Euroleague story 2004/05: di un’Europa che si (ri)tinse di giallo

Andrea Ranieri
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I PLAYOFF

I quarti di finale, che eleggeranno le quattro partecipanti alle Final Four, si giocano al meglio delle tre partite. La prima serie vede il Maccabi, campione uscente, affrontare Pesaro, una delle due compagini italiane rimaste in gioco. In gara uno non c’è storia. Gli israeliani, guidati da un Jasikevicius autore di 18 punti con 4 assist, trionfano 88-60, mentre Charles Smith si schianta contro la difesa locale e sparacchia con 4/10 dal campo.

Ha un andamento decisamente diverso il secondo atto, in cui la Scavolini lotta fino all’ultimo possesso. Smith scrive 32, mentre il finlandese Hanno Mottola ne mette 20 per sostenere la causa. Dall’altra parte stavolta salgono in cattedra Parker (20 punti) e, soprattutto, Vujcic, che mette in mostra tutto il proprio talento, chiudendo a quota 26 (7/10 da due e 2/2 da tre punti). I tentativi di rimonta pesarese nell’ultimo periodo vanno a vuoto. Il Maccabi vince 100-103 e vola a Mosca, dove si disputerà l’atto finale.

Euroleague story 2004/05
Euroleague story 2004/05: Charles Smith non basta, Pesaro si arrende al Maccabi

Ha poca storia il quarto di finale tra il sorprendente Fenerbahce Ulker e il CSKA Mosca. I russi vincono comodamente sia gara uno (88-74) sia gara due (64-82), mandando ogni volta quattro giocatori in doppia cifra, a testimonianza di un roster estremamente attrezzato per il massimo livello. Dall’altra parte non sono sufficienti i tentativi di Saulius Stombergas. Il fuoriclasse lituano segna 27 punti in due partite e quella di gara due sarà anche la sua ultima apparizione in carriera su un campo di Eurolega.

La seconda squadra italiana rimasta, la Benetton Treviso, ha il vantaggio del fattore campo contro un Tau Vitoria piuttosto altalenante, soprattutto durante la prima fase. Eppure qualcosa sembra cambiato per i Baschi. Gara uno al Palaverde si risolve infatti in un massacro subito dagli uomini di Messina (59-98), impotenti di fronte al clinic di post basso messo in piedi da Luis Scola, firmatario di una prova da 34 punti con 15/16 dal campo e 43 di valutazione.

Una difesa molto meglio registrata e l’orgoglio di Ramunas Siskauskas rendono il secondo scontro decisamente più equilibrato. Luis Scola viene limitato a “soli” 12 punti segnati, ma interviene l’ennesimo fuoriclasse lituano di inizio millennio a risolvere ogni problema. Arvydas Macijauskas piazza 20 punti con quattro triple e permette la vittoria di misura del Tau (66-64), che approda inaspettatamente alla fase decisiva della competizione. Dusko Ivanovic si prende la rivincita su Ettore Messina, che lo aveva battuto nella finalissima del 2001, quando a trionfare fu la Virtus Bologna.

Solo un quarto di finale arriva fino alla decisiva gara tre. E’ quello fra il Panathinikos di Zelimir Obradovic e l’Efes Pilsen di Oktay Mahmuti. Il primo atto della serie è stupendo. Dopo l’88-88 dei regolamentari, si decide tutto all’overtime. Di fronte a una prova incolore di Diamantidis, i Greens sono guidati al successo finale (102-96) dai 26 punti di Jaka Lakovic (11/17 ai tiri liberi), prontamente assistito da Vlado Stapanovic (19) e Mike Batiste (17). Ai turchi non basta la prova da 29 punti di Henry Domercant (11/12 dalla lunetta).

Trascinato stavolta dai 24 punti di Solomon Willie, l’Efes piazza l’allungo decisivo nel secondo tempo di una gara due giocata a punteggio molto più basso (75-63), anche a causa di un Pana in cui si salva il solo Lakovic, a referto con un altro ventello.

Lo sloveno è ancora il miglior realizzatore dei suoi (22) nella decisiva gara tre, in cui l’Efes viene travolto nei primi trenta minuti (72-52). Saranno infatti vani i tentativi di rimonta dell’ultima frazione. La squadra Mahmuti si avvicina nel punteggio (84-76), ma non riesce a completare un’impresa dai connotati disumani. Tanto per cambiare, l’ultimo invitato al ballo di fine anno si chiama Zeljko Obradovic.

Euroleague story 2004/05
Euroleague story 2004/05: Jaka Lakovic grande protagonista per il Pana

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