EUROLEAGUE STORY 2018/19: Dolce “Vitoria” per il CSKA Mosca

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LE FINAL 4

Fenerbahce, Anadolu Efes Pilsen, CSKA Mosca e Real Madrid le migliori quattro squadre invitate al ballo di Vitoria, alla Fernando Buesa Arena.

Nella prima semifinale tra le due compagini turche, non c’è partita. La “banda” di coach Ergin Ataman sfrutta al meglio l’occasione di trovare un Fenerbahce con numerose assenze e beffa la corazzata di Zelimir Obradovic. Il finale è 73-92 con 55 punti messi a referto dalla coppia formata da Larkin e Micic.

Fenerbahce – Efes

Nell’altra semifinale ad avere la meglio è il CSKA Mosca di coach Dimitris Itoudis. Infatti, i russi dopo una e propria battaglia 95-90 conquistano la finale. Dopo un primo tempo molto equilibrato, i Blancos nella terza frazione allungano sul + 8 (65-73), ma nell’ultima frazione il risultato cambia. I moscoviti, non si arrendono ed alla fine riescono a completare la rimonta. Tra le scene più emozionanti della gara c’è il recupero di Daniel Hackett e quell’urlo liberatorio di gioia che ti fa capire quanto Daniel ami la pallacanestro.

Daniel Hackett e Facundo Campazzo

In attesa della gran finale tra Anadolu Efes Pilsen e CSKA Mosca, la serata di sabato passa molto velocemente tra tapas, pronostici e soprattutto tanti sorrisi.

Il grande giorno finalmente arriva; da una parte Will Clyburn, dall’altra Shane Larkin. Poche ore prima della palla a due finale, il Real Madrid ha la meglio sul Fenerbahce con un Gustavo Ayon davvero in grande forma (23 punti) 11/11 dal campo con 36 di valutazione.

Ed ora torniamo a quella fantastica sera del 19 maggio quando a salire sul tetto d’Europa è ancora una volta il CSKA Mosca. Dopo un primo periodo chiuso in vantaggio di nove punti (20-29), i turchi dimostrano di non essere lì per caso e chiudono il primo tempo sotto solo di due lunghezze (42-44). Nel secondo tempo, l’Efes cerca in tutti i modi di rimanere in partita, ma il CSKA Mosca nei momenti chiavi non si fa trovare impreparato ahahah 83-91 il finale in favore dei moscoviti con 40 punti del duo Clyburn-Higgins ed i moscoviti che salgono sul tetto d’Europa.

A fine l’immagine più bella è quella di coach Dimitris Itoudis visibilmente commosso che si abbraccia con il presidente Vatutin. Passerà alla storia come la notte del celebre “YOU MAKE ME PROUD”: solo un anno prima le cose parevano ben differenti.

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