Eurolega, cosa cambia con l’introduzione del “challenge” sulle chiamate arbitrali?

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Eurolega che ha comunicato nei giorni scorsi l’introduzione di alcune novità regolamentari. Su tutte il “challenge” a disposizione dei Coach.

Settimana di riunioni importanti in Eurolega, tra gestione finanziaria, programmazione e novità regolamentari.

La più importante, questioni economiche a parte, è certamente quella che introduce la possibilità, per i Coach, di utilizzare il cosiddetto “challenge” sulle chiamate arbitrali.

Testualmente, l’introduzione di questa possibilità, è così descritta:

«Head coaches will be allowed to call one “challenge” per game to ask the referees to review a play within the established IRS reviewable situations».

Quindi agli allenatori sarà concesso un “challenge” per partita, col quale si chiederà agli arbitri di rivedere una giocata all’interno delle fattispecie delle situazioni ammesse a livello di IRS (Instant Replay System).

E’ importate sottolineare come non si tratti di poter richiedere la revisione di qualsivoglia chiamata arbitrale, ma solo di quelle ricomprese tra ciò che gli arbitri possono andare a rivedere oggi.

Ma quali sono queste situazioni?

Le “bylaws” di Eurolega approvate per la stagione conclusa, ovvero la 2020/21, le stabiliscono all’appendice XI (pag 341) intitolata INSTANT REPLAY.

  • Gli arbitri sono gli unici che hanno diritto ad essere nella zona di revisione delle immagini.
  • La chiamata arbitrale sul campo resta fondamentale e va comunicata prima di ogni revisione (art. 1 comma c)
  • Situazione di “game clock” (art. 2). Tutto ciò che riguarda la validità di un canestro (comma a), se esso sia da 2 o 3 punti (comma b), se vi sia un problema di “out of bounds” legato al canestro stesso (comma c), se c’è stata violazione di 24″ (comma d) o di 8 secondi (comma e) ed infine ciò che riguarda i tempi di un fallo, se prima o dopo la sirena e prima do dopo l’azione di tiro (comma f).

Per quanto riguarda il valore da assegnare al canestro vi è una seconda novità importante decisa. Tale controllo verrà eseguito solo al primo “timeout” successivo oppure a fine quarto, con l’ovvia eccezione degli ultimi due minuti e del supplementare.

Gli arbitri dovranno ripristinare il tempo sul cronometro nei seguenti casi:

  • a – violazione “out of bounds” del tiratore
  • b – violazione 24″
  • c – violazione 8 secondi
  • d – fallo commesso prima della luce rossa della sirena

All’art. 2.2 si disciplina poi il caso che riguarda un fallo commesso prima o dopo la sirena, con relativo eventuale ripristino del tempo trascorso sul cronometro.

L’art. 3 riguarda i casi degli ultimi due minuti dell”ultimo quarto e di tutto il supplementare.

E’ possibile usare l’IRS in questi casi:

  • Assegnazione rimesse.
  • Interferenza canestro, ma solo se vi è stata precedente chiamata in tal senso da parte di uno dei tre arbitri.
  • Semicerchio difensivo (“smile”) nelle seguenti possibilità : a) difensore fuori dallo smile e senza posizione difensiva corretta – b) movimento innaturale con ginocchio, piede, gomito o braccio dell’attaccante indipendentemente dalla posizione del difensore – c) palla che lascia le mani del tiratore prima del contatto

L’art. 4, infine, determina le possibilità di IRS in qualunque momento della gara come segue.

  • Errore/malfunzionamento del cronometro
  • Errore/malfunzionamento dei 24″
  • Alterco/rissa tra giocatori. Si guarda chi è coinvolto e si scelgono le sanzioni da applicare
  • Fallo su tiro. Si controlla che si fallo su tiro da 2 o da 3 punti
  • Valore di un canestro. Si verifica se è da 1, 2 o 3 punti e se c’è stata violazione “out of bounds”. Lo si fa alla prima palla morta disponibile
  • Eventuale infrazione di 24″. Si valuta se c’è e se il canestro arrivato è da 2 o da 3
  • Eventuale infrazione di 24″. Si valuta se un fallo è avvenuto prima o dopo tale infrazione
  • Fallo lontano dalla palla per la squadra che ha controllo della stessa. Si valuta, in caso di canestro della stessa squadra, se tale fallo è avvenuto prima o dopo che la palla ha lasciato le mani del tiratore
  • Identità di chi deve andare in lunetta. Si verifica chi lo deve fare
  • Grado del fallo. Normale, antisportivo o da espulsione. Si può elevare o ridurre la sanzione, nonchè rimodellarla a “fallo tecnico” eventualmente.

Ora, detto tutto ciò, i Coach, secondo la formulazione della nuova regola introdotta, avranno possibilità di chiedere il “challenge” solo all’interno di queste fattispecie.

Non è quindi previsto che si possa chiedere, visto come è scritta la regola ad oggi, di rivedere un’azione di fallo/non fallo, come è invece possibile in NBA. Giova ricordare che sempre nella lega di Silver, se ricorri al “challenge” automaticamente ti viene addebitato un “timeout”, che poi viene tolto se il “challenge” ti dà ragione.

Tutte queste cose vanno ancora chiarite, quindi attendiamo di vedere la formulazione completa delle nuove “bylaws”, annunciata per i prossimi giorni, per capire tempi e modalità che riguardano questa situazione. Ad esempio, i tempi entro i quali il Coach potrà chiederlo, fondamentali, per non andare ad incrociarsi con quanto fanno/farebbero già direttamente gli arbitri.

Infine, ma non dovrebbero esserci dubbi, il numero di “challenge” resterà uno anche in caso di richiesta chiusa con successo, diversamente da quanto avviene ad esempio nel tennis, dove, se la tua richiesta ha un verdetto di successo, non viene conteggiata tra le tre a disposizione per ogni set.

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alberto marzagalia

Due certezze nella vita. La pallacanestro e gli allenatori di pallacanestro. Quelli di Eurolega su tutti.
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