Real-Efes (G3): mai dare per morti i blancos

Gara 3 di Real-Efes tiene viva la serie sul 2-1

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Real-Efes cambia città e cambia il risultato. La serie che sembrava essere la più scontata di tutti i playoff, per una sera cambia padrone e rimane viva sul 2-1. L’Efes non chiude mai i giochi per i primi 30 minuti e la vecchia guardia di Laso, Sergio Llull sobretodo, regala un finale folle e pazzesco che porta il Real alla vittoria negli ultimi 2 minuti.

Ancora assente Tavares, questa volta sostituito egregiamente da Usman Garuba, ma è tutta la squadra a girare su alti livelli, mentre i terribili di Ataman non vanno oltre un’altra super prova di Micic e qualche lampo di Beaubois. La zona box & one di Laso la chiave. Finisce 80-76.

L’analisi di Real-Efes nei 3 punti playoff di Eurodevotion.

Locura madrilena

Se le prime due gare di questa serie sono state un continuo sbadiglio, il ritorno a Madrid è stata una pazzesca ventata di emozioni. Efes avanti, anche un po’ presuntuosamente fino al minuto 38, ma senza mai affondare il colpo decisivo. Questa volta il Real ci crede fino alla fine e attorno ai gregari completa una rimonta incredibile. Dopo aver segnato solo 28 punti nel primo tempo, nel quarto periodo loco i punti sono 32 e i tiri “ignoranti”, molto nelle corde della chitarra Real, uniti a una difesa a zona mai capita da Ataman, entrano e danno fiducia, fondamentali per la vittoria finale.

Real-Efes: ultimo ballo vs. nuovo corso

L’intera serie potrebbe avere questa insita caratteristica. L’Efes ha mantenuto in blocco, con la sola cessione di Peters, la squadra che aveva nelle ultime 2 stagioni, per arrivare questa volta fino in fondo. Una sorta di missione da completare, proprio perché l’anno prossimo l’isola felice potrebbe dissolversi. Micic, questa sera il migliore (tanto per cambiare) abbandonerà il basket europeo (ahinoi) a stagione finita direzione States. Larkin era già in dubbio l’estate scorsa, per cui ci sarà da discutere e ridiscutere tanto. Una sorta di Last Call per i terribili di Ataman.

Il Real è noto a tutti per aver vissuto la sua stagione peggiore della gestione Laso. Nonostante questo, partendo in stagione con 3/4 del roster di Belgrado, con il problema Campazzo, la stessa questione Deck, l’infortunio di Randolph, i blancos sono 2-1 grazie ai gregari, ma anche a Garuba, Alocén e Abalde, in un mix di esperienza e freschezza, che rimanda ancora la chiusura del capitolo definitivo.

Decine di cifre

Se la percentuale al tiro da 3 era stata una delle differenze più importanti nelle prime 2 gare, questa sera la differenza è stata annullata (11/30 Real) e (11/32 Efes). Importante anche l’incisività di questi stessi tiri, con quelli Efes che si concentrano nella prima parte gara, mentre quelli Real arrivati sul finire del match, quasi a rispecchiare l’andamento della partita. Altro numero che impressiona quello dei rimbalzi (36 a 29 blancos). Impressiona perché come detto arriva nonostante l’assenza del centro titolare, compensata ampiamente dalla prova di Garuba, Tyus e Abalde.

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Riccardo Corsolini

Appassionato di Sport in generale, nato e cresciuto con la pallacanestro in testa e nelle mani. Scrivo della mia squadra e di Eurolega su Eurodevotion, tentando di prendere il ferro.
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