#5 PIERRIA HENRY (Fenerbahçe)
Mamma mia! Ricordate per caso un concentrato di energia maggiore di quello che fornisce regolarmente il nativo di South Charleston, Virginia, naturalizzato senegalese? A memoria no, studiando a fondo nemmeno.
193 cm di atletismo e fisicità imposta a tutto ed a tutti, senza un solo momento di pausa.
Tutto ciò farebbe pensare ad un impatto di un certo tipo, se volgiamo tecnicamente limitato, ma qui ci vengono in soccorso le statistiche.
Due anni in Eurolega, 25 gare nel 19/20 sospeso, 34 nel 2020/21. Da 7,9 a 10,5 punti, dal 48,1% al 51% da due, dal 29,5% al 32,9% da tre, dal 72,9% all’81,4% ai liberi. Il tutto con un numero di conclusioni largamente superiore. Aggiungiamoci gli assist che sono passati da 3,4 a 7,3 per una valutazione che è salita da 10,4 a 16 ed ecco che il quadro è assai più chiaro e completo.
Difensore straordinario, è cresciuto esponenzialmente nella selezione delle scelte e nell’esecuzione delle stesse. Di certo c’è stato lo zampino di Dusko Ivanovic e del suo sistema ad alto ritmo che ha esaltato le caratteristiche del giocatore, soprattutto con compagni che hanno gradito quella struttura offensiva come Dragic e Polonara su tutti.
Pierria Henry affronta la grande sfida di giocare per dei trofei importanti, sebbene non vada dimenticata la Liga 2020, capolavoro “baskonista” che porta anche la sua firma pesante.
Se un dubbio vi può essere, riguarda la tendenza ad utilizzare molto il palleggio, che potrebbe essere un problema in una squadra in cui c’è De Colo, il quale ha già sofferto tale situazione in coppia con Sloukas. Toccherà a Sasha Djordjevic ed alla disponibilità dei due atleti evitare questa potenziale criticità.



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