BRINDISI-VIRTUS (G1): le Vnere sbancano il PalaPentassuglia e si portano sull’1-0

mfiorda26 2
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Al termine di una partita molto fisica e poco tecnica, la Virtus riesce ad imporsi per 66-73, portandosi quindi in vantaggio per 1-0.

L’ANALISI

Il primo atto della semifinale tra la testa di serie numero 2 e la numero 3 rivela fin da subito importanti novità.

In netta controtendenza con le due partite di regular season, entrambe vinte dalla Happy Casa ed entrambe a punteggio molto alto (88-98, 91-85), Gara 1 si rivela fin da subito un match dai ritmi molto bassi, che non decollano mai del tutto.

Sicuramente la gestione del pace è stato uno degli elementi cardine di questo primo match, con Brindisi desiderosa di tenere grande intensità e correre in contropiede al fine sfruttare tutto il suo potenziale atletico, e la Virtus, invece, più volta ad una gestione attenta di ogni possesso, probabilmente anche per limitare le palle perse, suo tallone d’Achille.

Il campo dà ragione a coach Djordjevic, il quale sfida gli avversari dalla lunga distanza, dove sono stati ultimi in stagione regolare (32.5%), attraverso una difesa molto fisica e “flottata”, accentuata ancora di più dalle terribili percentuali di Brindisi dall’arco.

La Virtus è dunque capace di limitare il dispendio di energie di Teodosic e Belinelli nella propria metà campo, e di poterli soprattutto tenere assieme in campo per diversi minuti, anche in quelle situazioni dove, in altre occasioni, spesso sono sembrati più gli svantaggi a livello difensivo che i vantaggi a livello offensivo.

Dal canto suo, Brindisi, non può che recriminare un attacco in netta difficoltà per tutta la partita, soprattutto a livello di idee, come testimoniato dalla poca fluidità offensiva, marchio di fabbrica degli uomini di Vitucci. Sotto questo punto di vista, le basse percentuali dall’arco non hanno fatto altro che peggiorare ulteriormente la situazione, costringendo Brindisi a dover attaccare in area, zona del campo dove sappiamo la Virtus risulta essere la prima per percentuale concessa agli avversari (46%).

Gara 1 è quindi delle Vnere, ma Martedì c’è già Gara 2: Vitucci ha 48 ore per sistemare ciò che non è andato, e Djordjevic per consolidare ulteriormente quanto fatto.

LA CHIAVE DEL MATCH

Come detto, la chiave di volta della partita sono state le difficoltà dalla lunga distanza avute dalla Happy Casa, che chiude con un deludente 3/25 (12%).

Sotto questo punto di vista, però, va sottolineato anche il grande lavoro difensivo della Virtus, che non proponeva una prestazione di questo genere da diverso tempo (basti pensare ai 107 punti subiti contro Kazan).

Tutto ciò si evince anche dalla grande differenza a livello realizzativo tra il reparto esterni bianconero e quello brindisino: Thompson, Harrison e Bostic chiudono complessivamente con soli 30 punti segnati, mentre Teodosic (MVP della partita) e Belinelli ne segnano 40 in due, 24 il primo e 16 il secondo, di cui 10 nel solo ultimo periodo.

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