Sala stampa, le voci dei Coach dopo la prima serata del Round 34

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Sala stampa oggi più calda che mai dopo i verdetti maturati durante le gare della prima serata del Round 34.

Dimitris Itoudis (Cska): «Non c’è niente di garantito nella vita, bisogna combattere per ottenere qualunque cosa. Abbiamo avuto brutti momenti nella gara, ma è una vittoria che, date le circostanze di tutto ciò che ci sta accadendo, ricorderemo molto piacevolmente per quanto è stata dura e per quanto ci abbiamo messo. COVID ed infortuni hanno colpito tutti, ma sfortunatamente in quella voce siamo i campioni sinora… Abbiamo giocato contro una squadra molto fisica che ha battuto due volte i leader della lega. Iffe è stato grande nel creare, Eric e Voigtmann bravia giocare insieme».

Coach Itoudis

TJ Parker (Asvel): «Troppe seconde chances concesse, poi quando giochi alla pari per 35′ e poi sparisci… Abbiamo dimostrato di poter giocare contro chiunque: è l’eredità positiva della stagione per il nostro futuro».

Martin Schiller (Zalgiris): «Abbiamo spinto sia in difesa che in attacco ed aver vinto la battaglia a rimbalzo è stato fondamentale, loro sono la seconda miglior squadra a rimbalzo offensivo nella lega. Sono veramente fiero dei giovani che avevano avuto poco spazio nella lega sinora».

Oded Kattash (Panathinaikos): «Pessima gara, 40 minuti senza energia e senza concentrazione. Non è possibile presentarsi così, è grande il disappunto. Ci abbiamo provato solo individualmente, non va bene né in atto né in difesa».

Igor Kokoskov (Fenerbahçe): «Meriti al Real, ma noi pessima pallacanestro. Non possiamo usare la scusa dell’assenza di Vesely. Dobbiamo essere migliori, dal coach ai giocatori. Non c’è tempo ora per dispiaceri, bisogna crescere. Nessun panico, ma non mi piace proprio il modo in cui abbiamo giocato».

Pablo Laso (Real Madrid): «Ottima difesa, ottimi a rimbalzo e nel muovere la palla. Con queste tre cose controlli la gara. Ora testa al prossimo passo. Credo che i miei giocatori meritino grande rispetto in una stagione di grandi difficoltà».

Aito Garcia (Alba): «Buone l’intensità e la concentrazione. Speriamo di riavere i tifosi l’anno prossimo. Abbiamo avuto 17 giorni senza poterci allenare, è stato difficilissimo, poi due giorni dopo la quarantena una partita. Già il calendario è duro, così è diventato terribile».

Dejan Radonjic (Stella Rossa): «Sono andati avanti nel secondo quarto ed hanno controllato meritatamente la gara».

Jaume Ponsarnau (Valencia): «Abbiamo iniziato nervosi ma poi abbiamo avuto durezza ed intensità in un partita che sembrava fuori da ogni tattica. Il cuore contava di più. Abbiamo avuto momenti buoni meno buoni, ma senza mai perdere compostezza. Abbiamo vinto 19 partite, se non dovessimo fare i Playoff sarei molto dispiaciuto perchè tutto ciò che abbiamo fatto era nella direzione giusta per conquistarli. Lo scenario più probabile? Il Real ha vinto e lo Zenit troverà il modo di vincere le due gare rimanenti».

Dusko Ivanovic (Baskonia): «Prima di tutto voglio dire che è stato un viaggio straordinario con questi splendidi giocatori. Meritavamo i Playoff, ma sono certo che in futuro vedremo questi atleti alle Final 4, ne sono certo. Hanno dato tutto, giocando un’ottima pallacanestro. Auguro al Valencia di fare i Playoffs. Sapevano che palle perse e loro rimbalzi offensivi sarebbero stati decisivi: ecco, abbiamo perso troppe palle».

(Photo: realmadrid.com – cskabasket.com )

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alberto marzagalia

Due certezze nella vita. La pallacanestro e gli allenatori di pallacanestro. Quelli di Eurolega su tutti.
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