BOGDAN & ZELIJKO
Entrambi serbi, con la stessa cultura del lavoro e con la stessa cattiveria agonistica di vincere, i due hanno rappresentato perfettamente un amore paterno e un punto di riferimento (cestisticamente parlando). Zelijko ha voluto fortemente Bogdan e Bogdan si è affidato al migliore per crescere e per diventare un giocatore pronto per l’oltreoceano.
Obradovic ha sempre detto che Bogdanovic era il suo pupillo, ma non lo ha mai favorito a nessun altro, gli ha sempre fatto sudare i minuti sul campo e ogni singolo errore è pesato il doppio. Eppure Zele sapeva perfettamente che ogni suo pensiero sarebbe stato concretizzato da Bogdan sul campo e che, nessuno come lui (forse Pero Antic), era in grado di mettere quella cattiveria agonistica nei momenti in cui nessuno era in grado di farlo, nei momenti in cui le regole devono lasciare il posto all’istinto sanguinoso per la vittoria.
Dopo 3 anni stupendi insieme, Bogdan ringrazia il suo maestro per la chiamata in NBA e Zele ringrazia Bogdan per avergli regalato l’ennesimo trofeo in bacheca, questa volta condiviso con quello che possiamo definire suo figlio sportivo.