Barcellona-Olimpia Milano: i precedenti nell’era EuroLeague

Balbo
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Barcellona-Olimpia Milano è stata sfida giocata ben sedici volte negli ultimi vent’anni, ovvero nell’era EuroLeague. Il resoconto segna 10 vittorie per i blaugrana e 6 per i meneghini.

Il primo incrocio dell’era moderna risale alla stagione 2005/06. L’Olimpia è all’alba della sponsorizzazione Armani.
Nella gara di andata, al Forum, i milanesi sconfiggono il Barcellona 70-58, 15 punti di Joseph Blair e 15 di Basile per gli ospiti.
In terra spagnola, al ritorno, la squadra del neo arrivato Djordjevic, bissa il successo dell’andata sbancando il Palau Sant Jordi 75-77 con uno strepitoso Bulleri (27 punti 6/7 da tre).

Un 2-0 milanese inaspettato in una stagione europea (5/9) che regalerà soltanto delusioni. Quel Barcellona arriverà fino alle F4 di Praga, dove verrà eliminato in semifinale dal Cska di Ettore Messina.

Durante otto anni le due compagini non si affronteranno, arriveranno cocenti delusioni per i meneghini, mentre in questo frangente i catalani conquisteranno cinque volte l’accesso alle F4, alzando proprio l’ambito trofeo nel 2010.

Proprio in questi anni, Giorgio Armani, invece di indietreggiare dinanzi le delusioni, aumenta il suo impegno confermando il detto chi ama il suo cane deve amare le sue pulci.

Nella stagione 2013/14, i dodicimila del Forum si godono uno spettacolo che rimarrà nella memoria: nelle Top 16, i blaugrana di Xavi Pascual vengono distrutti, annichiliti dagli uomini del neo arrivato Luca Banchi (reduce dallo scudetto sulla panchina di Siena) 91-63. Mvp della serata Alessandro Gentile con 24 punti.
In Spagna, i blaugrana vincono 80-70 con 16 punti di Ante Tomic.

4-0 Barcellona

Tra il 2014 e il 2017 le due squadre si incontrano quattro volte e l’esito sorriderà a Navarro e compagni: 4 vittorie blaugrana.

Il 23 ottobre 2014, a Milano non c’è storia, Gentile tira con 3/16, l’Olimpia, in generale, dalla lunga distanza spadella un tragico 3/21, mentre dall’altra parte del campo Abrines si veste da gala e mette a referto 21 punti (5/5 da tre). Il Barcellona sbanca il Forum 63-78

Al ritorno, l’Olimpia, senza Moss e Gentile, tenta l’impresa, comandando per lunghi tratti la gara, ma tra i blaugrana il solito Abrines sale in cattedra e, insieme a Tomic (18), trascina i suoi alla vittoria 84-80

Nella stagione 2016/17, Milano, con Repeša al comando, ritenta l’avventura continentale con i nuovi Dragic, Hickman e Abass. In casa Barcellona, Abrines (partito a Oklahoma) viene sostituito da Rice e Koponen.

Nella previgilia natalizia del 2016, i blaugrana spazzano Milano dopo un quarto, vincendo 89-75 con 19 punti di Ante Tomic e 15 di Koponen (5/5 da tre). Nella squadra di Jasmin Repeša, il passivo viene reso meno pesante da Rakim Sanders (27 punti).

Al Forum Awudu Abass è il migliore in campo (14 punti), ma un parziale 10-24 nel terzo quarto fa prendere il largo agli ospiti che sbancano Milano 78-83 con 19 punti del solito Tomic.

Nel 2017 Livio Proli continua a cercar di spezzare l’acqua con una spada, per tentare la scalata in EuroLeague, e porta a Milano Simone Pianigiani.

Proprio con l’ex Siena, in una stagione europea drammatica sia per Milano (quindicesima) che per il Barça (tredicesimo), l’Olimpia sconfigge i catalani al Forum e al Palau.

In casa, l’Armani, sconfigge i blaugrana 78-74 con 19 punti di Theodore, mentre al ritorno, 20 punti del mini Mamba Goudelock, permettono il 2-0 stagionale vincendo a Barcellona 81-83.

Nel Novembre 2018, Pianigiani perde la nomea dell’anti Barça; i blaugrana rigenerati dalla cura Pesic rifilano una scoppola ad un’Olimpia talmente pallida da sembrare di alabastro. I milanesi – reduci da un’ottima partenza in EuroLeague – crollano fino a -20 sotto colpi di Huertel (20 punti+6 assist), soltanto alcuni canestri a babbo morto di James (19 punti+10 assist) evitano un passivo pesante. Il Barcellona vince 90-80.

Nella gara di ritorno, il 9 gennaio 2019, Barcellona rovina la festa per gli ottantatre anni dell’Olimpia Milano e sbanca il Forum di Assago (85-90). I catalani si confermano bestia nera dell’Ax e bissano il successo dell’andata grazie alla regia di Heurtel (21 punti, di cui 19 nella ripresa, e 6 assist), alle sportellate di Seraphin (16), alla difesa di Hanga (15 e 3 rubate) e allungano in classifica verso le posizioni vertiginose. Tra i padroni di casa da sottolineare le prestazioni di James (20 e 8 assist) e Micov (20 punti).

L’Olimpia termina la stagione europea al dodicesimo posto con un deludente 14/16. Il Barcellona si classifica quinto, ma alla fine non centrerà le F4.

Per Milano una cocente delusione che porterà ad un ribaltone; fuori Proli e Pianigiani, dentro Ettore Messina.

Probabilmente grazie a questa tragica stagione, i milanesi adesso possono festeggiare l’approdo alle F4 di Colonia. Dalle tragedie, molte volte, nascono i capolavori.
Se Leopardi avesse avuto un fisico meno disgraziato sicuramente non avremmo avuto le operette morali. Se l’era Pianigiani (Proli) non fosse tramontata così bruscamente, probabilmente, Ettore Messina, in questo momento, sarebbe su un’altra panchina. Le circostanze fanno la differenza.

Ettore Messina, il vecchio nemico dei blaugrana

Ettore Messina (alla guida del CSKA) ha affrontato ben tre volte il Barcellona alle F4, a Colonia andrà in scena il quarto round. Il picco della rivalità si è però toccato quando il catanese era alla guida del Real, nella sfortunata esperienza madridista durata soltanto un anno e mezzo.

Finora, alla guida dell’Olimpia, su quattro incontri contro i catalani soltanto una vittoria per l’ex assistente di Popovich.

L’1 Novembre 2019, L’Olimpia sconfigge il Barça di Pesic 83-70 trascinata dall’ex Real Rodriguez (17 punti e 7 assist) e da un super Scola (14+9). Una vittoria che porta gli uomini di Messina in testa alla classifica (5/1). Una vittoria nata in difesa.

Al ritorno, Malcom Delaney, con la canotta blaugrana, domina la partita con 26 punti, coadiuvato da un super Mirotic (15 punti) e da Kuric (14 punti). Il blanco Rodriguez, dopo aver trascinato, insieme a Nedovic, i suoi sul +9 (36-45), regge la baracca a lungo ma non può nulla contro le spallate finali dei blaugrana. Il Barcellona vince 84-80.

Jasikevicius – Messina 2-0

Al Palau Blaugrana, Milano accarezza la vittoria, ma un parziale finale blaugrana di inusitata forza (25-2) rende vani i canestri di Delaney (23 punti) e Shields (12 punti). Il coach lituano riesce ad annullare Punter (6 punti, 2/11 al tiro), impresa che gli riuscirà anche nella gara di ritorno.

Tra i padroni di casa, Brandon Davies è straordinario con 21 punti e 6 rimbalzi; la sua classe striscia, si innerva, mette radici e succhia bellezza, equilibrio naturale, forza divina. Mirotic (19+10) e Calathes (14 assist) completano l’opera. Gli uomini di Jasikevicius vincono 87-71

In Italia il Barcellona non ha voglia di scherzare, parte forte indirizzando subito la partita, vince tutti i quarti e la porta a casa 56-72. Ancora una volta i blaugrana annullano Kevin Punter (7 punti, 1/8 al tiro). Shields è l’unico sufficiente tra le fila dei meneghini, mentre tra gli ospiti Nikola Mirotic sfodera la spada azzurra con 15 punti. Per il montenegrino l’estetica non è l’unica forma di etica, ma per i lunghi dell’Olimpia risulta un rebus irrisolto. Anche in questa occasione Calathes offre ramoscelli d’ulivo ai suoi (11 assist).



Il Barcellona vince il sedicesimo incontro dell’era EuroLeague, l’ultimo prima della sfida di Colonia che varrà la finale.

Queste ultime due partite sono rimaste nella testa di Ettore Messina, se le stringe tra i denti e le lascia scivolare nel fondo dello stomaco.

Jasikevicius cerca la sua consueta rabbia, l’accarezza e la culla come se fosse un poppante.

Il terzo round promette fuochi d’artificio.

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