Euroleague story 2019/20: l’anno dal finale amaro

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La nostra Euroleague Story dedicata al 2019/20, tra la certezza dell’Efes ed i tanti dubbi che hanno portato ad una conclusione che conclusione non è stata.

Vitoria, 19 maggio 2019. Alla Fernando Buesa Arena il CSKA di Itoudis torna sul tetto d’Europa . Lo fa con la sua sinuosa e intelligentissima pallacanestro, che in un modo o nell’altro ha messo fuori causa prima il Real degli eterni campioni di Pablo Laso e successivamente quella magica creatura “anti-convenzionale” targata Anadolu Efes Istanbul. Siamo ufficialmente alle porte di una nuova ed esaltante stagione, la decima consecutiva che prende il nome di Turkish Airlines Euroleague e che continua sempre più ad innalzare il suo status a livello di struttura organizzativa e di spettacolo regalato in campo.

PRESEASON

Si parte con il botto già dall’estate, e tutto quel che accade riguarda piazze storiche del basket continentale e la squadra che fa più rumore è l’Olimpia Milano. Dopo il progetto tecnico targato Simone Pianigiani, inizia ufficialmente l’era Ettore Messina sulla panchina meneghina e con sé inizia un via-vai davvero suggestivo per tutto il panorama europeo. Il club meneghino infatti incassa il sì di Sergio Rodriguez, e per scelta del tecnico italiano fa fare il viaggio inverso a Mike James, trascinatore dell’ultima stagione biancorossa e vincitore dell’Alphonso Ford Trophy.

Mike James inizia la sua avventura in Russia. Contratto di tre anni dopo l’esperienza a Milano

E’ l’inizio del super progetto Barça, che dopo la sconfitta nei playoff contro l’Efes finalista della precedente edizione, chiama dai Milwaukee Bucks Nikola Mirotic, dai Thunder Alex Abrines, conferma Hanga, Kuric e prende prima un giocatore straordinario come Cory Higgins dal CSKA, completando poi l’opera con il centro Brandon Davies dallo spettacoloso Zalgiris di Jasikevicius. Il tutto diretto da Svetislav Pesic, in quella che sarà la stagione del tutto o niente in qualsiasi partita da disputare in ambito continentale e non solo.

Il ritorno in Europa di Nikola Mirotic: è il secondo acquisto più importante della stagione dopo Higgins che lo raggiungerà in Catalogna

Dopo i meneghini e i catalani, infatti, l’altra squadra che fa più rumore è il Maccabi Tel-Aviv pronto anch’esso a riscattare le brutte annate passate. Incassato il si di coach Sfai, l’arrivo di Wilbekin e di Dorsey completa uno dei back-court più esplosivi della competizione. In aggiunta arriva anche il si di Othello Hunter, che da campione uscente con il CSKA vuole fare la voce grossa sotto le plance del team gialloblu. In più tra le facce nuove approdano ben due nuovi team: c’è l’Asvel di patron Tony Parker e lo Zenit S. Pietroburgo di Joan Plaza pronti a competere contro le più grandi del palcoscenico continentale.

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