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Mercato, la situazione delle 18 squadre di Eurolega (pt 1)

Mercato | Eurodevotion
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Mercato che si avvia alla fine di giugno con ancora tantissime situazioni in sospeso e molti roster lontani dall’essere completati.

La nostra analisi sul mercato delle squadre partecipanti all’edizione 2021/22 di Turkish Airlines Euroleague (parte prima) aggiornata con gli ultimissimi movimenti. Oggi le prime 9 squadre, domani proseguiamo con le restanti 9.

ALBA BERLINO

Situazione abbastanza statica in cui sinora è arrivato solo il rinnovo triennale di Johannes Thiemann.

C’è da fare i conti con le scadenze di Granger e Maodo Lo, col primo che piace molto in giro per l’Europa, Zalgiris su tutti.

Inoltre vi sono altri giocatori che riscuotono grande interesse, a partire da Simone Fontecchio e Marcus Eriksson. Sono entrambi sotto contratto sino al 2023 e quindi un’eventuale uscita assicurerebbe la ricompensa in denaro, sebbene si tratti di due tasselli fondamentali nel mosaico berlinese.

Dalla Spagna si dice che lo svedese avrebbe rifiutato un’offerta del Baskonia, mentre le voci sull’italiano nel radar del Fenerbahçe non si placano da tempo, ma non vanno però oltre lo status proprio di voci.

La partenza di Niels Giffey, in direzione Zalgiris, va coperta, ma le basi per lavorare bene ci sono con tantissimi contratti che hanno scadenza 2023, oltre ai diversi 2022.

Infine Aito. Il contratto è scaduto, serve la scelta del maestro. Come detto decine di volte, in caso decidesse di ritirarsi, il sostituto sarebbe già pronto, ovvero il suo vice Israel Gonzalez.

Niels Giffey, ha lasciato Berlino per Kaunas

(1/9, scorri in fondo per cambiare pagina e continuare la lettura)

EFES

Tutto molto lineare ed allo stesso tempo complicato. Il futuro dei campioni di Eurolega si gioca al tavolo di Micic e Larkin, nonchè, ultimamente, a quello di Sertac Sanli, pronto a firmare il biennale col Barcellona.

Micic ad aprile era un prossimo giocatore NBA, si dava per certa persino la destinazione OKC, poi il suo agente ha tolto ogni certezza, parlando di futuro da definire e di non volere un’esperienza Nba sullo stile di Spanoulis, ovvero un fenomeno lasciato in panchina.

Su Shane Larkin regna un silenzio totale, quasi surreale. Voci e nulla più su un ritorno oltre oceano.

E’ ovvio che un Efes con quei due è una cosa, con uno solo un’altra, senza entrambi un’altra ancora. Per l’eventuale sostituzione si è parlato di tutti i profili più importanti, da Henry poi accasatosi al Fenerbahçe a Kevin Pangos, che è indeciso sul suo futuro, da Wade Baldwin per arrivare a quel Kevin Punter che non trova accordo di rinnovo con Milano.

Dovesse arrivare l’ufficialità di Sanli in catalana, servirebbe immediatamente un centro di quelle caratteristiche, cosa non facile, vista la crescita a doppia dimensione del giocatore.

Nel frattempo si è proceduto a 4 rinnovi: Moerman ed Anderson in ottica Eurolega, Saybir e Gecim per far fonte alle regole turche.

Non è ancora comunicata l’estensione, in base all’opzione che c’è, di Kruno Simon.

Larkin e Micic, il nodo del futuro Efes

(2/9, scorri in fondo per cambiare pagina e continuare la lettura)

ZALGIRIS

Solito mercato competente, sostenibile e figlio di un’organizzazione che non ha eguali nella pallacanestro. A Kaunas si fa quello che si può finanziariamente e lo si fa al meglio grazie ad una conoscenza del gioco e delle sue dinamiche, in campo e fuori, di altissimo livello.

Il ritorno di Mantas Kalnietis è una garanzia sia come eventuale supporto ad un Rokas Jokubaitis che non cedesse alle lusinghe del Barça, sia come eventuale polizza assicurativa sulla sua partenza.

Si lavora alla sostituzione di Thomas Walkup, oggi al Pireo, ed il nome di Jayson Granger è più di una voce.

Niles Giffey dall’Alba, Tyler Cavanaugh da Tenerife e, soprattutto, Josh Nebo da Hapoel Eilat sono tre colpi veramente interessanti che possono fare al caso del sistema di Coach Schiller, la più grande rivelazione in panchina della stagione di Eurolega.

L’addio di Grigonis è pesante, come quello stesso di Walkup, e si è al lavoro per un 2-3 che garantisca punti ma non necessariamente giocatore di 1vs1 come tanti nel ruolo.

Nigel Hayes ha parecchie richieste e non esclude l’ipotesi NBA, mentre tra le altre scadenze al momento risulterebbe difficile rivedere alla Zalgirio Arena sia Rubit che Garino. Paulius Jankunas, la storia del club, sfoglia la margherita su un’eventuale altra stagione.

Josh Nebo, la rivelazione della stagione 2021/22?

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REAL MADRID

Lavoro durissimo e svolto, come sempre, molto bene. Il Real ha vissuto la stagione “Covid” come una vera e propria transizione ed è eccezionale quanto raggiunto in ogni caso, nonostante le scelte ed i mille problemi. Si è incassata una notevolissima somma di denaro con le partenze in direzione NBA di Campazzo e Deck e si è subito investito sul futuro, a partire da Vincent Poirier, firmato sino al 2024.

Thomas Heurtel, Nigel Williams-Goss e Guerschon Yabusele sono formalmente giocatori “blancos”. L’ufficialità di tutti e tre è attesa a brevissimo.

Il ritiro di Reyes era scontato, mentre Carroll si sta ancora interrogando, di fronte ad un club che lo rivorrebbe un’altra stagione.

Usman Garuba è molto probabilmente in uscita verso la NBA, essendo dato intorno alla #15 tra le scelte, ma Anthony Randolph, una volta recuperato dal grave infortunio dello scorso dicembre, sarà un’aggiunta determinante se pienamente in salute.

Da escludere i rinnovi eventuali di Laprovittola e Tyus, certo anche se non ancora ufficiale, quello di Sergio Llull.

Nikola Kalinic è dato dalla stampa spagnola come obiettivo primario: l’inserimento nelle liste protette dal “derecho de tanteo” (diritti) da parte del Valencia renderebbe necessaria una negoziazione col club di Juan Roig, cosa sempre complicata, come ben sanno a Madrid dopo l’esborso per Abalde lo scorso anno. Di certo un’alla serve, più 3 che 4, poiché vicino al canestro una serie di atleti come Thompkins, Yabusele, Randolph, Tavares e Poirier non li ha nessuno. Se poi pensiamo che entrerà stabilmente nelle rotazioni anche Tristan Vukcevic e ci ricordiamo di come Laso sia il più bravo di tutti a far crescere e rendere competivi i giovanissimi già ad alto livello, si può dire che il quadro è completo.

E proprio la certezza più grande si chiama Pablo Laso, giustamente esteso al 2023.

Pablo Laso, miglio stagione in carriera pur senza titoli?

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BASKONIA

Il più grande serbatoio di eccellenti giocatori di Eurolega che esiste anche quest’anno si trova a dover fare i conti con partenze eccellenti di atleti che hanno trovato alla Fernando Buesa la completa valorizzazione del loro potenziale. Basti pensare che a Colonia erano circa una dozzina gli ex Baskonia che si giocavano il titolo di Eurolega.

Sotto contratto oggi ci sono 8 giocatori: Kurucs, Sedekerskis, Raieste, Giedraitis, Peters, Diop, Jekiri e Youssoupha Fall.

Pierria Henry è andato al Fenerbahçe, Achille Polonara ha chiarito, dopo un’interpretazione bizzarra della stampa italiana delle sue parole, che lascerà Vitoria solo di fronte ad un’offerta irrinunciabile. Che, a nostro parere, arriverà ed allora sarà solo questione di scelte. Ovvio che queste uscite, una certa ed una più che possibile, non saranno semplici da sostituire, anzi.

Matt Costello è cosa praticamente fatta ed il 4/5 prodotto di Michigan State ex Gran Canaria è profilo che può fare veramente bene con Dusko Ivanovic, meritatamente rinnovato per un altro anno.

Xavi Lopez Arostegui è un altro nome che circola da tempo nei radar baschi, dopo il rifiuto, al momento, dell’estensione con Badalona e sarebbe un’audizione notevolissima.

Su Will Thomas, che tornerà in Spagna, ci sono eventuali difficoltà legate ai diritti per la Liga ACB, quindi non pare probabile.

Al momento non si registrano voci particolari sul rinnovo di Dragic, che è scaduto, ma crediamo che da quelle parti si sappia bene quanto sia stato importante lo sloveno per assicurare quel ritmo offensivo tanto caro a Coach Dusko.

Al solito Baskonia sceglierà profili che pochi conoscono, arriveranno nomi che non faranno saltare sul divano ma che poi, alla prova del campo, saranno determinanti per la conferma di uno spirito unico in Europa.

Pierria Henry, un’impresa sostituirlo

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MACCABI

Serve una sterzata, sia psicologica che tecnica, dopo una stagione europea assai deludente ed inattesa, visto lo straordinario 19/20.

Jalen Reynolds è grande addizione, Othello Hunter un’uscita comprensibile in ottica futura.

Keenan Evans è la guardia che si ritiene ideale per far coppia con Scottie Wilbekin ed è operazione cui manca solo l’ufficialità.

A posto guardie e centri, anche se un 1/2 in più non darebbe fastidio, bisogna muoversi sui ruoli 2/3 e 3/4. Nel primo caso è necessario capire cosa farà Tyler Dorsey, che ha opzione ma che vuole la NBA, come già in passato. In quei ruoli già l’addio di Elijah Bryant è stato pesante, quindi servono comunque due profili con tiro e punti nelle mani anche nella creazione individuale.

Così come le condizioni fisiche instabili di Casspi ed il grave infortunio di Bender, comunque in scadenza, richiedono un 4 che abbia fisico e perimetralità. Il futuro di Zoosman può influire non poco su queste mosse.

Jalen Reynolds, bel colpo Maccabi

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PANATHINAIKOS

Oggi Dimitris Priftis dovrebbe firmare un 2+1 e col nuovo allenatore dovrebbe verificarsi un’accelerata in un mercato complicato. Le ragioni della separazione da Kattash ci sono sconosciute.

Il club ha fatto sapere che si spende solo e soltanto ciò che entra. Scelta giustissima, dovrebbe essere così per tutti, ma ovviamente mercato che si complica.

Oggi la realtà dice che sotto contratto ci sono solo Papagiannis e Kalaitzakis, rispettivamente al 2023 ed al 2022.

Dopo Mitoglou partito per Milano le priorità sarebbero quelle di rifirmare qualcuno tra Hezonja, Papapetrou, Nedovic e Sant-Roos, ma chiaramente il discorso economico gioca un ruolo chiave.

Si è parlato di Zoosman, si parla da ieri di Othello Hunter, ma certezze non ve nessuno.

Per capire cosa vedremo ad Oaka serve pazienza.

Mitoglou, addio in direzione Milano

(7/9, scorri in fondo per cambiare pagina e continuare la lettura)

ZENIT

A San Pietroburgo si lavora per dare l’assalto ai quartieri alti di Eurolega, dopo lo splendido Playoff contro il Barça.

La chiave si chiama Pangos, al quale la proposta di rinnovo è stata inoltrata da tempo, ma le contromisure di fronte ad un possibilissimo addio non si fanno attendere.

Jordan Loyd è un colpaccio, che diverrebbe straordinario se accoppiato al genio sloveno-canadese, mentre Conner Frankamp è una scelta intelligente, rischiosa ma frutto di “scouting” serio.

I rinnovi di Ponitka, Poythress e Gudaitis sono importantissimi, ora serve certamente un altro centro. In questo caso non vi sono notizie su un eventuale ritorno di Tarik Black, comunque positivo nel finale di stagione. Sarà lui od un altro corpaccione , ma ci vorrà qualcosa del genere.

Will Thomas tonerà in Spagna, mentre arriva Sergey Karasev, uno che avrebbe tutto per spaccare a questi livelli. Sarà Pascual quello che lo renderà possibile?

Sotto la regia di Manos Papadopoulos, uno dei dirigenti più illuminati del continente, si cresce: a San Pietroburgo c’è tutto, in campo e fuori per diventare stabilmente un’invitata ai balli importanti.

Kevin Pangos, Europa o NBA?

(8/9, scorri in fondo per cambiare pagina e continuare la lettura)

UNICS KAZAN

Quadro abbastanza desolante quello che si registra in Tatarstan sinora.

Nessun giocatore a contratto, le sole opzioni di rinnovo su Isaiah Canaan, George Zhbanov e Jordan Morgan.

Per il resto il roster dice zero alla casella accordi definiti, perfino in quella che riguarda il Coach, visto che Dimitris Priftis ha scelto il Pana rifiutando la proposta russa di rinovo.

Si parla di Sasha Djordjevic, che noi vediamo comunque più vicino alla panchina azzurra che a quella dell’Unics, così come ci sono alcune voci sui giocatori che necessitano di conferma che ad oggi manca totalmente.

Serve un’accelerata decisa, c’è tanto lavoro per il GM Coldebella nei prossimi giorni.

Dimitris Priftis ha rifiutato il rinnovo a Kazan ed ha scelto il Pana
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