Kalinic porta Valencia in semifinale. In gara 3 non basta il carattere Baskonia

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Kalinic grandissimo protagonista della decisiva gara 3 che garantisce alla squadra “taronja” il pass per la semifinale contro il Real Madrid.

Sfida per cuori forti alla Fonteta. E’ gara 3 del quarto di finale più affascinate e di più alto livello, quello tra Valencia e Baskonia, squadre che hanno lottato sino al Round 34 per i Playoff di Eurolega.

Sinora in stagione ha sempre vinto al squadra di casa, tra Liga e palcoscenico europeo, la classica statistica che può solo spaventare gli uomini di Ponsarnau…

Ed invece è ancora W casalinga, che questa volta vuol dire semifinale di Playoff con gara 1 domenica al Wizink Center di Madrid.

Il 78-73 non è una grande partita da diversi punti di vista, ma certamente emerge il nome di un campione: Nikola Kalinic, uno che di queste gare decisive ne ha giocate, e vinte, a bizzeffe.

VALENCIA NON CHIUDE, BASKONIA RIENTRA

La gara sembra nelle mani “taronja” sin dai primi possessi.

Nessuna pallacanestro speciale, ma gli avversari fanno troppa fatica a trovare il canestro ed il 43-34 di metà gara ha un sapore contrastante per Valencia. Da una parte la certezza di avere tenuto le redini dell’incontro, dall’altra quella di non aver messo un margine confortante verso chi ha veramente faticato troppo sui due lati del campo, mancando di quell’intensità che è stata pregio di tutta la stagione.

Non mettere l’ultimo chiodo sulla bara basca è un peccato imperdonabile, perchè appena van Rossom e soci perdono qualche pallone di troppo, Ivanovic ricompatta i suoi ed arriva il parziale, al solito con la firma di Achille Polonara e Zoran Dragic, che riapre il tutto.

Quando sul 63-60 tutto sembra apparecchiato per lanciare il Baskonia verso la semifinale, ecco che l’attacco vitoriano si blocca ed il Valencia scappa definitivamente, con almeno quattro giocate chiave di Kalinic.

Henry deve anche riposare, perchè resta un umano pure lui, e quando entra Quino Colom una sorta di calamità naturale si abbatte sul Baskonia. Peggio di lui, in campo, solo il fantasma del Derrick Williams che fu.

Giochi fatti, vacanze per gli ospiti, Real Madrid per i padroni di casa.

QUALITA’? NON TANTA,MA I NUMERI…

20 assist e 14 perse Valencia, 14/15 il rapporto del Baskonia.

Non è tutto, ma è molto di questa gara. In gara 2 il dato era stato ampiamente ribaltato. Diverse triple basche, soprattutto ad inizio gara, peraltro ottimi tiri, avrebbero potuto cambiare statistiche e risultato, ma la chiave è proprio in queste situazioni.

Troppi i tiri “passati” dalla squadra di Ivanovic, furioso sull’argomento in diverse parti della gara: il concetto di “extra pass” è molto bello, ma abusarne fino ad incastrasi nella propria stessa circolazione di palla è errore che non si può concedere.

NIKOLA KALINIC: MVP! MVP! MVP!

La Fonteta canta il suo nome, in una sorta di rito che vorrebbe essere un invito a rimanere anche la prossima stagione (difficile…).

18 punti, 3/3 da due, 3/4 da tre, 3/4 ai liberi, 7 rimbalzi, più 6 di plus/minus e 29 di valutazione.

Le partite decisive le vincono i giocatori veri ed il serbo appartiene alla categoria senza alcun dubbio. Non era facile dopo la disastrosa gara 2, ma si sa come sono i Playoff e saper azzerare l’accaduto di 48 ore prima è una delle caratteristiche base per essere un vincente in questa formula.

Qui di seguito la conferenza stampa integrale.

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alberto marzagalia

Due certezze nella vita. La pallacanestro e gli allenatori di pallacanestro. Quelli di Eurolega su tutti.
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