Olimpia con la testa a Monaco, ma vincente in rimonta anche a Pesaro

Milano passa anche a Pesaro, per la terza vittoria consecutiva in LBA. Bene le “riserve” Cinciarini, Roll e Biligha oltre a un Micov in modalità professore

0 0
Read Time:4 Minute, 25 Second

Non c’è due senza tre. Così si potrebbe riassumere la settimana dell’Olimpia Milano. Dopo le vittorie sul Bayern Monaco in gara 1 e gara 2 dei playoff di Turkish Airlines Euroleague, infatti, arriva la terza vittoria consecutiva in campionato. Dopo la Virtus e la Dinamo Sassari cade anche Pesaro, che dice addio alle ultime speranze di qualificazione playoff con la sua ottava sconfitta nelle ultime nove partite.

La squadra di Ettore Messina sfrutta la partita-ponte per dare minuti ad Andrea Cinciarini, Michael Roll e Gigi Datome in quintetto, ma l’approccio è dei peggiori. L’Olimpia è distratta e si espone al gioco in velocità della Vuelle. Va sotto di 17 prima di fare lo switch mentale in difesa e trovare in Micov e Shields le anime offensive della rimonta.

Anticipata dal -5 dell’intervallo e concretizzata in una ripresa in cui l’innesto dell’atletismo di Punter-LeDay-Biligha fa la differenza su entrambi i lati del campo. Alla sirena è 81-88 e i biancorossi si proiettano con il massimo della serenità ai due match point su suolo tedesco. Colonia è vicina, ma non ancora raggiunta.

L’approccio di Pesaro

Idee chiare per la Vuelle Pesaro di Jasmin Repesa. Correre appena possibile, per sfruttare energie e stimoli maggiori da spendere rispetto all’avversaria. Pick and roll in transizione per esaltare le qualità di attacco al ferro di Justin Robinson e Frantz Massenat. Far collassare la difesa milanese nel pitturato per mettere in ritmo tiratori piedi per terra temibili come Ariel Filloy, Henri Drell e Marko Filipovity.

Ricetta vincente, almeno a giudicare da un primo quarto da 31 punti segnati e 6/8 da tre punti, che stordisce una A|X Armani Exchange decisamente distratta e non in grado di evitare di rincorrere e farsi imporre il ritmo della partita. Oltre che incapace di andare oltre i 14 punti segnati.

Poi gli ospiti cambiano completamente registro in difesa nel secondo quarto. Matteo Tambone fa tanta confusione in regia e Pesaro produce solamente 2 punti nei primi 5 minuti della frazione. Con il parziale milanese che continua ad allargarsi, senza un argine a Vladimir Micov, che spiega pallacanestro dal mid-range. Prima che Shavon Shields ne faccia meravigliosamente le veci, sprigionando tutta la sua potenza in avvicinamento al ferro

10-22 il parziale che consegna una Pesaro avanti solo di 5 al rientro negli spogliatoi all’intervallo lungo.

Perimetro bollente

Se Pesaro è riuscita a condurre a lungo le danze, senza dubbio la propria efficacia odierna nel tiro pesante è stata una chiave. Fondamentale per scavare il primo grande solco in avvio di partita, ma anche per ricacciare indietro, nella prima parte del terzo quarto, una Milano che era tornata a farsi minacciosa.

I marchigiani pagano un lungo passaggio a vuoto negli esordi del quarto decisivo, a sporcare un comunque positivo 13/31 complessivo. Nel quale spicca il 4/4 di Drell, oltre a un Robinson con altrettante bombe a segno e ultimo ad alzare bandiera bianca.

Però anche l’Olimpia sfrutta il suo momento di fuoco dai 6,75 per cambiare la propria partita. E lo fa con un gioco da 4 punti di Kevin Punter (ormai un classico), cui si aggiunge la tripla di Michael Roll per il -3. Prima di completare e concretizzare il proprio inseguimento dalla lunetta, grazie alla presenza di Zach LeDay e Paul Biligha a rimbalzo d’attacco.

Saranno poi le conclusioni di LeDay e Vladimir Micov a sentenziare Pesaro. La squadra di Ettore Messina si conferma estremamente precisa da lontano in campionato (11/23 alla Vitrifrigo Arena). Oggi anche molto giudiziosa nel bilanciare le proprie iniziative, senza abusare delle conclusioni pesanti. Differentemente da quanto accaduto in alcuni passaggi della stagione.

Load management

Concetto sdoganato dalla NBA in tempi recenti e particolarmente adatto a descrivere il senso della trasferta marchigiana domenicale per Milano. Ovviamente non per mancanza di rispetto per la realtà della Vuelle, ma nell’ottica di un calendario che impone delle priorità. Quella dell’Olimpia si chiama playoff di Eurolega.

Così si incastrano le tribune per i veterani Sergio Rodriguez, Kyle Hines e Malcolm Delaney. Così come l’esigenza, per Ettore Messina, di far mettere minuti nelle gambe di giocatori in ritardo di condizione come Gigi Datome e Michael Roll. Assumono particolare importanza i 24 minuti e 14 punti dell’americano, all’interno di una prestazione positiva per concretezza ed essenzialità.

Così come è particolarmente significativo l’impatto a tutto tondo di un Paul Biligha da 7 punti, 7 rimbalzi, 3 recuperi, 4 falli subiti e +8 di plus/minus. Soprattutto, è con lui in campo che Milano riesce a girare le viti giuste nella metà campo difensiva e, sostanzialmente, vincere la partita. Stiamo parlando di un giocatore in un momento positivo e completamente recuperato.

Due risorse in più per Ettore Messina nella serie contro il Bayern, dove abbiamo già visto che la profondità biancorossa ha avuto un ruolo decisivo sull’esito dei primi due episodi.

Trasferta di Pesaro che ha anche confermato le sensazioni delle partite settimanali al Forum: Vlado Micov c’è ancora e ha intenzione di concludere la stagione tornando quell’uomo di primo piano che è stato nei suoi anni all’ombra della Madonnina.

Due punti e condivisione dell’impegno. Pesaro è stata tutto questo per l’Olimpia. Ovvero tutto ciò che desiderava Ettore Messina, aldilà di una concentrazione ballerina

Immagine in evidenza: Victoria Libertas Pesaro Basket

Happy
Happy
0 %
Sad
Sad
0 %
Excited
Excited
0 %
Sleepy
Sleepy
0 %
Angry
Angry
0 %
Surprise
Surprise
0 %

Average Rating

5 Star
0%
4 Star
0%
3 Star
0%
2 Star
0%
1 Star
0%

Rispondi

Next Post

Lega VTB: il CSKA vince in volata contro il Nizhny e si mantiene in quarta posizione

Un CSKA ampiamente rimaneggiato vince col brivido in casa contro il Nizhny Novgorod e rafforza il quarto posto portandosi a 17 vittorie in 24 partite, tenendo a distanza proprio i bianconeri. Protagonista del match è Gabriel Lundberg con 20 punti, ma anche le prove dei Ukhov e Antonov sono state […]

Iscriviti alla Newsletter di ED

Scopri di più da Eurodevotion

Abbonati ora per continuare a leggere e avere accesso all'archivio completo.

Continue reading