Euroleague Power Ranking, una prima idea sulla stagione 2021/22

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POSIZIONI 7-1: ELITE EUROPEA

7 – OLIMPIA MILANO

La grande domanda della stagione europea: valgono di più le importanti aggiunte, a partire da Nik Melli, o le partenze eccellenti come Punter e LeDay?

Serve realismo, partendo dal presupposto che la stagione è stata eccezionale fino all’incomprensibile crollo in Italia e che i valori ci sono. Come ogni squadra, poi, era assolutamente migliorabile.

Realtà, quindi. Rodriguez, Hines e Datome hanno un anno in più e non sono passati da 26 a 27 primavere… Gestione dello sforzo è la parola chiave per questi campioni.

Melli è un giocatore che ha già dimostrato di essere dominante in Eurolega: dopo un breve periodo di adattamento a seguito “dell’inattività agonistica in NBA”, tornerà il Nik che abbiamo ammirato a Bamberg ed ancor più ad Istanbul.

Il Punto di Toni Cappellari
Nik Melli, uno dei più grandi colpi dell’estate europea

Kostas Mitoglou è una certezza: sa giocare a pallacanestro, non serve aggiungere altro. E può dare cose importanti dove Milano soffriva.

Hall va isto in questo contesto di alto livello, Grant pare esser un pelino più avanti e Daniels ha tutto per essere assai efficace: tra adattamento all’Eurolega ed al basket europeo, è legittimo attendersi tanto quanto lo è dare il tempo che servirà perchè ciò avvenga.

Pippo Ricci potrà dare qualcosa in ottica europea? E’ un’altra cosa che scopriremo per chi non ha mai affrontato queste gare.

Kaleb Tarczewski è stato confermato solo perchè non si è trovata soluzione per un’uscita che sarebbe costata troppo se unilateralmente decisa. Potrà rientrare nel progetto tecnico di Messina, dopo esserne stato effettivamente allontanato nella seconda parte di stagione? Qui abbiamo qualche dubbio in più.

E proprio dal polacco passa uno dei problemi milanesi, ovvero quello dell’avere un centro da opporre a pari ruolo eccellenti come i vari Tavares, Poirier, Milutinov, Fall ed altri. Hines non può reggere da solo e la coppia Melli-Mitoglou può essere efficace da 5 ma solo saltuariamente, anche perchè se ne perderebbero le grandi caratteristiche nel vero ruolo di 4 che appartiene ad entrambi.

Sono tante le domande che accompagno l’Olimpia, ma sono domande, non necessariamente dubbi. Il compito delle risposte ad Ettore Messina: ecco, difficile essere messi meglio in panchina.

Ettore Messina
Ettore Messina

6 – ZENIT

Squadrone? Sì.

Anche senza Pangos? Sì.

Jordan Loyd, Shabazz Napier e la possibile sopresa Conner Frankamp, con l’esperienza di Dmitry Kulagin in un “backcourt” ottimo, al quale si aggiunge il rinnovo fondamentale di Billy Baron.

L’estensione al 2024 di Ponitka, che farà reparto con i neo arrivati Kuzminskas e Karasev, è garanzia di rendimento ed esperienza nel settore ali.

Andando verso il ferro aver confermato Poythress è un vero colpaccio, quasi quanto l’arrivo di Jordan Mickey, strappato alla feroce concorrenza di mezza Europa, Olimpia compresa. Zubkov è una certezza.

Anche Gudaitis ha rinnovato e fa reparto con Pushkov: se dovessimo scommettere su un eventuale aggiunta potrebbe arrivare proprio nel ruolo di centro, ma la poliedricità di Mickey e Poythress può tranquillamente permettere di farne a meno.

Atletismo, fisicità e doppia dimensione dentro/fuori: sotto la guida di Xavi Pascual questo Zenit fa paura ad altissimo livello.

Shabazz Napier, attesissimo al debutto in Eurolega

5 – FENERBAHCE

Tanta, tantissima roba!

Mercato eccellente sulla base di ogni richiesta fatta da Coach Kokoskov. Polonara ed Henry, tra i migliori della scorsa stagione, poi un Booker chiamato all’esplosione al livello più alto ed un Marial Shayok che rappresenta un profilo intrigantissimo.

Baskonia
Achille Polonara, volerà anche sul Bosforo?

La conferma dei “big three” De Colo, Guduric, Vesely è una grandissima mossa coi tempi che corrono.

Il Fener di Kokoskov giocava il miglior basket d’Eurolega, coi concittadini dell’Efes, prima che la caviglia di Vesely ed il Covid decidessero che ra finito tutto.

Quindi tutto ben, tutto liscio e si torna a dominare? Non proprio, ecco le bizze di Kokoskov, che dopo mesi di polemiche ed incomprensioni se ne va, per fare l’assistente a Doncic ai Mavs.

Perchè a 50 anni la scelta di tornare “vice”, sebbene in NBA e col più grande talento del basket mondiale? Incomprensibile, ma un giorno lo sapremo…

Ecco allora Sasha Djordjevic, fresco campione d’Italia dove ha dominato la più forte Olimpia grazie anche ad alcune sue mosse tecniche di altissimo profilo. L’Eurolega è stata poco sinora per il serbo: 30 gare con 17 W e 13 L, nulla di che. Questo è il momento, questa è l’avventura, perchè dalle parti della Ulker Arena sono convinti, assai giustamente, di avere potenziale per arrivare in fondo. Il triennale vuol dire fiducia. Ora serve solo… vincere.

Pierria Henry, colpo del Fenrebahçe

4 – REAL MADRID

Dopo aver magistralmente gestito una stagione che è stata battezzata da subito come di transizione, il Real ha lavorato a fondo su un roster che necessitava di addizioni importanti.

La clamorosa cifra incassata per le varie uscite verso la NBA di Campazzo e Deck prima, di Garuba oggi, permette di poter lavorare al meglio e dimostra una volta di più come si stia parlando di un club unico.

Heurtel e Williams-Goss tra le guardie, Hanga come jolly che può servire da 2 e da 3, Yabusele nel ruolo di 4 ed un Poirier finalmente disponibile in Eurolega sono mosse di altissimo profilo che completano ogni reparto. Ed allora anche l’addio a Garuba può essere metabolizzato.

Il ritorno di Randolph dopo il grave infortunio di dicembre al Pireo potrebbe essere una sorta di colpo aggiunto.

Di certo si parte dalla coppia Tavares-Poirier, ovvero qualcosa che le altre nemmeno si sognano nel ruolo di centro.

La guida di Laso farà il resto, al solito in maniera unica.

Real Madrid
Pablo Laso, l’uomo in più del Real da 10 anni

3 – BARCELLONA

Tante certezze, qualche dubbio ed alcune rinunce incomprensibili.

Jasi è la garanzia, così come lo sono i tantissimi campioni confermati, questo è certo, tuttavia è chiaro che il Barça non abbia portato a termine le operazioni che lo staff auspicava.

Lo stesso Coach in una recente intervista con “Mundo” ha chiaramente detto che bisogna fare i conti con le casse sociali soffrenti e che le rinunce ad Hanga e Claver sono avvenute solo per questa ragione.

Le parole dei Coach
Sarunas Jasikevicius, l’Eurolega è l’obiettivo numero uno

Jokubaitis e Sanli, anche più di Laprovittola, portano talento, profondità ed alternative importanti in ruoli chiave come il play ed il centro.

Sarà necessaria, più di ogni altra cosa, una crescita effettiva nella parte offensiva del campo, dove troppo spesso la squadra si è incartata come se il risultato fosse qualcosa che potesse arrivare in ogni caso. Questo ha causato momenti negativi che sono costati alcune gare, mentre altre volte l’esubero di talento è stato sufficiente ad intercettare questa negatività.

I blaugrana restano uno squadrone allenato divinamente col quale bisognerà fare i conti se si vuole arrivare in fondo.

Se dovessimo buttare lì un nome oggi per una stagione da MVP quello di Mirotic è il primo che faremmo. Coi problemi della scorsa stagione alle spalle, pochi, forse nessuno, valgono il montenegrino.

Sertac Sanli, prima avventura fuori dalla Turchia

2 – EFES

Chi vince resta comunque favorito, a meno di cambiamenti clamorosi che all’Efes non sono avvenuti.

Il colpaccio è la conferma di Micic, che tutti davano per perso, insieme a quella, probabilissima, di Larkin, le cui voci sulla NBA si sono notevolmente affievolite e verranno comunque chiarite nei prossimi giorni.

Efes
Micic è rimasto per vincere

Ad oggi ci sono 11 giocatori a contratto, dopo i rinnovi pesanti di Moerman, Beaubois ed Anderson, oltre al suddetto Micic.

Con Sanli al Barça, l’unica esigenza è quella di avere un altro centro da affiancare a Dunston e Pleiss. L’obiettivo Landale è sfumato nella notte, dopo la firma dell’australiano con gli Spurs, quindi serve virare altrove. Non stupirebbe che si pensasse ad un 4/5 con bidimensionalità arco/ferro, anche perchè va ricordato che tra i desideri di Ataman c’era un profilo alla Papapetrou, quindi comunque un ala.

Possibile anche che arrivi qualcosa a livello di giocatori turchi per allungare le rotazioni in ottica lega nazionale.

Ataman per il “back-to-back”

1 – CSKA

Mercato intelligentissimo ed assai efficace, con l’arrivo di un profilo di alto livello come Grigonis ed una serie di rinnovi fondamentale come Voigtmann, Lundberg, Kurbanov ed Ukhov, molto cresciuto nei Playoff di VTB.

Si attende la decisione sulla “pointguard”, con la possibilità Pangos apertissima ed uno Shved che potrebbe arrivare indipendentemente dal canadese-sloveno

Il migliore acquisto, tuttavia, sarà Nikola Milutinov: finché c’è stato lui sano, i moscoviti dominavano. Ed a proposito di stare sani, se i vari Shengelia, Hackett e Clyburn non avranno i grandissimi problemi che hanno dovuto affrontare in stagione, il limite dell’Armata non si conoscerà.

Euroleague Power Ranking: Cska in volo, conferme Bayern, Zenit e Zalgiris, resa Khimki | Eurodevotion
Nikola Milutinov, stare bene per continuare a dominare

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alberto marzagalia

Due certezze nella vita. La pallacanestro e gli allenatori di pallacanestro. Quelli di Eurolega su tutti.
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