Euroleague Players 2005/2006: Trajan Langdon, il killer venuto dal freddo

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LA STAGIONE 2005/2006

L’estate del 2005 è quella della grande rivoluzione in casa CSKA, che mette sotto contratto il coach del Grande Slam, deciso a conquistare quella tanto agognata coppa che manca dal 1971. Ci sono giocatori del calibro di Holden, Vanterpool, Smodis e Papaloukas, oltre ovviamente all’alaskano. Nelle prima partite di regular season Langdon parte in sordina, resta guardingo, e si rivela un collante straordinario in entrambe le metà campo. Contestualmente al passare dei mesi e delle partite però prende in mano l’attacco dei russi: il primo acuto lo piazza nella prima di ritorno contro Siena, mettendo a referto 20 punti e di lì in poi va 5 volte in doppia cifra nelle restanti 5 gare: se fino a quel momento in Europa, con l’eccezione ovvia di Gianluca Basile, avevamo ammirato tiratori quasi prettamente da spot up, con Langdon assistiamo all’evoluzione del tiratore, quello in grado di crearsi un tiro dal palleggio o attaccare il ferro senza aspettare che il pallone gli arrivi fra le mani. Le top 16 non fanno altro che confermare il livello delle sue prestazioni e del suo essere letale quando i suoi compagni sono in difficoltà: l’esempio più eclatante arriva in gara 1 dei Playoff contro l’Efes, in cui passa alla modalità “scorer puro” segnando 24 punti con clamoroso 5/7 da tre punti. Una prestazione da annali, che consente al CSKA di portarsi sull’1-0 e di chiudere poi la serie ad Istanbul, grazie ad un’altra solida prestazione dell’americano. Arrivano le Final 4, le seconde della sua carriera, ed ironia del destino vuole che l’avvesaria in semifinale sia proprio quel Barcellona che gli alzò in faccia il trofeo più ambito solo 3 anni prima: Trajan per la prima volta sembra accusare la tensione, tira male, ma la sua glacialità torna impenetrabile dalla lunetta: il suo 8/8 ai liberi si rivela decisivo per battere i blaugrana ed accedere alla finale. L’atto conclusivo mette i moscoviti di fronte al Maccabi, i dominatori totali delle ultime due stagioni: la partita è prevedibilmente a basso punteggio, ma Langdon è ancora una volta intelligente a non strafare, intuendo che quella fosse la partita di Vanterpool e Papaloukas. I suoi 11 punti con tre bombe saranno in ogni caso fondamentali per permettere a Messina di riportare la coppa a Mosca dopo 35 anni. Le soddisfazioni per il “killer” però non sono finite qui…

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