Real-Efes (G4): un’altra clamorosa rimonta dei blancos porta la serie a gara 5

Gara 4 tra Real-Efes è dei blancos che compiono un’altra impresa e forzano gara 5.

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Gara 4 tra Real-Efes è un’altra grande impresa degli spagnoli, che completano un’altra rimonta e si giocheranno l’accesso alle Final Four in gara 5 a Istanbul.

Dopo le prime due partite, pronosticare una gara 5 era impensabile, ma la squadra di Laso ha dimostrato ancora una volta di non mollare mai e di essere totalmente dentro la serie. L’Efes si è lasciata sfuggire per la seconda volta una grande possibilità e adesso non sarà facile riprendersi, soprattutto psicologicamente.

Il risultato finale è 82-76.

L’analisi della partita Real-Efes nei 3 punti di Eurodevotion.

Real-Efes: un primo tempo dalle due facce e un finale scoppiettante

Inizio di partita sorprendente al Wizink Center di Madrid, i padroni di casa mettono in campo una difesa a zona che coglie di sorpresa l’Efes. Per più di 5 minuti i turchi non trovano la via del canestro, mentre, dall’altra parte, il Real, guidato da Carroll, è quasi infallibile e si porta sul 17-0. L’Efes riesce finalmente a sbloccarsi con una tripla di Simon e, da quel momento, la partita cambia padrone.

La difesa a zona dei “blancos” non è più efficace, l’Efes ha acquisito fiducia e inizia a segnare le triple che quel tipo di difesa gli concede e dall’altra parte del campo difende magistralmente sia sul perimetro che dentro l’area. Arriva un contro parziale di 11-0 in favore degli uomini di Ataman. Nel secondo quarto continua il dominio degli ospiti, che segnano 34 punti e chiudono il primo tempo avanti di 11 lunghezze.

I turchi mantengono questo vantaggio fino a 6 minuti dal termine, quando si trovano ancora in vantaggio di 10 punti, ma, come successo in gara 3, la luce in attacco si spegne, i turchi giocano solo isolamenti che non portano a nulla di buono. L’Efes, inoltre, non difende più l’area come aveva fatto fino a quel momento e Garuba guida la rimonta dei suoi. Con una tripla di Abalde il Real passa in vantaggio, successivamente è molto preciso dalla lunetta e si aggiudica gara 4 con un parziale di 23-4 negli ultimi 7 minuti.

Gioventù ed esperienza: Garuba e Carroll

I due protagonisti della partita sono senza ombra di dubbio il centro classe 2002 e la guardia classe 1983. Garuba è l’uomo della rimonta, nei minuti finali segna ben 10 dei 24 punti totali realizzati. Il talento di questo ragazzo è indiscutibile e questa sera più che mai l’ha messo in mostra realizzando il suo career high in Eurolega. Si è mosso molto bene dentro l’area avversaria, facendosi spesso trovare smarcato sotto canestro pronto a realizzare due punti facili (e non). Ai 24 punti si aggiungono 12 rimbalzi che completano la prestazione perfetta.

Carroll, invece, è stato devastante a inizio partita, ha realizzato 11 punti in meno di cinque minuti grazie ai suoi fantastici movimenti senza palla e alla sua ormai conosciuta abilità nel segnare in uscita dai blocchi. A fine partita sono 20 i suoi punti realizzati con 4/7 da dietro l’arco.

Real-Efes | Eurodevotion

Real-Efes: quello che è mancato ai turchi

Dopo il parziale iniziale di 17-0 in favore del Real, l’Efes è stato molto bravo a rimanere in partita fino ad addirittura prendere il controllo, ma ancora una volta nei minuti finale qualcosa non ha funzionato. L’aspetto mentale è sicuramente quello più importante, ma da una squadra come quella di Ataman non ci si dovrebbe aspettare questo calo neanche una volta, il fatto che sia successo in due occasioni è abbastanza sorprendente e mette a nudo una debolezza che forse era rimasta nascosta fino ad ora. L’Efes ha dimostrato di non essere quella corazzata imbattibile e perfetta vista nelle prime due gare.

Parlando di rendimento, invece, sono mancati molti giocatori nelle file dell’Efes. Sanli ha giocato solamente quattro minuti senza incidere, Moerman praticamente non si è visto, ma soprattutto la partita di Micic non è stata all’altezza. Il serbo ha avuto difficoltà ad entrare in ritmo e si è preso meno responsabilità del solito. Per lui 9 punti, un solo assit e 6 palle perse.

Dall’altra parte, ci sono i grandi meriti del Real Madrid e di Pablo Laso, un allenatore strepitoso, che ha vinto due partite compiendo due grandissime imprese e che adesso andrà ad Istanbul per provare a conquistare l’ennesima Final Four della sua carriera.

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