Tokyo 2020: respira la Germania, Nigeria ad un passo dal baratro

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Tokyo 2020 apre il secondo turno con una sfida che era una sorta di “elimination game” tra due squadre che arrivavano da una sconfitta all’esordio nel girone dell’Italia.

Germania v Nigeria è stata gara da 191 punti totali vinta meritatamente dai tedeschi, capaci di rientrare da un meno 10 nel terzo quarto.

Il 99-92 segna il record di punti alle Olimpiadi per i teutonici, superando i 96 segnati contro Portorico nel 1992. Quel giorno Coach Henrik Rodl era in campo, oggi è sul pino. E quella di oggi è anche la prima vittoria tedesca in 13 anni di Giochi: l’ultima fu contro l’Angola nel 2008.

Percentuali altissime da entrambe le parti: 54,8% da due e 47,8% da tre per gli africani, 59,5% e 46,2% per gli europei. la differenza l’hanno fatta i rimbalzi (35 a 28) ed i viaggi in lunetta (23 a 12), entrambi favorevoli alla squadra di Rodl. 26 falli commessi contro 16 dimostrano che la Nigeria non era pronta difensivamente, come hanno sottolineato correttamente il Coach ed il miglior in campo delle tigri.

Decisive le triple di Obst, Voigtmann e Wagner sul 66-55 Nigeria a metà del terzo quarto per ricucire e prendere in mano la gara.

19 di Voigtmann, 17 di Wagner e 14 di Barthel rappresentano uno sforzo di squadra che supera i 33 di Jordan Nwora, ottimo coi suoi 33 ma troppo solo. Altra prestazione decisamente scialba di Ekpe Udoh. Il neo virtussino pare molto lontano dal giocatore che conoscevamo in Eurolega col Fener.

Proprio Nwora ha letto così la gara: «Merito a loro, noi dobbiamo crescere molto in difesa. Se li avessimo tenuti lontani dai liberi saremmo stati in grado di vincere. Ma loro hanno segnato tiri pesanti nonchè proprio quei liberi e ciò gli ha permesso di vincere».

Jordan Nwora

Coach Mike Brown pone l’accento sulla difesa, non senza rimpianti: «Siamo arrivati qui pensando di essere una buona squadra difensiva, ma è dura vincere se non difendi. 47% da tre concesso, poi 23 liberi e 18 perse. Avevamo parlato della difesa oltre l’arco, del non concedere liberi e ella necessità di non perdere palloni… Non siamo questi, non siamo una squadra che difende così».

Mike Brown

In casa tedesca Coach Rodl ha parlato così: «Sapevamo tutti che chi avesse perso avrebbe avuto un piede fuori. Sono orgoglioso dei miei per il rientro nel terzo quarto dal meno 10 (ndr : 11). Come per tutta l’estate siamo cresciuti quando si è fatta dura. E’ bello vedere come reagiamo insieme. bene Barthel, ottima la difesa di Giffey ed ovviamente Voigtmann, ma in tanti hanno fatto ciò che dovevano».

Henrik Rodl

Gli fa eco Johannes Voigtmann: «Abbiamo fatto un buon lavoro. Nel primo tempo punteggio forse troppo alto per noi poi siamo cresciuti difensivamente, con buone coperture su Nwora e canestri facili».

Johannes Voigtmann

La Germania torna in campo contro l’Australia alle 1020 (ora italiana) di sabato 31, giocandosi sostanzialmente la qualificazione, mentre la Nigeria lo stesso giorno sfiderà gli azzurri alle 640 giocandosi le residue speranze di passaggio del turno come una delle due migliori terze.

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alberto marzagalia

Due certezze nella vita. La pallacanestro e gli allenatori di pallacanestro. Quelli di Eurolega su tutti.
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Laprovittola

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