Eurocup Power Ranking: un livello mai così alto

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POSIZIONI 12-9: LA VOGLIA DI NON ACCONTENTARSI

12 – MINCIDELICE JL BOURG-EN-BRESSE

Questa fascia costituisce una sorta di limbo. Limbo perché la qualificazione ai playoff non è in discussione ma, allo stesso tempo, risulta difficile immaginare come queste squadre possano arrivare fino in fondo, seppur con roster di qualità.

Bourg ne è il perfetto esempio: durante l’estate sono arrivati giocatori come Jacorey Williams, CJ Harris e Tyler Stone, gente che ha già giocato competizioni europee, ma che difficilmente potrà trascinare la squadra francese fino ad Aprile inoltrato.

Il roster infatti risulta essere scarno nelle opzioni di buck-up, con i soli Mika e Pelos a dare garanzie in uscita dalla panchina, aspetto che potrebbe portare ad un sovra utilizzo dei giocatori titolari, come detto, di buon livello.

11 – MORABANC ANDORRA

Gli uomini da Coach Ibon Navarro ha mantenuto l’ossatura della scorsa stagione aggiungendo però giocatori di talento e di prospettiva, che potrebbero farne una mina vagante della competizione. Sono arrivati Codi MIller-McIntyre da Bourg, Amine Noua dall’Asvel, ma anche Drew Crawford e Conor Morgan, oltre al giovane Mario Nakic.

La squadra del principato ha aumentato significativamente il tasso tecnico e fisico ma non solo, anche la panchina è molto più lunga rispetto alla stagione passata e questo potrebbe essere un elemento chiave durante l’anno, visto che, soprattutto, le capacità della guida tecnica non sono assolutamente in discussione.

Andorra potrebbe qualificarsi ai playoff anche con una testa di serie molto alta nel Girone A (non sarei sorpreso nel caso chiudesse anche alla quarta posizione), che gli consentirebbe di trovare accoppiamenti più abbordabili nella post-season, dove comunque punterà ad andare il più avanti possibile perché la qualità c’è eccome.

La presentazione di Amine Noua

10 – BOULOGNE METROPOLITANS 92

La squadra parigina ha cambiato praticamente tutto il reparto stranieri dalla passata stagione, nonostante il raggiungimento dei quarti di finale, ma gli acquisti sono stati di altissimo livello.

La prima firma è stata quella di Will Cummings, in uscita dal Lokomotiv Kuban, dove l’anno scorso ha disputato un’ottima stagione, poi è arrivato Vince Hunter, giocatore che non ha bisogno di presentazioni in quanto campione d’Italia con la Virtus Bologna ed MVP delle Top Sixteen di Eurocup, e infine il vero potenziale crack di questa squadra: Jordan McRae. L’ex Cavaliers sarà colui che dovrà dare solidità a livello realizzativo al Levallois e, inevitabilmente, sarà il giocatore su cui ricadranno le maggiori responsabilità.

Se ci aggiungiamo che anche Bandja Sy è arrivato tra le fila di Vincent Collet, non stupisce come Boulogne occupi la decima posizione: roster forse leggermente corto ma di assoluta qualità. A parere di chi vi scrive, organico perfetto per il coach francese, propositore di un gioco sempre molto solido e che non si perde in una mera esibizione estetica (la Francia delle Olimpiadi docet).

9 – CEDEVITA OLIMPIJA LJUBLJANA

Ero indeciso se mettere Lubiana in questa fascia o in quella più alta perché entrambe le opzioni avrebbero diritto di cittadinanza, ma alla fine ho optato per questa in quanto ritengo che ci siano alcuni punti di domanda.

Il Cedevita Olimpija ha uno dei roster più lunghi della competizione (17 giocatori), il che dà la possibilità di avere moltissime alternative e soluzioni diverse in uscita dalla panchina per cercare di cambiare l’inerzia anche a partita in corso. Per di più, anche la qualità è sicuramente alta, specialmente dopo il restyling in cabina di regia (vero problema della passata stagione) che ha portato in terra slovena giocatori come Jacob Pullen e Marcus Keene, dopo la firma di giocatori esperti come Ejim, Carmichael e del centro Auguste.

A questi si aggiungono i già noti Blazic (vero leader della squadra) ed Edo Muric, reduce da ottime cose con la maglia della nazionale, così come Dimec, andando a delineare una squadra molto fisica, ma anche con spiccati doti tecniche.

Il dubbio, che è poi il motivo per cui Lubiana è in questa fascia, seppur nettamente al top, riguarda la solidità e la costanza nell’arco della stagione: l’anno scorso, gli sloveni erano praticamente già qualificati alla fase finale, con il Buducnost ormai eliminato, ma la sconfitta a Podgorica con il ribaltamento della differenza canestri ha cambiato tutto, ponendo fine alla stagione degli uomini di Golemac. Vero che quest’anno la formula sarà diversa, ma suicidi sportivi del genere non dovranno più accadere, anche perché una sconfitta potrebbe equivalere ad andare a casa.

Jaka Blazic, sarà ancora lui il leader del Cedevita

(3/5, scorri in fondo per cambiare pagina e proseguire la lettura)

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