Euroleague Story 2008-09: il quinto titolo del Pana di Obradovic

Ciro Abete 1
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Final Four

Ed eccoci alla fine del nostro viaggio, il punto di arrivo di un’intera stagione dove sogni e incubi prendono forma e diventano realtà. Il teatro di tutto ciò è la O2 Arena di Berlino, i meravigliosi interpreti sono Olympiakos, Panathinaikos, Barcellona con l’MVP della stagione Navarro e il CSKA.

La prima semifinale è un meraviglioso derby greco: una sfida all’ultimo sangue, i cui guerrieri non lesinano colpi sopra la media. L’equilibrio regna sovrano dopo un inizio di marca verde e si arriva a 1’12 dalla fine con Bouroussis che impatta sull’82-82. Ma è Pekovic a segnare il canestro decisivo dell’84-82, dopo una partita in cui domina in lungo e in largo (20 punti) insieme all’altro lungo Batiste (19). AI Reds di Giannakis, che sbagliano con Bouroussis e Childress il tiro dell’Overtime, non bastano i 18 punti dell’ex Napoli Lynn Greer.

Anche l’altro incontro si decide sul filo di lana, quando l’Armata rossa guidata da un Siskauskas (29, 8/14 dal campo e 9/10 ai liberi) piazza un break di 11-0 che ribalta la partita nel quarto quarto e consentendo ai Russi di accedere alla Finale di domenica 3 maggio. Nulla da fare per il Barcellona, nonostante i 24 di David Andersen.

Ed eccoci giunti all’atto finale: la finalina per il 3o posto è una pura formalità per il Barcellona che distrugge un’Oly, ancora troppo scosso per il derby perso.

Mentre la finale è quanto di più drammatico possa offrire la Pallacanestro: il Pana parte fortissimo e mette a segno un tramortente primo tempo, le bombe di Jasikevicius e Nicholas sono dei fendenti dritti al cuore dei Russi e il parziale dei primi due quarti recita 48-28.

Finita? Nemmeno per sogno, la squadra di Messina stringe le maglie in difesa e realizza un parziale di 0-17 che riaccende la partita, e la tripla di Siskauskas del -1 (70-69) riapre definitivamente i giochi e getta ad un passo dal baratro i Greci. Nella rumba dei falli sistematici, Diamantidis ed il Lituano dei Russi sono glaciali, ma non Jasikevicius che fa 1/2 e fissa il punteggio sul 73-71 a soli 8.5″ dalla fine.

E’ timeout per Messina, che disegna la rimessa dalla tre quarti campo: la palla arriva a Siskauskas che si trova ad attaccare Drew Nicholas dopo un cambio, ma la difesa dell’americano è perfetto. Il lituano prova un miracolo che balla sull’anello… ma il ferro lo sputa fuori.

E’ estasi per Obradovic e i suoi ragazzi, il CSKA di Messina esce sconfitto, dopo una straordinaria prova di carattere.

Vassilis Spanoulis viene eletto miglior giocatori delle finali.

E’ la sublimazione della pallacanestro: una serie folle di emozioni fortissime date da giocatori di straordinarie qualità tecniche e umane, da allenatori che sono dei veri fenomeni della panchina.

Le parole di Obradovic durante una nostra intervista riassumono perfettamente cosa sia stata quella finale:

Di certo quella Final 4 è stata la più grande di sempre, con Olympiacos, Barcellona e Cska. Squadre di livello tecnico e di talento altissimo. E ti garantisco che allenare così tanto talento non è semplice, perché i grandi vogliono responsabilità proprio perché sono grandi.

Il Pana del 2008-09 è sicuramente una delle squadre europee più forti e talentuose di tutti i tempi: un reparto guardie di abbacinante qualità, con Diamantidis, Spanoulis e Jasikevicius, un due lunghi come Batiste e Pekovic di grande livello, Fotsis e Perperoglu a fare da collanti tra i due reparti e Nicholas pronto a punire sugli scarichi.

Il tutto orchestrato da un grande direttore d’orchestra come Obradovic, che mette giù un sistema offensivo basato sul PnR, perfetto per esaltare le caratteristiche dei piccoli del Pana.

Se poi mettiamo che gli avversari sono squadre con giocatori come Smodis, JR Holden, Langdon, Khryapa, Planinic, Lorbek, Siskauskas, Vujcic, Bourousis, Printezis, Teodosic, Schortsanidis, Greer, Papaloukas, Basile, Lakovic, Navarro, Andersen, Ilyasova, possiamo tranquillamente dire che la Final Four dell 2009 è il più grande evento della storia recente di Euroleague

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