La stagione 2006/2007
Dopo tanti double, e dopo tanti successi sfumati in ambito europeo, è arrivato però il momento di conquistare la vetta più alta del continente.
Lo step forse più difficile da compiere per un giocatore nell’arco della sua carriera, quel gradino che separa il mondo degli ottimi giocatori da quello dei campioni vincenti.
Dimitris però la stoffa sembra avercela, eccome se ce l’ha.
Ed il destino gli riserva un palcoscenico d’èlite come prova finale.
Ci troviamo nella stagione 2006/2007, un’annata che ha come unico simbolo il dominio del trifoglio e che trova la sua miglior celebrazione nel termine “assolutismo cestistico“.
Ed allora, quale miglior sfida finale se non quella contro i migliori?
A casa sua, OAKA, e di fronte al CSKA di un certo Theo Papaloukas, che in Grecia dovrebbero aver conosciuto.
I presupposti per entrare nell’album della storia ci sono tutti.
Diamantidis giocherà una finale eccezionale, non sbagliando nessun tiro dal campo all’interno dei suoi 15 punti (di cui 2 bombe pesantissime) , 3 rimbalzi, 3 assist e 2 recuperi in 28 minuti di gioco.
Con questa stat-line, con la sua ermetica difesa e con la sua leadership trascina nella bolgia di OAKA il Panathinaikos al successo al termine di 40 minuti infuocati.
Weekend da favola che si chiude anche con la nomina di MVP delle Final Four.
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