FINAL FOUR
L’O2 Arena di Londra, impianto protagonista pochi mesi prima delle Olimpiadi, ospita le ultime 4 partite del massimo campionato europeo riservato ai club.
Nella prima semifinale, l’Olympiacos lancia un messaggio chiarissimo: chi ha conquistato il titolo 12 mesi prima ha ancora tutte le carte in regola per difenderlo. La prova difensiva dei greci annienta l’attacco del CSKA Mosca, concedendogli appena 52 punti in 40 minuti. Le percentuali di realizzazione di Teodosic e compagni sono emblematiche (33% da 2 e 29% da 3) e nei quarti centrali il fondo della retina viene trovato con ancora più difficoltà (19 punti in 20 minuti). Mentre Spanoulis “si prepara” per la finale, Hines è il migliore, in doppia doppia (13+10) e con tanto lavoro che non emerge osservando il boxscore.
Il Clasico tra Barcellona e Real Madrid ha sempre grande fascino e quasi mai le aspettative vengono deluse. Il Real vince di misura nonostante una prestazione incredibile di Ante Tomic, 18 punti e 12 rimbalzi (3 offensivi), e ai 19 punti (top scorer) di Marcelinho Huertas. Nella sfida è decisivo il Chacho Rodriguez con 12 punti, ma soprattutto 9 assistenze.
La terza piazza del podio, nella partita storicamente meno seguita del weekend che chiude l’Euroleague, va al CSKA Mosca. I liberi di Jackson valgono il 3° posto ai russi.
La finale offre più di una faccia: comincia con il Real scatenato: 27-10 dopo il primo mini-intervallo. Successivamente l’Olympiacos ritorna prima sotto e poi va avanti. L’ultima frazione è una dichiarazione di potenza di Spanoulis e compagni: 39 punti realizzati nell’ultimo quarto della stagione europea e quota 100 raggiunta.
Abbiamo citato più volte Spanoulis perché è impossibile non farlo e anche in finale il suo tabellino dice 22 punti, ma ad essere di rara efficacia è tutto il collettivo di Bartzokas e a testimoniarlo ci sono 6 uomini in doppia cifra e un 66.7% da 2 al tiro.
Immagine in evidenza: sito ufficiale Euroleague