#4 VINCENT POIRIER (Real Madrid)
Non è una mossa estiva, ma la firma di Vincent Poirier con un bel triennale, arrivata in primavera, è stata colpo notevolissimo da parte della dirigenza “blanca”.
Forse qualcuno lo aveva dimenticato, forse lui stesso si era perso nella mancanza di impiego in NBA, ma qui si parla di tanta, tantissima roba. Il rendimento non perfetto nella breve parte di stagione 2021 in Liga è sicuramente dovuto a quella desuetudine al grosso impegno agonistico che la troppa panchina NBA ha causato. Serve solo un po’ di tempo e tutto tornerà come prima.
L’ultima sua esibizione europea, datata 2019, è corrisposta con una serie che Itoudis ci ha definito come di «una durezza clamorosa», tra Cska, appunto, ed il Baskonia in cui giocava il francese.
25’38” di utilizzo medio, 11,9 punti col 61,7% da due, il 73,1% su 93 viaggi in lunetta, 8,3 rimbalzi per un PIR di 17,7, il terzo della lega, superato solo da Mike James, Nikola Milutinov ed Arturas Gudaitis in quel 2019 che vide ai primi cinque posti della speciale graduatoria ben 4 centri, se è vero che quinto è stato Vesely a 17,6.
Rispetto al 2018 miglioramenti pazzeschi e proprio in quella prima stagione di Eurolega il giocatore non aveva minimamente sofferto l’aumento di livello della competizione, arrivando dal Paris Levallois.
28 anni da compiere sono ancora giovane età per un centro, la certezza, nel caso del francese, è che il meglio debba ancora venire. Il fatto che possa succedere in coppia con Tavares (a proposito, non mi stupirei di vedere qualche minuto significativo dei due insieme) fa venire i brividi a tutta Europa. Non passate da quelle parti…



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