La carriera
Nel corso della sua carriera, Diamantidis ha mostrato con estrema naturalezza una capacità difficile da notare e risaltare, ovvero “switchare” tra i momenti di assolo offensivo individuale e quelli in cui riesce a mettere in condizione i compagni senza snaturarsi minimamente.
Un suo grande amico che ha giovato molto delle sue mani è stato senza dubbio Mike Batiste.
Il lungo, visto in Italia a Biella, non è mai stato un realizzatore puro, ma con Diamantidis tutto è cambiato.
Con l’aiuto della statistica infatti, possiamo notare come col play greco Batiste non sia mai sceso sotto il 58% da 2, contrariamente al 47% senza Dimi.
Con i punti abbiamo sempre un incremento costante, soprattutto nel periodo prime di Diamantidis, quello compreso tra 2009 e 2011.
In questo arco arriveranno altre 2 Euroleghe di cui una da MVP.
L’intelaiatura dei roster è sempre quella all’incirca, ma il Diamante migliora le sue performance offensive e Batiste altrettanto.
E’ vero, la partenza di Spanoulis ha aiutato sicuramente Diamantidis, ma c’è da dire che gran parte dei meriti son del giocatore.
Questo breve periodo rappresenterà però il turning point verso la discesa del play greco.
Diamantidis lascerà la pallacanestro nel 2016, dopo 286 partite con la maglia del Panathinaikos ed un palmarès infinito.
9 campionato greci, 10 coppe greche e 3 Euroleghe, mentre a livello individuale 1 MVP di Eurolega, 2 MVP delle F4 di Eurolega, 3 MVP della lega greca, un argento al Mondiale e un oro all’Europeo del 2005.
Una sola parola, grazie.