Eurolega 2021/22, le 4 squadre per cui può cambiare moltissimo col ritorno del pubblico

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Eurolega 2021/22 a poco più di 6 settimane dal via. Il pubblico, se ne sarà finalmente confermato il ritorno può fare la differenza. Soprattutto per 4 squadre.

Le arene tristemente vuote, il rumore delle “sneakers” sul parquet, le parole dei Coach come se fossero seduti accanto a noi (beh, questo ci piaceva, tanto): tutto ciò sarà finalmente un ricordo? Lo speriamo, ci vogliamo credere, ed allora siamo andati a vedere cosa può cambiare in alcune arene arcinote per il calore che trasmettono ai propri giocatori.

Il PANATHINAIKOS ed OAKA, una storia di un amore e di un calore che sono unici. I 20000 della Olympic Indoor Hall possono fare la differenza, eccome.

Nella stagione appena conclusa il record dei “greens” è stato 11W e 23L. Tra le mura amiche sono arrivati 8 successi e 9 sconfitte con gli spalti deserti.

Lo scorso anno, a fronte di un record globale di 14W/14/L le vittorie casalinghe furono 9, mentre il referto rosa fu lasciato agli avversari solo 5 volte.

La STELLA ROSSA sia che giochi alla Aleksandar Nikolic Hall (meglio nota come Pionir, 8000 posti ufficiali), sia che lo faccia nell’immensa Stark Arena (oltre 19000 posti), sede delle Final 4 2018, ha un appoggio fondamentale da parte della sua caldissima tifoseria.

L’annata 20/21 ha detto 10/24 come record globale. In casa è stato 6W e 11L.

Nella stagione precedente, se allo stop dopo 28 gare si era 11/17 globalmente, il fatturato casalingo diceva 7 vinte ed 8 perse. Ben diversa la faccenda coi propri tifosi.

Il MACCABI, la cui casa è la storica Menora Mivtachim Arena (10383 posti), per i più vecchiotti semplicemente Yard Eliyahu, ha chiuso il 2020/21 con 14 vinte e 20 perse. Nel proprio fortino, che è meglio definire vera e propria fortezza, il record è stato appena oltre il 50%, con 9 successi ed 8 cadute. 6 di quelle sconfitte sono arrivate tra 1 e 7 punti. -3 col Bayern, -1 con Milano, -6 con lo Zenit, -2 con l’Oly, -4 col Cska e -7 con l’Asvel. E’ facile immaginare che in presenza di quegli oltre 10 mila che garantiscono un’atmosfera straordinaria, soprattutto queste gare punto a punto avrebbero potuto avere un esito differente.

Nella stagione precedente, sospesa quando il record diceva 19/9, quello strettamente casalingo era un clamoroso 13/1.

Caso particolare, con numeri che potrebbero trarre in inganno, quello dello ZALGIRIS che si esibisce nel palazzo decisamente più bello di tutto il torneo, la Zalgirio Arena di Karaliaus Mindaugo, Kaunas. I 17500 abituali frequentatori delle gare della squadra di Schiller sono tra i migliori mix di competenza e passione del continente.

Quest’anno si sono sfiorati i Playoff con un record finale di 17/17: in casa si è chiuso 10/7. Lo scorso anno, se allo stop la classifica diceva 12 vinte e 16 perse, quando si è giocato sul proprio parquet sono arrivate ben 7 di quelle 12 vittorie, con solo 7 sconfitte. Se è vero che quest’anno si è andati meglio globalmente e sopra il 50% casalingo, lo è altrettanto che in alcune occasioni i verdi di Kaunas hanno potuto godere di una discreta e rumorosa presenza del proprio pubblico. Ovvio che con tutti i 17500 la storia sarebbe stata, e sarà, ulteriormente differente, soprattutto per gli avversari.

Resta poi ovvio che, pubblico parte, il valore dei roster sia la ragione principale delle differenze di rendimento.

Tutto cambia se andiamo ad analizzare altre arene non così note per il calore del pubblico presente. Ed i numeri lo confermano.

L’OLIMPIA MILANO ha chiuso la stagione regolare 2020/21 sul 21/13. In casa è stato 11/6, divenuto 14/6 dopo i tre successi nei Playoff con il Bayern.

Lo scorso anno il 12/16 allo stop per la pandemia si basava su un rendimento interno da 9/5. Percentuale di successi pressoché simile sul parquet di casa (Playoff esclusi per i quali non vi può essere confronto), pubblico o non pubblico, mentre la differenza è significativa nel rendimento esterno assai migliorato. E 3 delle W lontano dal Forum sono giunte proprio a Kaunas, Belgrado e Tel Aviv, con la sola caduta di Oaka riguardo alle 4 squadre sopra menzionate.

Differente ma in linea con lo scarso impatto del pubblico sul risultato il caso ibrido del CSKA, che gioca abitualmente alla Megasport di Mosca, contenitore da 14000 anime peraltro abbastanza lontane dal campo. Record 2020/21 da 24/10 che in casa ha detto 12/5.

Allo stop della stagione 2019/20 eravamo 19/9 con un 10/4 tra le mura amiche.

Per lunghi tratti della stagione i russi hanno potuto avere il pubblico, presente comunque in poche migliaia di unità, inizialmente sotto le tremila, salite poi verso 5 mila per attestarsi a quella quota anche durante le due gare di Playoff vinte contro il Fenerbahçe. In una delle ultime gare del 2019/20, quella contro il Barça, i presenti erano oltre 11 mila.

Anche in questo caso si può parlare di limitatissime differenze dovute alla presenza o meno del pubblico.

Visti i numeri ed assai noto il calore di certe tifoserie rispetto ad altre, crediamo che possa essere fondamentale, in ottica qualificazione Playoff, sia il rendimento interno delle quattro squadre menzionate, ovvero, Pana, Maccabi, Stella Rossa e Zalgiris, sia quanto saranno capici di fare (confermare) le avversarie, soprattutto quelle che sono passate su quei parquet e che saranno chiamate a farlo in condizioni ambientali ben differenti.

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alberto marzagalia

Due certezze nella vita. La pallacanestro e gli allenatori di pallacanestro. Quelli di Eurolega su tutti.
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