POSIZIONI 13-8: LA SFIDA PLAYOFF
13 – ZALGIRIS
Un occhio al bilancio ed uno, sempre attentissimo e competente, al parquet.
Coach Schiller, rivelazione assoluta del torneo passato, ha perso Grigonis, Jokubaitis, Rubit e Nigel Hayes, mica poco, ma il club gli ha portato in dote giocatori perfettamente in grado di coprire le uscite.
La grande esperienza di Kalnietis e Strelnieks tra le guardie, Giffey ed il cavallo di ritorno Ulanovas tra le ali, Tyler Cavanaugh in grado di coprire più spot e la grande attrazione Josh Nebo, uno che tanti danno già sul taccuino delle big per la prossima stagione.
Lekavicius, Milaknis e Lauvergne sono le garanzie per una squadra che beneficerà moltissimo del ritorno della gente lituana alla Zalgirio Arena, il miglior posto di basket in tutta Europa insieme a Tel Aviv.
12 – UNICS
8 giocatori nuovi più Coach Perasovic, solo 4 rinnovi tra i quali importanti sono quelli di Canaan e J.Brown, tuttavia da verificare al piano di sopra dopo un’ottima Eurocup.
Un tale rivoluzione merita tanta attenzione quanto una notevole necessità di verifica.
Lorenzo Brown, Vorontsevich e Tonye Jekiri portano rendimento ed esperienza in questa lega, Mario Hezonja assume un ruolo di leadership tecnica fondamentale, Will Thomas resta uno dei grandi giocatori più sottovalutati in Eurolega.
Può essere tanto e poco, dipenderà dalla rapidità con cui Velimir Perasovic metterà insieme i pezzi di un puzzle che dovrà sfruttare il vantaggio delle gare casalinghe, visto il viaggio pesantissimo che toccherà a quasi tutte le avversarie per raggiungere Kazan. Ma ovviamente tutto ciò si tramuterà in un disagio nelle trasferte.
11 – OLYMPIACOS
Un mercato molto mirato, per acquisire quelle certezze che sono mancate.
Due nomi soltanto, ovvero Thomas Walkup per dare intensità al “backcourt” e Moustapha Fall, per portare centimetri e peso in prossimità del ferro.
I compagni di reparto Sloukas e Martin saranno quelli che beneficeranno di più da i due arrivi. E proprio il play greco è il più atteso, dopo una stagione con più ombre che luci, senza farsi ingannare dai numeri sempre ottimi. La sua leadership è imprescindibile se si vuole guardare alla postseason.
Servirà una crescita generale su entrambi i lati del campo, poche volte efficaci contemporaneamente.
Si è ritirato Spanoulis, vedere l’Oly senza uno degli dèi non sarà mai più lo stesso. Meno male che Printezis ha scelto di restare ancora un anno: perderli tutti in una volta non avremmo saputo affrontarlo.
Il nome di Larentsakis è uno di quelli su cui siamo più curiosi per la stagione.
La ritrovata tranquillità societaria può essere un fattore importante, la forza del sistema Bartzokas deve emergere. Ora.
10 – BASKONIA
Altra stagione, altri dubbi sul Baskonia che molto probabilmente verranno dissipati dai “soliti” baschi.
La conferma di Ivanovic è punto di partenza e di forza.
Far fronte alle partenze di Henry e Polonara non è facile, ma a Vitoria ci si è mossi sinora molto bene. E’ terminata anche l’avventura basca di Ilimane Diop dopo più di 10 anni. Restano dubbi su Zoran Dragic: scaduto il contratto non si parla di rinnovo sino ad oggi. Perchè, viste le caratteristiche del giocatore, perfetto per il ritmo offensivo di Coach Dusko? A sopresa è andato via anche Jekiri, il che vuol dire essere sul mercato per un centro. Senza dimenticare che Luca Vildoza aveva già lasciato il Baskonia nella seconda parte della stagione.
Fontecchio è una grandissima addizione, per nulla considerabile un “downgrade” rispetto ai chi lo ha preceduto. Matt Costello sa giocare e può fare bene. Wade Baldwin potrebbe essere “fit” perfetto con questo allenatore, mentre Jayson Granger è ritorno di rendimento ed esperienza. Vanja Marinkovic deve riprendere il percorso interrotto l’ultima stagione a Valencia.
Tadas Sedekerskis rinnovato sino al 2024: sulla sua possibile esplosione ci scommetteremmo ad occhi chiusi.
Ritmo offensivo che deriva dall’intensità difensiva per restare in alto, sempre competitivi, come nella tradizione di un club che sa rinnovato ogni anno. Le eventuali addizioni dei prossimi giorni possono spingere il Baskonia anche più in alto.
9 – MACCABI
Senza alcun dubbio una delle squadre che pone più interrogativi per la nuova stagione. Vedremo la splendida versione 19/20 oppure la sbiadita compagine del 20/21?
Se non è stata rivoluzione, ci siamo andati molto vicini. Lo dicono 8 nuovi giocatori, 5 americani e tre atleti israeliani.
Via C.Jones, O.Hunter, E.Alber ed il ritirato Omri Casspi. Tyler Dorsey è più no che sì, così come non vi sono certezze sull’eventuale ritorno di Dragan Bender. Elijah Bryant aveva lasciato già in direzione Bucks prima della fine della stagione.
Serviva dare una sistemata ad un “backcourt” che ha sofferto troppo, col peggior Wilbekin di sempre. E’ arrivato Keenan Evans, uno che potrebbe far parlare di sé, mentre c’è qualche dubbio in più su Kameron Taylor.
James Nunnally sarà il nuovo Dorsey, mentre Jalen Reynolds rinnova il reparto centri al posto del vecchio campione Othello Hunter, dando grande aggiunta in termini atletici e fisici. Con Zizic formerà una coppia molto ben assortita.
La questione più intensa riguarda Derrick Williams, uno che ha tutto per dominare, come fece al Bayern, ma che ha anche una delicata psicologia che può farlo sparire, come avvenuto sia ad Istanbul che a Valencia.
Lo abbiamo già scritto e lo ripetiamo: non c’è posto migliore di Israele per mettere a proprio agio i giocatori USA. Questo potrebbe essere un valore aggiunto importnate.
Di certo, dal punto di vista tecnico, servirà tornare alla difesa straordinaria di due anni fa, mettendo in campo un’intensità che fece di quel Maccabi una macchina quasi perfetta, sotto la sapiente guida di Coach Sfairopoulos. E tornando al già menzionato Zizic, se si ha un giocatore simile bisogna servirlo, non necessariamente la situazione più consona alle caratteristiche di Scottie Wilbekin, il peggior passatore europeo tra le guardie di livello. Da questa situazione passeranno tante delle fortune gialloblu.
8 – BAYERN
Chi non crede nel Trinka dopo la stagione da “coach of the Year”?
La domanda se questo Bayern che sta nascendo sia meglio o peggio di quello dello scorso anno è legittima.
Perso Wade Baldwin, tassello fondamentale per buona parte della stagione, almeno sino ai Playoff, il “backcourt” è stato rinnovato e, perchè no, migliorato. A Weiler-Babb e Sisko, grandi rivelazioni 2002/21, si sono aggiunti Corey Walden, uno che pare nato per il gioco del Coach italiano, e Darrun Hilliard, profilo che potrebbe diventare centrale nell’attacco bavarese. Poi Obst e Jaramaz, attesi al salto di qualità.
Il reparto ali è di sicuro rendimento, con lo splendido Lucic e quello che potrebbe essere il grande acquisto della stagione, ovvero un Dedovic sano. A proposito di salute, Paul Zipser, se completamente recuperato, si confermerà importantissimo.
Sotto è arrivato Othello Hunter, uno che sa giocare come pochi, ma che necessita di un pari ruolo che permetta di gestirne l’età. In pratica qualcosa di atletico e fisico che copra la partenza di Reynolds e quella di JJJ.
Sarà un Bayern diverso, ma non va dimenticato che Trinchieri ha portato all’ultimo possesso di gara 5 Milano senza poter disporre di Dedovic e Weiler-Babb.
Ed allora, chi non crede nel Trinka?
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