Euroleague Coaches 2013/2014: Le due vite di David Blatt

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La carriera

Riprendiamo da dove avevamo lasciato. Siamo nel ā€™94. Dopo aver fatto da traghettatore la stagione precedente, Blatt torna al suo ruolo di assistente quando alla guida dellā€™Hapoel Galil Elyon arriva Pini Gershon, un uomo con cui ben presto inizierĆ  una stretta collaborazione che fiorirĆ  negli anni successivi.

Non ci impiegherĆ  poi molto perĆ² a riprendersi il ruolo di allenatore capo e guiderĆ  la squadra per un quadriennio, cosƬ otterrĆ  persino il premio di allenatore dellā€™anno della lega israeliana nel ā€™96. Eā€™ solo lā€™inizio.

Nel ā€™99 il suo destino si intreccia di nuovo con quello di Gershon, lo affianca infatti sulla panchina del blasonato Maccabi, per un inizio di una storia tra lui e la squadra gialloblĆ¹ che avrĆ  tantissimi capitoli. Dopo due anni da secondo e la vittoria dellā€™Eurolega 2000/01, viene considerato allā€™altezza del ruolo di head coach e dimostra subito le sue qualitĆ . SarĆ  coach dellā€™anno in Israele, vincerĆ  il titolo domestico e in Eurolega si fermerĆ  solo in semifinale.

Il Maccabi imbattile del 2004 lo vedrĆ  perĆ² di nuovo da assistente, dopo un ritorno in sella del coach del titolo del 2001. Blatt perĆ² sarĆ  architetto fondamentale di quella squadra, sia per il contributo in panchina, sia per il lavoro di recruiting che attuĆ², si dice, nel portare a Tel Aviv campioni come Anthony Parker e Sarunas Jasikevicius.

Il Maccabi mi stava dietro, parlavo al telefono con David Blatt, un eccellente reclutatore, un grande oratore che dice sempre la cosa giusta, quella che vuoi sentire per essere convinto. E mi convinse.

Sarunas Jasikevicius sulla sua firma al Maccabi

Prima del bis gialloblĆ¹ del 2005, per il coach del Massachusetts ĆØ perĆ² addio, tempo di nuove sfide e nuove esperienze. Si mette alla prova, prima in Russia, a San Pietroburgo, dove vince lā€™Eurochallenge ed ĆØ coach dellā€™anno della Russian Super League, poi in Serie A, alla Benetton Treviso.

Non manca di lasciare il segno anche in Italia. La sua Benetton, ai tempi di Bargnani, Nicholas e Siskauskas, abbatte 3-1 lā€™ultima Effe di Jasmin Repesa e si laurea campione dā€™Italia. Lā€™anno dopo farĆ  sua anche una Coppa Italia, stavolta contro la Virtus, con Spencer Nelson MVP.

Esperienze piĆ¹ anonime lo vedranno protagonista tanto allā€™Efes, quanto alla Dinamo Mosca, ma, nel frattempo, dal 2006, Blatt ĆØ divenuto ct della nazionale russa. Ne rimarrĆ  al timone per ben sei anni, e ne trarrĆ  la prima personale soddisfazione internazionale. La rappresentativa russa, guidata in campo da un fenomenale Kirilenko, da Khryapa e dal naturalizzato J.R. Holden stupisce il continente e riesce a portare a casa lā€™Europeo 2007. SarĆ  vittoria contro la Spagna in casa della Spagna, quella della generazione di talenti cosƬ meravigliosi di cui ora celebriamo cosƬ malinconicamente il de profundis.

Da ct conquisterƠ anche un bronzo a Eurobasket 2011 e ai Giochi Olimpici di Londra nel 2012, tanto che un paio di anni dopo verrƠ premiato con un riconoscimento speciale da parte della Federazione cestistica Russa, per cui cosƬ tanto aveva fatto.

David Blatt - Eurodevotion
David Blatt decorato con lā€™Ordine dellā€™amicizia russo

Un conto con il destino, perĆ², Blatt lo conservava. Nel 2010 la sua sarĆ  una seconda vita, piĆ¹ matura, al Maccabi, che lo riaccoglie come head coach con la volontĆ  di riportare alla gloria la powerhouse israeliana. Il primo anno conduce subito i gialloblĆ¹ al palcoscenico che conta di piĆ¹, le Final Four di Barcellona, ma di nuovo sono Obradovic e il Panarhinaikos a serrargli la strada e a spegnere i suoi sogni di trionfo.

Pazienza e perseveranza, lo sa bene il coach del Maccabi, cosƬ come lo sapeva il giovane studente di Princeton. Servono altre due stagioni e poiā€¦ Abbiamo giĆ  raccontato come coronerĆ  con la conquista dellā€™Eurolega la sua carriera e il suo ciclo al Maccabi.

Ancora dunque David Blatt vola alla ricerca di nuove avventure, salutando, stavolta senza piĆ¹ doversi guardare indietro, Tel Aviv. Eā€™ il momento di un ritorno alle origini, del viaggio al contrario. Eā€™ il momento di unā€™ennesima nuova vita, quando nellā€™estate del 2014 arriva la chiamata dellā€™NBA, nella veste dei Cleveland Cavaliers.

In fondo Blatt, statunitense di nascita, ha sempre desiderato tornare. Il basket lā€™ha imparato lƬ, in America. Il coach perĆ² lā€™ha imparato a fare qui, in Europa. In Eurolega in particolare. Non sarĆ  facile: il ruolo ha un peso e una considerazione differente al di lĆ  dellā€™oceano, in piĆ¹ cā€™ĆØ sempre un velo di malfidenza da parte del mondo NBA nei confronti degli europei.

Alla notizia del suo approdo nella lega, Pete Carril, suo ex coach a Princeton, commenta

Conosce il gioco. Sa come insegnarlo. Adesso speriamo che trovi il tipo di ragazzi che capiscano ā€œwhat heā€™s sellingā€

Non ci sarĆ  fotografia migliore della sua avventura negli States.

Prende in mano i Cavs del big three Irving-James-Love e subito, al primo anno, approda alle NBA Finals, le prime della feroce rivalitĆ  che scoppierĆ  con i Golden State Warriors. La squadra dellā€™Ohio esce sconfitta per 4-2, tuttavia sembra possibile giĆ  dallā€™anno successivo il riscatto, sulla carica e la spinta di una cittĆ  e sulle ali di un King James nel suo prime.

Lā€™inizio della stagione seguente perĆ² ĆØ contraddistinto da un ambiente non proprio idilliaco. Qualche sconfitta poco convincente e le voci dellā€™insoddisfazione di Lebron nei suoi confronti portano a un clamoroso esonero, infatti il 22 Gennaio 2016 viene rimpiazzato da Tyronn Lue, nonostante il primo posto ad Est con il record di 30-11. Come si concluderĆ  quella stagione per i Cavs, ĆØ storia.

Cavaliers, No. 1 in the East, Fire Coach David Blatt - The New York Times
David Blatt e Lebron James (da nytimes.com)

Il GM Griffin motiverĆ  con ā€œuna mancanza di fit con lo staff e con la vision della franchigiaā€œ, ma per noi, a mio parere, occorre tornare alla frase di Carril. Che conoscesse il gioco era indubbio, infatti i risultati sono lƬ da vedere, che avesse trovato i ragazzi che capivano ā€œcosa stesse vendendoā€ ĆØ probabilmente di differente valutazione, visto un Lebron non troppo ben disposto nei suoi confronti. Quellā€™atmosfera di spogliatoio che gli era riuscita cosƬ bene a Tel Aviv, gli era tremendamente mancata a Cleveland.

E allora subito pronta una nuova sfida, un ritorno in Europa che sarĆ  ancora una volta di successo.

Nella sua seconda vita europea ha allenato una serie di giocatori che oggi sono al centro del mondo Eurolega, e non ĆØ certo un caso. Al Darussafaka Wilbekin, Clyburn, Wanamaker, Anderson, Moerman e Žižić, allā€™Olympiacos LeDay, Milutinov, William-Goss e Vezenkov.

Con lā€™ambizioso team di Istanbul ĆØ infatti subito capace di produrre un interessante exploit: approda ai playoff e, nonostante lā€™uscita per 3-1, la squadra ben figura contro il Real Madrid, che tanto Blatt aveva giĆ  fatto penare nella sua precedente avventura in Eurolega. Eā€™ il Darussafaka di Clyburn e Wanamaker, che, valorizzati da questā€™annata, voleranno rispettivamente al Cska e al Fener lā€™anno dopo.

La stagione successiva i turchi scendono in Eurocup, e, per Blatt, ĆØ soltato unā€™occasione per togliersi lo sfizio di un altro trofeo, conquistato con un 2-0 nella finale contro il Lokomotiv Kuban. Scottie Wilbekin ĆØ MVP.

Il Darussafaka perĆ² decide di ridimensionare e Blatt ha fame di grande Eurolega, ĆØ fatta quindi per il suo passaggio allā€™Olympiacos, un binomio che non puĆ² che portare con sĆØ grandezza e aspettative di grandezza. Lā€™annata ĆØ perĆ² travagliata, poco brillante, il coach israeliano sembra non essere sĆØ stesso.

La spiegazione arriva in estate, con una lettera commovente, che sciocca il mondo della pallacanestro. Il condottiero di mille battaglie ĆØ trattenuto da una malattia che lo indebolisce e lo frena. LascerĆ  il Pireo, poi la panchina.

Un peccato mortale, una sofferenza enorme per qualsiasi appassionato del gioco. Ma Blatt, come il giovane David nellā€™81, sa bene che viviamo due vite, e non si ĆØ mai tirato indietro. Ancora una volta si ĆØ reinventato, per il basket. Ha fatto il consulente per i New York Knicks e ora ĆØ diventato co-proprietario della societĆ  ceca del BC Brno.

Insomma, per lā€™ennesima volta, buona seconda vita, coach Blatt!

(Photo credit: euroleague.net)

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