LA STAGIONE 2015/16
E’ la stagione della definitiva consacrazione per Nando De Colo che si issa sopra ogni altro sul tetto d’Europa conquistando sia il premio di MVP della regular season che delle Final Four di Eurolega e riportando anche l’ambito trofeo a Mosca. Tutti sono concordi nell’assegnare il premio a lui nonostante la grande stagione di altri giocatori deliziosi come Malcolm Delaney, Darius Adams, Iannis Bourousis, Milos Teodosic ed altri ancora. Ma la stagione del francese è talmente cristallina e sontuosa che univocamente l’anno 2015/16 è il suo!
I numeri al termine della stagione parlano chiaro: 19.4 punti di media a partita (massimo in carriera), 5 assist (anche in questo caso massimo in carriera) e 4 rimbalzi. Non c’è niente da fare: il CSKA di Itoudis è una macchina perfetta costruita attorno al suo talento ed a quello del mago Milos Teodosic. Entrambi due trattatori sopraffini di palla: De Colo più finalizzatore e scorer, Teodosic invece fantasista e creatore puro di gioco.
I due sul parquet sembrano completarsi alla meraviglia e la presenza del serbo permette a De Colo di giocare molto di più senza palla, di tagliare dietro le spalle dei difensori, di uscire dai blocchi per tirare ed, in generale, di avere meno responsabilità in cabina di regia e di essere quindi più concentrato in quello che sa fare meglio, ovvero fare canestro.
Proprio per queste motivazioni la sua leggiadria in campo è spaventosa: tiri in uscita dai blocchi, penetrazioni fulminee a canestro, step-back dalla linea dei tre punti, jumper dalla media, runner … tutte soluzioni che sa eseguire alla perfezione e che realizza con quell’eleganza immancabile che lo caratterizza nei suoi movimenti in campo.
Nella semifinale delle Final Four trascina i suoi alla vittoria netta contro il Lokomotiv Kuban con una prestazione sublimante da 30 punti in cui non sbaglia praticamente nulla. Nella finale contro il Fenerbahce soffre di più a causa della marcatura asfissiante che gli riserva Obradovic, ma nel supplementare, quando conta, si accende e si riprende in mano la squadra. La differenza la fa soprattutto grazie ai tanti liberi conquistati che però, senza tremare, realizza tutti con freddezza glaciale; il resto lo fa con i suoi attacchi brucianti dall’uno contro uno dove batte gli avversari stanchi e sulle gambe. Chiuderà la finalissima con 22 punti di cui una buona fetta proprio decisivi nel finale dalla lunetta.
E’ la cartolina perfetta della stagione 2015/16 di Eurolega e, non a caso, viene nominato a fine stagione All-Europe player of the Year da Eurobasket.com!
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