tarcewski, da 5 nei sempre interessanti minuti con Ricci o Mitoglou, il suo contributo è sempre sostanziale.
Accompagna silenziosamente, per mano, la squadra al vantaggio e poi può anche lasciare ad altri i riflettori.
Altri tra cui ci sono un positivo Delaney, disciplinato ed ordinato, un Hall sempre meno sorprendente, – tra l’altro il più impiegato da Messina (31′) – un Mitoglou in crescita e un Ricci in stato di grazia, molto ben calato nel suo ruolo.
Baskonia, abbiamo un problema
La sconfitta con l’Olimpia segna un inizio per i baschi davvero poco confortante.
Nelle due partite disputate gli uomini di Ivanovic non hanno mai dato l’impressione di poter vincere, le caratteristiche fondanti del basket di Dusko latitano e la produzione offensiva recita rispettivamente 50 e 64 punti a tabellone. Occorre senza dubbio una svolta.
Baldwin deve essere il nocchiero di questa compagine e ha già mostrato la scorsa stagione di avere tutti i numeri per essere un leader di livello in questa lega. Oggi però il suo 5/18 racconta di una gara in cui è andato più volte a sbattere contro il muro avversario, abusando di una conclusione che non gli è propria (1/7 da tre).
Dal suo inserimento passa tanto del futuro baskonista e per ora ci sono anche tutte le attenuanti del caso perché il play del New Jersey non sia ancora del tutto a regime.
D’altro canto la coppia Giedraitis-Fontecchio rimane interessantissima, stasera si sono distinti per combattività e hanno tentato di mettere i bastoni tra le ruote a Milano. Per l’ala pescarese alla fine è un 16+6 che ci ricorda come sia assolutamente da tenere d’occhio…
Photo credit: euroleague.net
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