Euroleague Story 2009/10: l’Europa si tinge di blaugrana

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TOP 16

Le Top 16, nel formato 4 gironi da altrettante squadre, con le prime due ai Playoff, sono sempre state il momento in cui si cominciava a non fare prigionieri.

Il gruppo G, formato da Barcellona, Partizan, Pana e Maroussi ha mostrato un livello elevatissimo, tanto che due di quelle squadre si ritroveranno a Bercy a maggio.

Il fatto che una delle due eliminate sia il Pana campione l’anno precedente la dice lunga. Per Zele Obradovic peserà terribilmente la sconfitta col Maroussi nella seconda giornata, anche perchè lo scontro diretto con il Partizan sarà favorevole. Drew Nicholas perde il pallone decisivo, ma il Coach va oltre nel dopo partita.

«Abbiamo avuto 40 minuti per vincere, non posso accusare Nicholas per l’ultimo tiro. Siamo stati avanti di 10, potevamo chiuderla ma non ne siamo stati capaci. I risultati sono negativi sinora, mi sento responsabile, ma abbiamo dimostrato di saper trovare le soluzioni»

(Zeljko Obradovic)

Dopo 5 titoli, stavolta non sarà così.

Nel gruppo F si sono sfidate Maccabi, Real, Siena ed Efes. I campioni 2021 erano anche allora allenati da Ergin Ataman e schieravano calibri come Rakocevic, Kasun, Thornton e Nachbar. Tutto ciò non bastò per evitare l’ultimo posto con 2 sole W.

Ai Playoff si qualificarono Maccabi e Real, rispettivamente a 4/2 e 3/3. I “blancos” misero dietro Siena, che terminò con lo stesso record, grazie ad un +8 casalingo che tenne a bada il -7 subìto nella città del Palio. E chi poteva aver messo la tripla decisiva se non Sergio Llull? Quel difettino di segnare i tiri decisivi deve averlo avuto già all’asilo, ma quella sera fu il protagonista dell’incredibile rimonta dal -9 del terzo quarto, segnando tutti i suoi 17 negli ultimi 11 minuti. E la sorte volle che in quel Real giocasse uno che poi qualcosa con Siena ha avuto a che fare: all’anagrafe Rimantas Kaukenas.

CSKA ancora dominate anche nella seconda fase. Il gruppo G si chiuderà coi russi a 5/1 ed un sorprendente Prokom (3/3) che sta davanti a Malaga e Zalgiris (2/4). Era la squadra di David Logan, che chiuse le due campagne europee in maglia polacca rispettivamente a 16,9 e 15,3 di media.

Stesso record del Cska, sia in Top 16 che in RS per l’Oly, che stravince il gruppo H (5/1) mettendosi alle spalle il Caja Laboral, che con 3W e 3L supera un Khimki pari in classifica, negli scontri diretti e nella differenza canestri di quelle due gare ma eliminato per il -6 globale contro il -11 russo.

Dopo una Top 16 elettrizzante è tempo di Playoff, dove la temperatura ebbe modo di salire ulteriormente e fisiologicamente.

Theo Papaloukas, leader dell’Oly

(2/4, scorri in fondo per cambiare pagina e continuare la lettura)

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alberto marzagalia

Due certezze nella vita. La pallacanestro e gli allenatori di pallacanestro. Quelli di Eurolega su tutti.
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