Terminati i playoff il Barcellona è tornato a concentrarsi sul campionato, affrontando l’Obradorio nella trentaquattresima giornata. Ad avere la meglio sono stati i padroni di casa, seppur con qualche brivido di troppo. Barcellona – Obradorio, infatti, è stata una partita combattuta fino all’ultimo, frutto anche delle scelte di Jasikevicius, il quale ha ampliato le rotazioni, dando riposo a chi, fino a ieri sera, aveva giocato maggiormente. Il 76-70 finale rende comunque onore agli ospiti, mai arrendevoli e sempre sul pezzo fino alla sirena finale. Andiamo a scoprire quello che è successo.
Il turnover del Barcellona
Fine dalle prime battute del match si era intuito che i padroni di casa non sarebbero stati la solita squadra travolgente. L’ampio turnover di Jasikevicus ha rischiato di giocare un brutto scherzo in questa Barcellona – Obradorio. Ma come spesso succede in queste situazioni, chi fino ad oggi aveva visto di meno il campo si è fatto trovare pronto. Una caratteristica, questa, imprescindibile se si vuole giocare nel club blaugrana. Succede, allora, che Westermann chiuda il match da miglior marcatore, con 14 punti, e che Gasol, nonostante un plus minus devastante da -14, risulti l’mvp con 12 punti e tantissimo gioco, così come Abrines, autore di 14 punti, 6 rimbalzi e 2 assist. Ottima prestazione anche per Bolmaro, prossimo all’approdo in Nba. Insomma Barcellona – Obradorio è stata si la partita delle seconde linee, ma nonostante ciò nessuno si è fatto trovare impreparato.
Il parziale di terzo quarto
Come abbiamo già detto in apertura di pezzo, Barcellona – Obradorio è stata una partita estremamente combattuta e sempre aperta. Nel terzo quarto, però, c’è stato un momento in cui i blaugrana hanno dato l’impressione di poter chiudere il match. Un parziale di 17-4, passando dal 36-33 al 53-37, sembrava aver definitivamente ucciso l’Obradorio, che, invece, a saputo riaccorciare le distante addirittura nello stesso periodo. A guidare il Barcellona sono stati Bolmaro, salito in cabina di regina con giocate super efficienti, e lo strapotere fisico di Mirotic. Sforzi che, però, non hanno fermato la furia dei bianchi.
Gli ultimi dieci minuti di Barcellona – Obradorio
Il vero momento in cui i galiziani hanno spaventato maggiormente i catalani è stato in apertura di quarto quarto. Dopo un parziale che poteva mettere la parola fine alla partita, il duo americano Daum-Enoch ha guidato l’Obradorio al -2 (62-60) a sei minuti dall’ultima sirena. Una situazione decisamente fastidiosa ed imprevista per la formazione di Jasikevicius, costretta a correre ai ripari. La difesa ospite, però, ha portato il Barcellona a giocare in modo distratto e poco organizzato in attacco. Ma è stato proprio in questo momento difficoltà che è venuta fuori tutta l’esperienza dei giocatori blaugrana, bravi a riorganizzare le loro idee, chiudendo la partita nel migliore dei modi.