PANATHINAIKOS
Rivoluzione, sì, con la base di due profili come Nedovic e Papapetrou che hanno sposato la causa della rinascita “green”.
L’addio di Hezonja è stata una brutta botta da ogni punto di vista, ma la dirigenza ha fatto benissimo a non accettare il rilancio del giocatore. Ad oggi vi sono 9 atleti sotto contratto ed è quindi ovvio che il lavoro da compiere sia ancora lungo.
Il reparto guardie pare abbastanza completo con appunto Nedovic affiancato da Daryl Macon, Kendrick Perry e Georgios Kalaitzakis, l’unico che aveva già contratto per la stagione insieme a Papagiannis.
Tra le ali è arrivato Okaro White, reduce da una discreta Eurocup, mentre il recente approdo di Alpha Diallo va ancora verificato se sia per restare o per andare in prestito.
Il rinnovo di Papapetrou è stato fondamentale. Il capitano sarà la guida per provare a tornare a competere.
Sotto canestro si riparte da Georgios Papagiannis e dal nuovo Jehyve Floyd.
In panchina si è salutato, non senza qualche rimpianto, Oded Kattash a favore di Dimitris Priftis, reduce da un’ottima stagione con l’Unics.
E’ chiaro che serva ancora molto e se si vuole provarci per i Playoff, ci vogliono almeno un paio di profili di buon livello. Anche la sola presenza di soli 3 giocatori greci rappresenta la necessità di allungare il roster con atleti che diano respiro nella competizione nazionale dove si potrebbe, ma non vi sono ancora certezze, ritrovare il duello con l’Olympiacos, promosso dalla seconda divisione greca ma ancora indeciso sul da farsi.
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