Final Four: l’Efes conquista la finale col brivido

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L’Efes ottiene la seconda finale di Eurolega consecutiva in una semifinale stupenda contro il CSKA battuto per 89-86, trascinato da un Vasilje Micic da 25 punti. Dopo un primo tempo straordinario i turchi hanno subito la furiosa rimonta russa griffata Lundberg e Clyburn, miglior giocatore della serata che ha avuto anche il tiro del sorpasso nel finale, spentosi sul primo ferro. Per Ataman si tratta della seconda finale in tre anni alla guida dell’Efes.

L’attacco ai cambi sistematici del CSKA

Nel primo tempo il divario fra le due squadre viene scavato dalla capacità dei turchi di attaccare la scelta di Itoudis di cambiare sistematicamente sui blocchi per togliere il pick ‘n’ roll a Sanli: risultato, Micic e Simon hanno attaccato con grande puntualità il lungo russo, soprattutto quando quest’ultimo era Johannes Voigtmann, trovando spesso come sponda il numero di Rodrigue Beaubois, letale nel primo quarto con un 3/3 dalla distanza. Quando il perimetro è stato negato, ecco che con pazienza la squadra di Ataman ha trovato il lungo accoppiato con uno degli esterni del CSKA.

Sanli-Shengelia: un no contest in favore del turco

Molto della prima semifinale si è deciso nella sfida fra Sanli e Shengelia, stravinta dal centro turco. Ataman, contrariamente a Itoudis ha optato per l’aiuto e recupero sul gioco a due russo, sfruttando i piedi velocissimi di Sertac Sanli, MVP difensivo della partita. Il game plan ha previsto che il centro dell’Efes rimanesse in area per tutto il tempo in cui è stato in marcatura su Shengelia, costringendo varie volte il georgiano a prendersi il piazzato da 3: i biancoblu sono stati straordinari nel far collassare in area tutti e 5 i giocatori, costringendo quasi sempre l’esterno del CSKA ad un passaggio oltre l’arco.

Il commovente secondo tempo di Will Clyburn

Se il CSKA è rientrato in corsa nel secondo tempo, regalandoci 20 minuti finali da urlo, tantissimo lo deve alla meravigliosa prova di Will Clyburn, per chi scrive MVP assoluto del match. Il miglior giocatore delle Final 4 del 2019 – aiutato egregiamente da Lundberg nel terzo quarto – è stato magistrale nell’alzare il ritmo dell’attacco moscovita, spesso conducendo dal palleggio l’attacco evitando che la difesa dell’Efes potesse schierarsi. Nel quarto periodo la sua “hero ball” ha permesso ai rossoblu di rimontare in maniera clamorosa, capace di penetrare in un’area turca apparsa impenetrabile per oltre 25 minuti. La sua partita recita 26 punti con 9/9 da 2 e 7 rimbalzi: l’errore finale gli si può abbondantemente perdonare.

Applausi aperti a Dimitris Itoudis

Dimitris Itoudis esce sconfitto solo nel risultato, non nella lettura della partita: il coach greco una volta in più si conferma mago degli aggiustamenti, inceppando nel secondo tempo il motore di un Efes che pareva aver messo il pilota automatico. Negli ultimi due quarti il ritmo del CSKA si è alzato sensibilmente, costringendo i turchi ad accettare gli uno contro uno che fino a quel momento volevano evitare. In difesa invece ha saputo cambiare nel momento di maggiore difficoltà, decidendo di non cambiare più: in questo frangente fondamentali sono risultate le difese di Hackett e Clyburn. Negli ultimi 5 minuti infine ha nuovamente cambiato le carte in tavola, ridando fiducia a Voigtmann, ritornando ai cambi sistematici: il tedesco, a differenza del primo tempo, è stato bravissimo a mandare dentro l’esterno a schiantarsi contro la difesa. Altro aspetto fondamentale è stata la capacità, nonostante lo status del giocatore, di mettere a sedere Shengelia nei momenti clou del match, optando per Hilliard come finto “4”, pedina importante per aprire alle incrusioni in area di Clyburn

I cali psicologici dell’Efes

Se c’è un aspetto che l’Efes, nonostante il successo, non è riuscito a correggere, è quello relativo alla gestione dei finali di partita: esattamente come nella serie contro il Real i turchi non hanno saputo trovare alternative offensive agli uno contro uno, accontentandosi di troppi palleggio, arresto e tiro dal midrange: Ataman dovrà essere in grado di modificare il piano in corsa se vorrà ottenere la prima Eurolega in carriera.

Photo Credits: Turkish Airlines Euroleague

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