#2 – LASO ED IL REAL, LA NUOVA ERA
Diavolo di una “casa blanca”!
In un anno terribile, non solo per il basket, si ritrova a dover gestire la transizione da una generazione “stravincente” ad un nuovo gruppo che per missione unica del club avrà sempre la vittoria. Operazione difficile in tempi normali, col Covid recante sarà un disastro. Ed invece…
Supercopa in bacheca, finale di Copa del Rey, finale di Liga e Final 4 negate solo da un miracolo firmato Kruno Simon. Il tutto con Randolph fuori quasi tutta la stagione, una marea di infortuni, l’addio di Campazzo a fine novembre, quello di Deck prima dei Playoff di EL e poi, ad estate inoltrata, anche quello di Garuba, splendido protagonista.
Il tutto portandosi a casa oltre 10 milioni dalle uscite dei tre giocatori menzionati verso ala NBA. Non serve altro per definire una dirigenza ed un club perfetti.
Ma lo sport, come la vita. è una sfida continua ed allora oggi si guarda avanti. Starà a Heurtel, Williams-Goss, Yabusele, Hanga e Poirier essere i nuovi cavalli vincenti di una squadra che si è rinnovata profondamente e che non avrà più le prime opzioni di solo 12 mesi fa.
I purosangue ci sono e le redini sono nelle mani di un fantino eccezionale come Pablo Laso, l’uomo silenzioso che sta riscrivendo la storia del club più importante del mondo abbattendo ogni record possibile ed immaginabile.
Causeur, Llull, Rudy e Jaycee sono tutti oltre i 34, Carroll addirittura quota 38: questi non sono uomini che sul campo si possono sostituire con facilità, ma sono gente che potrà continuare a dare il proprio aiutando il Coach a far crescere una nuova generazione di giocatori “da Real”. Che tali potranno diventare proprio grazie ad un allenatore eccezionale che, e torniamo al nostro “eurino”, siamo abbastanza certi ci regalerà un Tristan Vukcevic da far girar la testa. Che magari sarà il prossimo “buyout” milionario che entrerà nelle casse dei “blancos”.
(9/10, scorri in fondo per cambiare pagina e proseguire la lettura)